mini carabinieriGli uomini del Nucleo operativo radiomobile dei Carabinieri, diretti dal maresciallo Massimiliano Staglianò – nel pomeriggio di ieri – hanno sorpreso un sorvegliato speciale mentre si aggirava liberamente per le vie di Acquaro alla guida di un’Apecar. Si tratta di Francesco Maiolo, 36enne - residente proprio nel piccolo centro montano delle Serre calabre - già sottoposto da tempo a misura di prevenzione della sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno.

L’uomo è stato quindi colto in flagranza e tratto in arresto per inosservanza delle prescrizioni imposte, mentre circolava a bordo di un motoveicolo di sua proprietà, nonostante, per di più, avesse subito già in precedenza la revoca della patente di guida. Maiolo – su disposizione dell’autorità giudiziaria - è stato condotto nuovamente agli arresti domiciliari.

 

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Domenica, 09 Febbraio 2014 14:14

A Serra e dintorni si torna ad emigrare

serraSERRA SAN BRUNO – Non hanno più in mano le valige di cartone che, molto spesso, abbiamo visto nelle “foto vintage” di emigrati senza tempo e senza età. No. Ma le scintille di sofferenza e povertà che si leggono negli occhi dei migranti dal sud, sono sempre le stesse. E anche se oggi si emigra col trolley, la partenza viene vissuta, senza eccezione, come una sorta di “violenza”. Tant’è, che allo sguardo meticoloso di chi parte, anche gli alberi sembrano piegarsi su se stessi - quasi un inchino - per dare un addio.

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nuova calciatoriNuova edizione, nuovo stile, vecchio e celebre marchio. La FigurOne di Francesco Maria Senatore anche quest'anno riconquista il suo posto in edicola con il nuovo album di figurine collezionabili per scuole calcio, "I Giovani Calciatori". Consolidatosi oramai nel novero degli eventi tradizionali, il progetto editoriale targato FigurOne sarà presente come ogni anno sulle province calabresi di Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio e su quelle siciliane di Catania, Palermo e Siracusa. Per quest'ultima, sono state realizzate 2 edizioni, date le numerose richieste di partecipazione e l'enorme successo riscosso l'anno scorso.

Numeri da record che stanno a significare 2 regioni, 7 province, 86 società e circa 6000 soggetti colpiti dalla febbre della figurina più famosa del calcio dilettantistico. E i protagonisti saranno ancora loro, i campioni delle categorie piccoli amici, pulcini ed esordienti, assieme alle loro scuole calcio attraverso le quali imparano a crescere e ad apprezzare l'attività agonistica nel rispetto del lavoro di gruppo.

Per tutti i collezionisti quest'anno sono aumentati anche i premi a disposizione, che si possono ottenere sia a completamento dell'album e sia all'interno delle bustine stesse, dove saranno presenti delle figurine premio.

Ma, "I Giovani Calciatori" non è una mera raccolta di figurine, è piuttosto una possibilità... la possibilità di poter partecipare ad un camp estivo presso la propria squadra del cuore, Juventus, Inter o Milan; la possibilità per le scuole calcio di entrare a far parte di una vetrina di livello regionale; la possibilità anche per le famiglie - quelle più fortunate - di passare le vacanze in crociera o presso un dei più famosi parchi divertimento d'Italia. Insomma, una collezione per gli addetti ai lavori e non solo.

"I Giovani Calciatori", nonostante i 6 anni di attività, diventa ogni volta un prodotto nuovo, una pubblicazione tutta da sfogliare e da vivere con passione. Sul famoso album, gli appassionati hanno così la possibilità di conoscere la storia di società calcistiche longeve e fortemente radicate sul territorio ma anche quella di realtà emergenti, ancora poco conosciute ma con tutte le carte in regola per potersi ritagliare un ruolo importante nel panorama calcistico regionale.

Grazie a "I Giovani Calciatori" anche il gioco delle figurine ha un nuovo volto. Mentre in passato gli scalini in granito dei paesi erano teatro dei grandi campioni del calcio di Serie A, oggi sono "infestati" dalle figurine dei piccoli-grandi talenti del calcio dilettantistico, contesi tra gli accaniti sostenitori del "soffio" o della "mano": un tot di figurine messe a disposizione dagli avversari, ben disposte su un piano, il pari e dispari per vedere chi comincia e un forte soffio o un battito della mano per far roteare le figurine su se stesse in modo da poter dire "Ho vinto!!!". Alla fine, chi avrà collezionato più figurine, non mancherà di ostentare il proprio bottino, aggirandosi per le vie del paese in cerca di nuovi polli da "pinnare" (spennare)!

Nella foto
- a sinistra la copertina dell'album dei Giovani Calciatori 2013/2014
- a destra Salvatore La Rizza - Attaccante, Polisportiva Ancinale

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Venerdì, 07 Febbraio 2014 11:08

San Nicola, abbattuto l’edificio pericolante

crolloMercoledì scorso, le poche ore di tregua concesse dalla pioggia caduta incessantemente in questi ultimi giorni, hanno permesso di portare a termine al meglio le operazioni di demolizione della palazzina ubicata in Via Roma a San Nicola da Crissa. Lo stabile – dichiarato pericolante e disabitato ormai da diversi decenni, sito proprio nel cuore del centro urbano del piccolo comune dell’entroterra Vibonese - aveva registrato ingenti danni nella giornata di domenica, quando - in particolar modo la parte più alta della struttura - era stata sensibilmente erosa dalle forti raffiche di vento e dalle ingenti piogge precipitate in quelle ore.

Dopo alcuni piccoli imprevisti, connessi soprattutto alla posizione dell’immobile, si è finalmente giunti alla tanto attesa demolizione definitiva di gran parte della struttura. La stessa era ubicata in stretta adiacenza ad altre abitazioni del centro cittadino, una delle quali è stata immediatamente sgomberata nei minuti del crollo. I piani superiori dell’edificio sono stati abbattuti quasi “chirurgicamente”, in maniera quindi da non ledere le abitazioni limitrofe, mentre il piano terra è stato preservato dalle operazioni di demolizione proprio perché nello stato attuale – a parere dei tecnici – non rappresenterebbe un pericolo per l’incolumità pubblica.

L’intervento ha chiaramente reso necessario il prolungamento dello stop al traffico che ha interessato tutta Via Roma proprio dal pomeriggio di domenica scorsa, anche se già in queste ore - appena la strada sarà sgomberata definitivamente dai detriti originatisi dal crollo - le autorità competenti potranno finalmente ripristinare la viabilità stradale in quello che è da considerare uno dei tratti di maggiore importanza, in particolare, per la transitabilità dei veicoli diretti dal comprensorio montano delle Serre fino al capoluogo Vibo Valentia o allo sbocco autostradale dell’A3 ubicato all’altezza del ‘Bivio Angitola’.

 

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mini prefettura_viboIl Consiglio dei ministri ha deliberato, su proposta del ministro dell'Interno Angelino Alfano, lo scioglimento dei Comuni di Altavilla Milicia (Palermo), Ricadi e Joppolo (entrambi del Vibonese). La decicione si è resa necessaria «al fine di consentire il risanamento delle istituzioni locali nelle quali sono state riscontrate forme di ingerenza nella vita amministrativa da parte della criminalità organizzata». 

Il Comune di Ricadi era governato dall'ormai ex sindaco, Giuseppe Giuliano, eletto nel 2011 a capo della lista civica "Ricadi rinasce".

Più complessa, invece, la situazione a Joppolo, dove il primo cittadino Giuseppe Dato è rimasto coinvolto di recente in una operazione del Corpo Forestale dello Stato (portata avanti in collaborazione con la Guardia di Finanza), con la quale è stata sgominata una presunta associazione a delinquere, finalizzata alla truffa ai danni del Servizio sanitario nazionale, con rimborsi "gonfiati" dei farmaci. 

Il Comune di Joppolo, però, era già finito sotto la lente di ingrandimento degli organi competenti. L'ex prefetto di Vibo, Michele Di Bari, nel marzo del 2013, dispose l'invio della commissione d'accesso, all'indomani dell'operazione antimafia "Black money" contro il clan Mancuso di Limbadi, una delle più potenti consorterie mafiose d'Europa. Il clan, in particolare, avrebbe influenzato l'esito delle elezioni amministrative del 2011 che hanno portato, appunto, all'elezione dello stesso Dato. 

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s nicolaUn territorio alla mercé del dissesto idrogeologico e che, più di molti altri, frana costantemente, moralmente e fisicamente verso l’abisso. Un po’ a causa delle ecomafie, un po’ per la negligenza delle istituzioni, ancora una volta, all’indomani dell’ennesima “tempesta”, il Vibonese si sveglia devastato, con lividi ovunque ed il viso ammaccato come un pugile suonato, messo duramente ko nell’incontro del giorno prima.

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san nicola 2La forte ondata di maltempo, che ancora oggi insiste sulla Calabria, non ha chiaramente risparmiato il territorio Vibonese, provocando danni ingenti causati da svariati crolli e frane. In particolare a San Nicola da Crissa, poco dopo le 10.30 di ieri mattina, in Via Roma – l’arteria principale della piccola cittadina delle Serre - si è registrato il crollo parziale di un vecchio edificio in muratura, determinato chiaramente dalle forti piogge e dalle incessanti raffiche di vento. L’immobile, una palazzina di due piani disabitata, appartenente ad un imprenditore del luogo, verteva già da tempo in condizioni precarie, tanto che alla fine degli anni ’90 sia l’amministrazione Comunale, che quella Provinciale avevano sollecitato lo stesso proprietario ad apportare adeguamenti strutturali all’edificio, in modo da tutelare l’incolumità pubblica. Per fortuna però il crollo verificatosi ieri mattina pare non abbia causato danni a persone o cose, nonostante il punto fosse un tratto di passaggio cruciale per il traffico cittadino e per il collegamento verso l'autostrada A3. In seguito alla segnalazione di alcuni ragazzi, allarmati dal rumore provocato dal cedimento della struttura, sono intervenuti sul posto i Carabinieri della locale stazione - guidati dal maresciallo Massimiliano Cervo - unitamente a quelli della stazione di Serra San Bruno ed ai Vigili del Fuoco di Vibo Valentia che hanno constatato il collassamento della copertura di travi in legno e tegole all'interno della costruzione stessa. L’area è stata posta in sicurezza e l’edificio risulta, tutt’ora, circondato da transenne. Le forze dell’ordine, oltre ad aver prontamente ripristinato la circolazione stradale, hanno ordinato l’immediata demolizione della struttura. Operazione che potrebbe però causare non pochi problemi vista la stretta adiacenza con altre abitazioni, una delle quali ospita una famiglia che è stata sgomberata proprio per il pericolo che possano registrarsi ulteriori cedimenti.

Anche ad Arena quella di ieri è stata una mattinata di paura. Erano passate da poco le 8.00, quando alcuni cittadini hanno udito un sinistro boato causato da un’ingente frana che ha destato non pochi problemi. La grande quantità di pioggia caduta in questi ultimi giorni ha infatti causato un pericoloso smottamento, provocato dal cedimento di un muro di epoca fascista sito in prossimità di una delle vie d’accesso al paese che - come abbiamo raccontato ieri - ha messo a rischio l’incolumità di alcune persone, residenti in un abitazione ai piedi della collina interessata dalla frana. Le due famiglie sono state sgomberate. Analogo rischio per l’antica chiesetta di epoca medievale intitolata alla Madonna Addolorata, posta sulla stessa collina, proprio sulla quale - alcuni mesi fa - erano state effettuate corpose operazioni di disboscamento. Sul posto sono intervenuti gli uomini delle stazioni dei Carabinieri di Serra e di Arena, oltreché i tecnici della Protezione Civile e i Vigili del Fuoco, arrivati - anche quest’ultimi – dal distaccamento di Serra San Bruno. Proprio i Vigili del Fuoco sono riusciti, con l’ausilio di alcune motopale, ad aggirare i detriti della frana e raggiungere la chiesetta per poi svuotarla di tutti gli oggetti custoditi al suo interno. Sempre ad Arena si sono verificati altri smottamenti che hanno interessato vie interne all’area urbane ed alcuni costoni che fiancheggiano la strada provinciale. L’allarme – anche per la giornata di oggi – resta alto.

Due frane si sono verificate anche a Drapia. Gli smottamenti hanno provocato danni sulla carreggiata e causato il blocco al traffico su un tratto della strada provinciale che collega il copoluogo Vibo Valentia con Tropea. I due cedimenti si sono registrati ad una distanza di circa 5 chilometri l'uno dall'altro. In particolare, nei pressi del bivio di Drapia si è originata una voragine a causa proprio del crollo del manto stradale. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e i tecnici della Provincia.




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frana arena 3La forte ondata di maltempo che ha interessato la Calabria, per tutto il corso del weekend, ha provocato gravi “ferite” anche a tutto il territorio delle Serre. Il comune che, per il momento, pare abbia registrato i problemi maggiori è quello di Arena, dove la pioggia caduta incessantemente da oltre due giorni, ha provocato questa mattina lo smottamento di una frana. Il preoccupante cedimento pare sia stato determinato dal crollo di un muro di contenimento posto ad argine della montagna, proprio nei primi metri del centro abitato dell’entroterra Vibonese. Il crollo – secondo quanto ci è stato riferito – ha causato l’interruzione della circolazione stradale sia in uscita che in entrata dal territorio comunale, proprio perché la frana è andata ad interessare una delle strade di accesso al paese. I detriti si sono quindi riversati sulla carreggiata, anche se – fortunatamente - al momento della frana, non vi erano veicoli o pedoni in percorrenza del tratto stradale. Di conseguenza non dovrebbero essersi registrati danni a persone. L’aspetto potenzialmente più drammatico è che lo smottamento rischia di interessare la Chiesa medievale della Madonna Addolorata e diverse altre abitazioni del centro abitato. Ecco di seguito le foto che ci sono state inviate da una nostra lettrice.

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pendolariÈ risaputo da tempo quanto già fosse complicato per molti studenti delle Serre alzarsi alle prime luci dell’alba, per correre in fretta e furia verso la fermata dell’autobus più vicina ed attendere - alla mercé delle intemperie meteorologiche - l’arrivo di un pullman utile a condurli verso le scuole site a Vibo Valentia. Ogni mattina costretti ad affrontare decine e decine di minuti di viaggio, in abitacoli “disumani”, quasi mai di ultima generazione e quasi sempre strapieni di passeggeri. Per poi precipitarsi, trascorse le sei canoniche ore di lezione, ancora di corsa verso l’autostazione più vicina per risalire a bordo dello stesso autobus disponibile, questa volta per il viaggio di ritorno, a trasportare gli studenti in direzione opposta, verso - finalmente - un lauto e meritato pranzo caldo.

È la storia che accomuna la maggior parte degli studenti pendolari residenti nei più disparati angoli del Vibonese – molti dei quali stanziati nella zona montana delle Serre - che, con cadenza quotidiana, si dirigono appunto dai paesi interni verso il capoluogo di provincia per prendere parte alle lezioni scolastiche in svariati istituti d’istruzione secondaria. Una missione resa oggi ancora più dura dal corposo rincaro apportato di recente dalla Regione Calabria sui prezzi dei biglietti per il viaggio. «Se in tempi celeri la Regione non ci verrà incontro - hanno dichiarato gli studenti – molti, che appartengono a famiglie che si trovano in particolari difficoltà economiche, potrebbero addirittura essere costretti presto a lasciare gli studi».

La vita degli alunni fuorisede si scandisce in modo molto diverso da quella dei coetanei che invece vivono nella stessa città in cui sono presenti gli edifici scolastici, ma tutti assieme hanno protestato ieri mattina in una manifestazione pubblica organizzata proprio a Vibo per reclamare contro il caro-ticket posto in essere da qualche settimana dalla Regione. La manifestazione sembrava avesse sortito le prime conseguenze sperate, tanto che questa mattina il Commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi, aveva ufficialmente accolto una delegazione degli studenti vibonesi pendolari, provenienti dai 49 comuni della provincia. L’incontro, alla fine, si è effettuato però solo a titolo informativo, proprio perché in realtà l’ente provinciale non ha alcuna competenza in merito. Piuttosto, per far fronte alle legittime istanze sollevate dagli studenti, il pallino – si spera – possa già nei prossimi giorni passare in mano direttamente ai dipartimenti competenti della Regione Calabria.

 

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mappa meteojRaffiche di vento forte stanno portando le prime avvisaglie della temibile ondata di maltempo prevista su tutta la Calabria per il prossimo weekend. In particolare per la zona delle Serre – compresa fra i 579 e i 1424 metri di altitudine – è scattato, dalla prime ore di questa mattina, l’allarme meteo di “livello rosso per tempeste”. Le copiose precipitazioni, con contestuale forte incremento delle temperature, si protrarranno per il periodo a partire da venerdì 31 gennaio, ore 13.00, fino a domenica 2 febbraio, ore 7.00, ed interesseranno in particolare i centri abitati al di sopra dei 1000 metri sul livello del mare.

Le tempeste saranno caratterizzate – secondo le previsioni – da forti raffiche di vento (oltre 100 Km/h) e piogge ingenti (oltre 50 l/qm nell’arco di 24 ore).

Resta quindi alto il livello di guardia per le possibili criticità connesse alle precipitazioni diffuse, a carattere temporalesco ed accompagnate da forte vento. L’Arpacal (Agenzia regionale per la protezione ambientale) ha comunicato che «a partire dalla serata di oggi è previsto il sopraggiungere sulla nostra regione di un fronte instabile e compatto che darà luogo a precipitazioni intense e prolungate». «Tale livello – ha fatto sapere il Centro Multirischi della stessa Agenzia regionale - contempla scenari di evento tali da determinare potenziale pericolo per l’incolumità delle persone che si trovano nelle aree a rischio, fenomeni di dissesto dei suoli, frane, allagamenti ed esondazioni. In ragione di ciò si richiama la popolazione a seguire le disposizioni contenute nei Piani di Protezione civile comunali e, comunque, ad evitare di auto-esporsi a tali rischi, limitando al necessario il tempo trascorso all’aperto e praticando tutte le misure necessarie alla propria salvaguardia (ad esempio evitare di sostare in locali posti al di sotto del livello del terreno, evitare di approssimarsi a corsi d’acqua e canali, evitare di posizionarsi al di sotto di versanti di terrapieni, rilevati e colline)».

In caso di difficoltà è consigliato contattare i centri di informazione della Protezione Civile stanziati sul territorio. L'evolversi della situazione potrà essere seguito consultando il sito web dedicato www.cfd.calabria.it

info   www.meteo-allerta.it
mappa meteo   www.meteoweb.eu

 

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