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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Nuovo caso di “assalto armato” ad un furgone, il secondo in meno di un mese. Nella tarda mattinata di oggi, ignoti hanno infatti preso di mira il mezzo di una ditta operante nel settore dei generi alimentari, impegnato ad effettuare le consegne giornaliere in tutto il territorio Vibonese. Il fatto si è registrato intorno all'ora di pranzo, sulla strada che collega Gerocarne alla frazione “Ciano”. Secondo una prima ricostruzione, due persone con il volto coperto, una armata di fucile e l'altra di pistola, avrebbero assaltato il furgone sul quale viaggiavano il conducente, titolare della ditta, ed il figlio 13enne.
I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno tratto in arresto nella mattinata odierna Girolamo Macrì, 36 anni, di Soriano Calabro, coinvolto assieme ad altre persone nell'operazione 'Low Cost', scattata nel 2010, con la quale si è fatto luce su un presunto giro di estorsioni ed usura. Macrì, nell'ottobre scorso, era stato condannato dalla Corte di Appello di Catanzaro ad una pena di 3 anni ed 8 mesi. Ebbene, la Cassazione ha confermato la sentenza emessa in secondo grado ed il 36enne è stato, dunque, condotto in carcere. Stesso provvedimento è stato emesso nei confronti di Domenico Monardo, 42enne di Soriano Calabro, il quale invece dovrà scontare una pena di 6 anni e 8 mesi.
SERRA - Un campanello d’allarme lanciato solo quattro giorni fa dalla nostra testata giornalistica che ha, adesso, fortunatamente, registrato il giusto riscontro. C’è stato bisogno di una motosega sufficientemente affilata, nella tarda mattinata di ieri, per abbattere il grosso castagno che ormai da qualche tempo stava mettendo a rischio l’incolumità del Dormitorio di San Bruno.
Riceviamo e pubblichiamo
Sei, sei sei: 6, il mese, giugno; 6, le riprese del match per il quale si stava preparando prima di essere chiamato per l’europeo; 6, il round al quale ha mollato definitivamente in una sfida che, già agli esordi, si preannunziava impari per via di un gap di preparazione. Volendo fantasticare si potrebbe prospettare lo zampino di Belzebù. Ma, restando coi piedi per terra era così, forse, che il destino aveva già scritto se stesso. A nulla, infatti, sabato scorso a Tolfa, sulle colline romane, è valso il coraggio da leoni di Benoit Manno, il calabrese (di Acquaro, VV), due volte campione italiano dei superpiuma, la cui forza d’animo e intrepidità non sono riusciti a prevalere sulla più accurata preparazione atletica di Emiliano Marsili, il detentore della cintura europea che, meritatamente, ha difeso e riportato in bacheca per la seconda volta. Manno, che ha avuto troppo poco tempo per prepararsi (gli è stato proposta l’opportunità appena 10 giorni prima del match, dopo la rinunzia del francese Anthony Mezaache, mentre il campione si stava preparando da due mesi) ha, inoltre, dovuto affrontare una ulteriore difficoltà, essendo salito sul ring col setto nasale fratturato da un pugno ricevuto nel corso di un allenamento di sparring del martedì precedente. Con la consapevolezza di colui che, qualunque fosse stato l’esito, avrebbe avuto tutto da guadagnare e niente da perdere, la strategia elaborata insieme al maestro Vottero è stata quella di un match di contenimento, per cui Manno ha avuto un approccio cauto sin dal primo round, consentendo, però, al campione in carica di dominare la scena. Così come ad avvio della seconda ripresa, nella quale Marsili, mancino come lo sfidante, ha sfruttato le sue qualità, mettendo in difficoltà Benoit il quale, però, a fine round è riuscito orgogliosamente a reagire sferrando un gancio in pieno viso al campione in carica che, tuttavia, lo ha accusato relativamente. Le successive riprese sono state quasi un deja vu, con un Marsili incalzante ed un Manno che, sebbene costantemente in difesa e ad ogni colpo al volto avvertisse dolori atroci per via del già detto setto fratturato, è comunque riuscito a portare a segno alcuni affondi mancini. Troppo poco per il pugile di Civitavecchia che, intenzionato a riportare a casa la cintura e ad aspirare, nel futuro prossimo, al titolo mondiale, al quinto round manda per ben due volte al tappeto il calabro piemontese il quale, in entrambi i casi, riesce a recuperare, rialzandosi e dimostrando un’audacia ed una caparbietà non convenzionali, come, tra l’altro, suggerisce il suo nomignolo, “The unconventional”. Ma non serve a tanto, poiché, subito dopo l’avvio della successiva ripresa, vittima di un micidiale destro, Manno è nuovamente al tappeto. Trovando quella forza che si riesce a reperire solo nei momenti di estrema criticità, lo stesso si rialza nuovamente ma l’arbitro, intuendo che le energie del valoroso sfidante avevano superato il limite di prolungamento, decreta la fine del match per ko tecnico, re incoronando Emiliano Marsili campione europeo dei pesi leggeri e proiettandolo, a detta degli osservatori esperti, verso un titolo superiore che per il trentottenne laziale rappresenterebbe il naturale prosieguo di una carriera agonistica sin qui impeccabile. Onore al vincitore e, in ogni caso, bravo a Benoit che, come dimostrano i tanti attestati di stima lasciati sulla sua pagina Facebook, rimane l’idolo dei suoi tanti fan e, forte di questo test che, quantunque lo abbia visto soccombente, gli ha dato tanto in termini di esperienza e crescita agonistica, è pronto a risalire in sella e cavalcare nuovamente l’onda dei successi. Con il sogno europeo che, per il momento, rimane nel cassetto, in prospettiva vi è la riconquista, ad ottobre, del titolo italiano contro il vincitore tra Angelo Ardito, attuale detentore, e Nicola Cipolletta (in programma l’11 luglio). Vi era, poi, l’intenzione di combattere, finalmente, un match giù in Calabria, ad agosto, ma l’europeo ha sparigliato tutto, in quanto la federazione gli impone un periodo obbligato di stop. Ad Agosto, ad ogni modo, in Calabria ci verrà comunque, per godersi le meritate ferie nell’azzurro mare della Costa degli Dei. Per i guantoni c’è tempo: ci si rivede ad ottobre.
Valerio Colaci
È ormai da diversi giorni che siamo in possesso dei file che riportano i carteggi desecretati dal Consiglio dei Ministri, che documentano, fra le altre cose, i presunti traffici internazionali di scorie radioattive smaltiti in passato dalla ‘ndrangheta in diverse aree della nostra regione.Gli inquirenti, già venti anni fa – secondo quanto riportato negli stessi carteggi – avrebbero identificato la presenza di scorie radioattive occultate, tra gli anni '80 e ’90, anche nel territorio delle Serre calabre.
GONZAGA (MANTOVA) - Esattamente due anni fa e, per l'esattezza, il 20 maggio 2012, una forte scossa di terremoto colpì la bassa Lombardia, nell'area intorno alla provincia di Mantova, causando anche danni ingenti. Tra i comuni più colpiti c'era anche quello di Gonzaga, dove il monumento ai caduti è andato praticamente distrutto. A due anni di distanza, un serrese residente nella zona, Giuseppe Musolino, ha provveduto a riparare i danni causati dal terremoto ed alla ricostruzione del monumento. Tutto a titolo gratuito. E lo scorso 4 maggio, in occasione del raduno dei Bersaglieri per l'anniversario del 20° anno dalla fondazione della sede locale, si è tenuta una cerimonia pubblica, durante la quale è stato, appunto, inaugurato il nuovo monumento ai caduti. Nel corso dell'iniziativa - alla quale hanno preso parte, oltre allo stesso Musolino e ad Umberto Ariganello, altro serrese trapiantato in Lombardia, anche numerose autorità civili e militari - è stata scoperta una targa in memoria del Caporale Bersagliere Giuseppe Musolino, serrese ma nato a Mongiana nel 1912 e nonno del più giovane titolare di una ditta edile che si è prestato per ricostruire gratuitamente il monumento.
Dopo l'alzabandiera e l'inno nazionale, si è proceduto allo scoprimento della targa dedicata al bersagliere serrese, morto nel corso della Seconda guerra mondiale.
Un gesto di generosità e sensibilità, dunque, di cui si è reso autore un figlio della nostra terra, in memoria degli eroi del passato.
È stata convocata per la tarda mattinata di domani presso la sala del Consiglio provinciale, alle ore 12, la conferenza dei sindaci del Vibonese, per discutere sulla manutenzione straordinaria delle strade e sull'elaborazione del protocollo d'intesa inerente le specifiche modalità di intervento.
Sempre domani, al fine di verificare la possibilità di concordare il programma relativo alla modalità di intervento ed applicazione del redigendo Regolamento provinciale in materia di difesa del suolo, il commissario straordinario della Provincia di Vibo Valentia, Mario Ciclosi, ha organizzato la conferenza dei servizi alla quale, oltre ai sindaci del territorio, sono stati invitati anche i responsabili del Corpo forestale dello Stato, dell’Afor, dell’Autorità di bacino regionale, del Consorzio di bonifica Marepotamo, nonché tutte le associazioni agricole di categoria.
Sabato 26 aprile, nel salotto di On the News - programma condotto da Francesca Onda e Antonio Zaffino in onda sulle frequenze di Rs98 - saranno presenti l'ex sindaco di Mongiana, Rosamaria Rullo, l'ex vice sindaco Mimmo Pisano e l'ex presidente del Consiglio comunale Giuseppe Campese. Con loro si discuterà della sentenza di incandidabilità notificata agli ex amministratori nel gennaio scorso nella quale viene attribuito un arresto per estorisione alla Rullo, che risalirebbe al lontanto 1996.
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