In una recente intervista al Corriere della Sera, papa Francesco ha raccontato di aver detto al patriarca Kirill, capo della Chiesa ortodossa russa: «Noi non siamo chierici di Stato, non possiamo utilizzare il linguaggio della politica, ma quello di Gesù». Il rapporto tra religione e propaganda rimanda a un altro aspetto che emerge con prepotenza in tempi di guerra: la commercializzazione dei simboli. Il filosofo coreano Byung-Chul Han ne “La scomparsa dei riti” scrive che «valori come la giustizia, l’umanità o la sostenibilità vengono sfruttati economicamente». Lo conferma questa foto scattata da Angelo Maggio sul litorale tirrenico calabrese.