Giovedì, 16 Giugno 2022 08:33

Le lacrime di Erika Scrivo per Alex Zanardi bagnano la staffetta “Obiettivo tricolore”

Scritto da Bruno Greco
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Foto di Martina Pullin Foto di Martina Pullin

«Portare un testimone fino al traguardo significa essere pronti ad affrontare anche i percorsi più impegnativi. Quelli che sembrano inaccessibili ma che si possono superare grazie allo spirito che Alex ha infuso a tutti questi atleti. Le lacrime di Erika Scrivo dopo il traguardo di Assisi trasudavano orgoglio, fatica, soddisfazione. Ed erano tutte dedicate ad Alex». La terza edizione della staffetta “Obiettivo tricolore” fa sentire maggiormente la mancanza del mentore, del faro, di quel punto di riferimento fondamentale che in ogni occasione della sua vita ha saputo superare gli ostacoli, dando la forza a tutti i ragazzi di Obiettivo3 che nella propria disabilità hanno potuto vedere una risorsa e non un limite. Alex Zanardi manca ai suoi allievi come l’aria. Manca a tutti noi il campione ma soprattutto l’uragano di idee che con la grande staffetta ha unito l’intera nazione grazie al supporto e al lavoro dei suoi ragazzi.



Le lacrime dell’atleta serrese Erika Scrivo hanno sottolineato questo grande vuoto lasciato il 19 giugno del 2020, quando in occasione della prima edizione della grande staffetta “Obiettivo tricolore” Zanardi ha subìto un incidente che ancora gli impedisce di ritornare in pista con i suoi ragazzi. L’arrivo in lacrime ad Assisi di Erika Scrivo, nel nono giorno della terza edizione, è stato immortalato da Martina Pullin e lo scatto ha fatto il giro del web. «Aver partecipato alla staffetta anche quest’anno – ha dichiarato Erika Scrivo – è per me un onore perché mi permette di portare avanti il messaggio del nostro capitano Alex: “Non mollare mai”. Anche in questa occasione ho provato un’emozione indescrivibile che ti riempie di gioia, forza e volontà di andare avanti. In contesti come questi trovi la forza di superare tutti gli ostacoli».

La staffetta

L’evento è nato nella primavera del 2020 per lanciare un segnale di speranza all’Italia dopo il lockdown e ritorna nel 2022 con una terza edizione profondamente rinnovata. Lo spirito e il massaggio sono rimasti gli stessi: lo sport paralimpico e gli atleti disabili vogliono continuare a far sentire la propria voce e rappresentare un esempio concreto per quanti cercano di superare le piccole e grandi sfide della vita.

Il nuovo percorso biennale

Come hanno descritto gli organizzatori il nuovo format per la prima volta diventa biennale e internazionale. La grande staffetta ha fissato il proprio traguardo a Parigi nel 2023, dividendo il percorso in due. La prima fase è già partita lo scorso 5 giugno da Santa Maria di Leuca e si concluderà a Cortina d’Ampezzo. Nel 2023 ripartirà da Cortina per arrivare nella capitale francese, a un anno esatto dalle Paralimpiadi.

Le mete simbolo

Partenza e arrivo non sono casuali. Santa Maria di Leuca è il luogo in cui si concluse la prima staffetta nel nome di Alex. Il traguardo di Cortina rappresenta la sede delle prossime Paralimpiadi invernali. «Un modo per ribadire – dicono gli organizzatori – la multidisciplinarità di Obiettivo3, che proprio in questa stagione si è aperto anche agli sport invernali. Il 5 giugno scorso è dunque iniziato il viaggio in handbike, bicicletta o carrozzina olimpica, con in mano il testimone simbolo del progetto. Una staffetta di tre settimane in cui sono previste 31 tappe per oltre 2mila km, fino al gran finale con il taglio del traguardo, domenica 26 giugno, a Cortina.

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