Sabato, 14 Gennaio 2012 14:55

Incarica privato di esumare i propri cari e di tumularli nella cappella di famiglia, ma i resti vengono dispersi in campagna

Scritto da Bruno Vellone
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mini 62459623E’ successo a Dasà, in località Bracciara, dove i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno (VV), nel corso di un servizio perlustrativo, hanno «rinvenuto resti di ossa umane, frammenti di materiale ligneo e materiale marmoreo riportante iscrizioni parziali di nomi e cognomi di persone defunte» appartenenti ai coniugi Caprino Antonio nato a Dasa’ il 17.03.1899 e Misiti Maria Bambina nata a Dasa’ il 04.09.1902, ivi deceduti rispettivamente in data 31.12.1974 e 09.11.1988.

Secondo quanto si è potuto apprendere dalle indagini condotte dai militari dell’Arma coordinati dal capitano Esposito Vangone,  la figlia C.M., classe 1965, avrebbe deciso di onorare i propri genitori facendo loro ergere una cappella di famiglia e avrebbe incaricato B.D., noto soggetto del luogo gravato da pregiudizi di polizia, delle operazioni di esumazione e tumulazione delle salme. Il B.D., classe 1962 – fanno sapere i carabinieri -  a fronte di un cospicuo corrispettivo economico, avrebbe «adempiuto a quanto richiesto, non ottemperando però con diligenza alle operazioni di esumazione e trasferimento delle salme; lo stesso – secondo quanto reso noto dai militari - approfittando della buona fede della C.M. aveva in effetti proceduto al solo spostamento delle parti più piccole e leggere dei defunti, abbandonando la maggior parte dei loro resti in mezzo alle campagne». Tutt’ora in corso le indagini dei carabinieri del Comando Compagnia di Serra San Bruno e del dipendente Comando Stazione Carabinieri di Arena, volte a verificare «l’esistenza di eventuali ulteriori responsabilità anche a carico della C.M. che aveva ordinato la rimozione delle salme senza richiedere preventiva autorizzazione agli enti preposti; ma soprattutto attività d’indagine volte a rilevare l’eventuale presenza di ulteriori resti umani appartenenti ad altrettanti soggetti le cui attività di rimozione erano state devolute al B.D. ed i cui i familiari potrebbero non avere contezza».

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