Giovedì, 13 Giugno 2013 16:17

Serra, colto da malore: muore un anziano 80enne. Ritardi nei soccorsi

Scritto da Alessandro De Padova
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SERRA SAN BRUNO - È stato probabilmente il ritardo dei soccorsi a peggiorare ulteriormente una situazione già di per sé grave. Bruno Pelaggi, pensionato 80enne del luogo, è morto nel cortile di un supermercato, situato nei pressi dell’ ospedale 'San Bruno’, dopo essere stato colto da un malore. L’ anziano, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, si era recato al negozio per comprare della frutta. Ad un certo punto, però, dopo un malore, si è accasciato a terra. I titolari dell’ esercizio commerciale hanno dato subito l’allarme, ma l’unica ambulanza presente al locale nosocomio, che soddisfa le esigenze di oltre 30mila persone, era impegnata in un altro servizio. A prestare soccorso al pensionato, è stata un’ altra ambulanza proveniente però da Soriano, giunta sul posto dopo circa 40 minuti. 

Visto il lasso di tempo e la gravità della situazione, per il pensionato non c’è stato nulla da fare. Oltre ai sanitari, da segnalare l’intervento dei Carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, e dei Vigili Urbani, diretti dal responsabile Nazzareno Mannella. I funerali saranno celebrati domani pomeriggio, alle 15 e 30, presso la chiesa Maria Santissima dei Sette Dolori.

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    Il padre e i due figli sono adesso ai domiciliari.

    Le indagini sono iniziate il 15 ottobre 2017 quando nella frazione Sant’Angelo di Gerocarne, durante la nottata, è stato appiccato un incendio a un capannone di una persona del luogo.  Da lì sono subito scattate le indagini, che hanno consentito di raccogliere utili risultanze investigative in capo ai due giovani con precedenti di polizia. In quella circostanza fu incendiato l’intero immobile dove erano custoditi, oltre ad alcuni capi di bestiame, un trattore che era stato utilizzato il giorno stesso per lavorare all’interno di un fondo agricolo situato in contrada Cerasara a Gerocarne. Ed è stato proprio questo l’elemento che ha indirizzato le indagini: gli inquirenti, infatti, sono riusciti a ricostruire una vicenda che andava avanti già da tempo in relazione alla proprietà del fondo agricolo.

    Il fondo in questione, di proprietà di un avvocato vibonese, era da tempo oggetto di attenzioni da parte della famiglia Donato, che – secondo i carabinieri - cercava di impossessarsene con minacce e pressioni indirizzate al proprietario del fondo e a tutte le persone che si recavano all’interno per lavorarlo.

    I militari, quindi, hanno ricostruito le intimidazioni verso l’avvocato vibonese più volte minacciato di morte anche con l’utilizzo di una pistola indebitamente detenuta. Minacce, queste, che sono iniziate nel 2015 e si sono protratte sino ad oggi, indirizzate sia al legale che a tutte le persone che di volta in volta venivano individuate dal legittimo possessore del fondo per recarsi nel terreno conteso. L’atteggiamento intimidatorio adottato dai due figli e dal padre (quest’ultimo pregiudicato) era volto a far desistere, oltre al proprietario del fondo stesso, tutti i potenziali acquirenti del terreno e non in ultimo, il proprietario del capannone incendiato. Non è un caso, infatti, secondo gli inquirenti, che oggetto del danneggiamento seguito da incendio del 15 ottobre 2017 sia stato proprio il trattore utilizzato il giorno precedente per completare i lavori nel fondo agricolo dell’avvocato.

    Da qui l’accusa per i tre che si sarebbero procurati un ingiusto profitto consistente nel possesso ed utilizzo del fondo ai fini del pascolo con conseguente danno per il legittimo proprietario che non avrebbe potuto esercitare liberamente il suo diritto di proprietà.

    La vicenda trae origine, storicamente, già dai primi anni 2000 quando il terreno era già oggetto di contesa tra il legittimo proprietario e la famiglia Donato. La diatriba è culminata il 23 giugno 2010 in un tentativo di omicidio che sarebbe stato posto in essere da Giuseppe Donato (reato per il quale è stato condannato con pena definitiva) nei confronti dell’avvocato vibonese, legittimo proprietario del terreno agricolo in argomento.

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