SIMBARIO - Atti di puro e insensato vandalismo continuano ad alimentare le pagine di cronaca locale. Di seguito allo scempio perpetrato nei confronti della statuetta della madonnina lungo la tangente stradale che costeggia il comune di Simbario, nella serata di martedì scorso, passate le ore 22, ignoti hanno appiccato fuoco all’entrata del palazzo municipale. Dopo aver preparato un composto di spazzatura e altro materiale infiammabile, i malfattori hanno dato alle fiamme il portone del municipio. Fortunatamente, alcuni residenti alla vista delle fiamme, con mezzi di fortuna hanno domato l’incendio che avrebbe potuto provocare ulteriori danni alle abitazioni limitrofe. Per fortuna i danni materiali sono stati esigui.
Trattandosi di un portone blindato, l’incendio ha consumato la parte esterna in legno senza intaccare l’interno dei locali, e lo stesso è stato facilmente domato dall’azione tempestiva della gente arrivata sul luogo. Francesco Andreacchi, primo cittadino di Simbario, condannando il misfatto parla di «grave danno all’immagine del paese». Il vicesindaco Caterina Bertucci, amareggiata per l’azione dannosa perpetrata nei confronti del palazzo municipale, sostiene che «il vero danno è stato fatto alla gente, che viene snaturata da questi atti criminosi. I simbariani - continua Bertucci - sono gente che vivono del proprio lavoro e non possono assolutamente essere annoverati tra i malfattori a causa dell’azione sconsiderata di pochi». La forte tempesta di neve, da un lato ha mandato ko una miriade di comuni dell’entroterra, dall’altro è stata assunta ad espediente per azioni criminose che per avrebbero potuto creare problemi oltre che alle cose anche alle persone. Infine, il sindaco esclude che si sia trattato di azioni rivolte alla sua persona o a qualcuno del gruppo di giunta, e nel frattempo le decisioni degli amministratori sarebbero indotte ad avallare una denuncia contro ignoti. Per capire se si tratti di questioni puramente politiche o di altra natura sono state comunque aperte delle indagini al fine di risalire gli eventi. Nel frattempo, i simbariani non sono per nulla tranquilli. Si avverte tra la gente del paese la necessità di trovare al più presto i colpevoli per capire anche, se i fatti criminosi che si stanno verificando sul territorio comunale sono attribuibili alla stessa fonte.
(Articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)