Venerdì, 28 Giugno 2013 13:57

Cultura, territorio e lotta: 'il Brigante' compie 18 anni

Scritto da Redazione
Letto 2277 volte
mini briganteSe qualcuno vi dice che l’associazionismo è morto non credetegli, anzi, sputategli in un occhio. L’associazionismo è vivo. Basta volerlo. E noi ci siamo riusciti. Ci stiamo riuscendo. Da diciotto anni.
Ma in questi casi, nel nostro caso, non esistono traguardi dorati. Non è prevista una soluzione definitiva. Un obiettivo ultimo che ti faccia sentire arrivato. È una lotta continua e costante. Una lotta di cui - ora più che mai - si avverte il bisogno.  
Perché non c’è nulla di paragonabile all’energia di chi sente l’esigenza di stare insieme. Di chi ha fame di libertà. Di chi - rinunciando a se stesso - si rimbocca le maniche per proporre qualcosa di nuovo. Di diverso.
Per colmare il vuoto di tante serate. Per costruire un’alternativa al futile delle rumorose fabbriche dell’eccesso. 
Non c’è nessuno che abbia il diritto di parlare della propria terra se non si sente in dovere di difenderla. Perché è qui che siamo nati ed è qui che vogliamo morire. Morire di tempo, non per un sorso di merda avvelenata che ti sgorga dai rubinetti o per una malattia che in un paese con un ospedale che non c’è risulta letale.
Non abbiamo la pretesa di imporre poetiche dottrine neo-avanguardiste né quella di definire canoni artistici assoluti, ma vogliamo soltanto creare. Vogliamo dare voce alla libertà delle idee, nell’originalità di questa officina d’arte. E la legittimazione giunge dalla linfa vitale di chi sostiene questo progetto. Di chi lo ha fatto e lo fa da diciotto anni. Un progetto sbocciato in una città oggi culturalmente vuota. 
Certo, manca il riconoscimento dei potenti - troppo impegnati ad affermare che i giovani sono poco impegnati - ma non è un vuoto che ci preoccupa. Anzi è con forza maggiore che continueremo a combatterli. A marciare, su questa strada irta e polverosa, in direzione dei loro palazzi d’oro. E quando saremo giunti ai quei portoni, sapremo turbare il sonno profondo di chi li abita. Li affronteremo a testa alta fissandoli dritti negli occhi. Li sconfiggeremo armati soltanto della nostra libertà.
 
QUESTA SERA, DALLE 21, TUTTI NELLA PIAZZETTA DE 'IL BRIGANTE' PER FESTEGGIARE LA NOSTRA MATURITÀ. I NOSTRI 18 ANNI. LA LOTTA CONTINUA. 

Sottocroce firmato
Siamo tutti briganti
 
Associazione Culturale “Il Brigante”

Articoli correlati (da tag)

  • Terramargia 2016, i fagioli del 'Brigante' coltivati dentro le mura della Certosa Terramargia 2016, i fagioli del 'Brigante' coltivati dentro le mura della Certosa

    «Qui il riposo è unito al lavoro, l’attività è senza agitazione e senza turbamento». (San Bruno)

  • Serra, al Brigante la presentazione del romanzo 'Pedro Felipe' ed il corso di scrittura creativa Serra, al Brigante la presentazione del romanzo 'Pedro Felipe' ed il corso di scrittura creativa

    SERRA SAN BRUNO - Domenica prossima, 7 agosto, presso la nostra sede, situata in via Chiesa Addolorata numero 9, alle ore 19, avremo il piacere di ospitare la presentazione del romanzo "Pedro Felipe" di Emanuele Tirelli.

  • Ghost, un nuovo arresto per espiazione pena Ghost, un nuovo arresto per espiazione pena

    112Nella mattinata odierna, i carabinieri della stazione di Soriano, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione per espiazione di pena detentiva, nei confronti di Francesco Ida’, 35enne, pregiudicato, nato a Gerocarne. L’uomo, arrestato per scontare una pena di 4 anni e 5 mesi di reclusione, è stato condannato per il reato di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti.

    Il provvedimento di arresto, emesso dalla procura generale di Catanzaro, è stato posto in essere in merito a quanto emerse a conclusione dell’operazione “Ghost” effettuata dalla Polizia di Stato all’inizio del 2009, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne.

    Ida’è stato accompagnato presso la casa circondariale di Vibo Valentia, dove venerdì scorso erano già stati condotti altri tre condannati - Giuseppe Capomolla, residente a Soriano; Pietro Nardo di Sorianello e Bruno Sabatino, residente invece a Gerocarne – interessati dalla stessa operazione antidroga.

  • Ghost, arrestate tre persone: devono scontare una pena definitiva Ghost, arrestate tre persone: devono scontare una pena definitiva

    mini carabieniri_notteI carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca, e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Stefano Esposito Vangone, hanno dato esecuzione, nella serata di ieri, all'ordine di carcerazione per l'espiazione di una pena detentiva, emessa dalla Procura generale di Catanzaro, nei confronti di tre soggetti: si tratta di Giuseppe Capomolla, 34enne residente a Soriano, già noto alle forze dell'ordine, e Pietro Nardo, di 45 anni, residente a Sorianello ma domiciliato a Gerocarne, entrambi responsabili del reato di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. Capomolla è stato condannato a 4 anni e 10 mesi di reclusione, mentre di 4 anni e 5 mesi è la pena inflitta a Nardo. L'altro arrestato è, invece, Bruno Sabatino, residente a Gerocarne, anche lui pregiudicato, che dovrà espiare una pena di 4 anni e 6 mesi di reclusione, in quanto responsabile dei reati di porto abusivo di armi e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Le condanne si riferiscono alle indagini scaturite dall'operazione Ghost, conclusa nel 2009 dalla Polizia di Stato, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne. Capomolla e Nardo sono stati tradotti presso il carcere di Vibo, mentre Sabatino è stato sottoposto alla misura degli arresti domiciliari. 

     

  • Fabrizia, arrestato latitante in Svizzera Fabrizia, arrestato latitante in Svizzera

    mini polizia_cantonaleLa Polizia cantonale ha arrestato nei giorni scorsi in Svizzera Antonio Montagnese, 35 anni di Fabrizia, ritenuto al vertice dell'omonimo clan Montagnese-Nesci, e già condannato in Cassazione ad una pena di 9 anni di reclusione con l'accusa di associazione mafiosa. Il 35enne era rimasto coinvolto nell'operazione “Domino”, scattata nel 2007. Montagnese è il genero di Bruno Nesci, anche lui al vertice della consorteria mafiosa. Subito dopo la sentenza della Cassazione, arrivata nel maggio di quest'anno che ha certificato l'esistenza di un locale di 'ndrangheta a Fabrizia, Montagnese si era dato latitante in Svizzera, ma la Polizia Cantonale dopo mesi di ricerche è riuscita a rintracciarlo. 

     

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)