Mercoledì, 17 Ottobre 2012 21:26

Anti consiglio, la rettifica del Parco delle Serre e le perplessità sulla convenzione col Comune

Scritto da Redazione
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mini parco_delle_serreDi seguito il testo della rettifica inviataci dal Parco Regionale delle Serre:

Vi scrivo a seguito della pubblicazione in data 13 ottobre u.s. sul sito “Il Vizzarro” dell’articolo “L’anti consiglio comunale 7 – Ma dove vanno i marinai?”

L’articolo nel riportare la notizia della recente riunione del Consiglio Comunale di Serra San Bruno, ha riferito notizie non vere riguardanti l’approvazione di una convenzione con lo scrivente Ente.

Infatti è destituito di ogni fondamento il seguente passaggio del citato brano giornalistico “Approvato il nuovo Piano cittadino della Protezione Civile, si passa ad una strana convenzione per un impianto fotovoltaico da 19 Kw da installare sugli spogliatoi del comunale ‘La Quercia’. Un accordo secondo cui il Comune, proprietario dell’immobile, godrebbe del pagamento delle spese per il fabbisogno energetico dello stadio (100 euro al mese) e l’ente Parco delle Serre, soggetto investitore e beneficiario, invece incasserebbe incentivi ed introiti per la corrente immessa nel circuito Enel nei prossimi 20 anni: oltre 70mila euro. Inoltre, secondo l’art. 12 della stessa convenzione, sarà il Comune di Serra ad accollarsi le spese per manutenzione, riparazioni ed eventuali dislocazioni dell’opera. Quindi se la sede del Parco, con annesso impianto fotovoltaico, venisse trasferita ad esempio a Bivongi o Polia, sarebbe sempre e comunque Serra a corrispondere le spese per la manutenzione di un impianto che a quel punto non ricadrebbe più nel suo territorio. Il punto passa, votato dai presenti della maggioranza.”

La convenzione invece prevede, al suo art.12, “Il concedente si riserva la facoltà, qualora risultasse necessario rientrare in possesso dell’area concessa in uso, per cause di pubblica utilità e di forza maggiore, di fornire altra idonea area analoga a quella concessa, di gradimento del Parco ove spostare l’impianto, dando opportuno preavviso di rimozione ed accollandosi tutti i relativi costi, oltre al rimborso del macato guadagno derivante dal mancato introito dell’incentivo spettante dal Conto Energia, calcolato sulla media di produzioni dell’ultimo anno. Qualora non si trovasse un’area idonea per l’alloggiamento dell’impianto, il Comune corrisponderà al Parco il mancato guadagno fino al termine della convenzione. Nel caso in cui il Parco decidesse di smantellare per volontà propria l’impianto tali spese saranno interamente a carico del concessionario”.

La convenzione non prevede quindi nessuna spesa di manutenzione e riparazione da parte del Comune. Limitandosi a contemplare l’ipotesi, seppur remota, di rifusione delle spese di trasloco dell’impianto nel caso in cui il Comune decidesse di spostarlo. Nel caso in cui l’impianto venga traslocato per volontà del Parco il Comune non dovrà versare alcun onere per come invece falsamente affermato.

Inoltre il Comune di Serra San Bruno riceverà per la concessione del solo diritto di superficie: 1) il rifacimento della falda con installazione di pannelli isolati collocati alla base dei pannelli fotovoltaici, 2) l’accollo da parte dell’Ente Parco delle spese relative all’energia elettrica dell’impianto sportivo e delle spese relative all’accatastamento dei fabbricati insistenti sull’area sportiva.

È di tutta evidenza quindi che le informazioni riportate dal vostro articolo sono destituite di fondamento e si presentano lesive e diffamatorie nei confronti dell’Ente Parco.

Vi chiedo dunque di voler provvedere, alla rettifica di quanto riportato nel citato articolo nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano giornalistico cui la rettifica si riferisce, comunicandovi che, in difetto, intraprenderemo le iniziative necessarie volte a tutelare l’immagine dell’Ente.

Il Commissario Straordinario, Salvatore Carchidi

 

Secondo il commissario del Parco Carchidi, nell’articolo emergono informazioni “lesive e diffamatorie”, che snaturerebbero la realtà dei fatti. Nello scritto ci si riferisce al consiglio comunale del 13 ottobre scorso, in cui fra i vari argomenti all’o.d.g., si è discussa e votata anche una strana convenzione fra lo stesso Comune di Serra San Bruno ed il Parco Regionale delle Serre. La convenzione fa riferimento alla concessione di una superficie comunale (il tetto degli spogliatoi del campo sportivo “La quercia”) a favore del Parco per la collocazione di un impianto fotovoltaico da 19Kw. Erroneamente, soprattutto per la confusione generata dall’acceso dibattito tipico dei consigli comunali serresi, nell’articolo è riportato: “…sarà il Comune di Serra ad accollarsi le spese per la manutenzione, riparazione ed eventuali dislocazioni dell’impianto. Quindi se la sede del Parco, con annesso impianto fotovoltaico, venisse trasferita ad esempio a Bivogni o Polia, sarebbe sempre e comunque Serra a corrispondere le spese per la manutenzione dell’impianto….”. Si tratta indubbiamente di un errore, che riconosciamo e di cui ci scusiamo, benché sia un errore minimo rispetto al contenuto paradossale della totalità della convenzione. Un errore che infatti non allevia affatto le nostre perplessità nei confronti di un accordo totalmente sconveniente per il Comune serrese. Rileggendo in effetti la convenzione si deduce, che non viene specificato alcunché riguardo alle spese di manutenzione dell’impianto e che, se l’opera venisse trasferita per volontà del Parco, sarebbe lo stesso ente ad accollarsi le spese. Ma, piuttosto, se la volontà fosse imputabile al Comune, “per causa di pubblica utilità o di forza maggiore” come riportato nell’art. 12 della stessa convenzione, Il concedente (ossia il Comune), “si riserva la facoltà […] di fornire altra idonea area analoga a quella concessa, di gradimento del Parco ove spostare l’impianto, dando opportuno preavviso di rimozione ed accollandosi tutti i relativi costi, oltre al rimborso del mancato guadagno derivante dal mancato introito spettante dal Conto Energia, calcolato sulla media di produzioni dell’ultimo anno. Qualora non si trovasse un’area idonea per l’alloggiamento dell’impianto, il Comune corrisponderà al Parco il mancato guadagno fino al termine della convenzione. ”

Quindi riconoscendo che effettivamente si è trattato di un errore, perché qualora il Parco decidesse per volontà propria di trasferire l’impianto di conseguenza si accollerebbe tutte le spese, bisogna però soffermarsi sul fatto che dall’articolo 12 della stessa convenzione emergono in realtà degli aspetti molto più inquietanti di quanto erroneamente riportato nel nostro articolo. Perché, se il Comune decidesse lo spostamento dell’opera senza poi riuscire a trovare un nuovo sito gradito dall’ente Parco o se, ad esempio, una forte nevicata (anche questa annoverabile come “causa di forza maggiore”) provocasse il crollo del tetto e dell’impianto, sarebbe il Comune di Serra, inchiodato da una convenzione del tutto avversa ai propri interessi, a dover provvedere al mancato introito del Conto Energia, che ammonterebbe, secondo gli incentivi attualmente previsti per gli impianti fotovoltaici da 19Kw su struttura pubblica, a 465euro circa al mese, 5.580euro  all’anno, 111.600 euro per 20 anni (la durata prevista dalla convenzione). Alla luce di tutto ciò, al di là della sensibilità del Presidente del Parco, turbato da un nostro piccolo errore, non si capisce come lui stesso e tutti gli amministratori della maggioranza serrese si sentano in diritto di proporre e rendere efficace una convenzione ampiamente sfavorevole per il Comune e di conseguenza della cittadinanza. Ci viene da chiedere: perché il Comune non si renda direttamente promotore di un investimento del genere e lascia il “grosso della torta” al Parco delle Serre?  Riconosciuto il nostro errore, secondo noi il vero chiarimento riguardo a questa convenzione autolesionista dovrebbe esserci fra lo stesso Salvatore Carchidi ed il Sindaco di Serra San Bruno.

Salvatore Albanese

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