Giovedì, 13 Settembre 2012 15:16

La ‘ndrangheta nei comuni. Commissioni d’accesso a Gerocarne, San Calogero e Taurianova

Scritto da Salvatore Albanese
Letto 2655 volte

mini targa_ndrangheta_3All’inizio di questa settimana, Vittorio Piscitelli e Michele Di Bari, rispettivamente prefetti di Reggio Calabria e Vibo Valentia, hanno disposto l’accesso agli atti dei comuni di Taurianova (RC), San Calogero (VV) e Gerocarne (VV). In tutti e tre i casi vi è il dubbio che vi siano stati condizionamenti della ‘ndrangheta nella vita amministrativa recente degli enti. Fra tre mesi, così come prescritto dalla normativa vigente, le commissioni dovranno presentare una relazione ai rispettivi prefetti, che in seguito decideranno se procedere all’archiviazione del caso o se si dovrà passare al commissariamento definitivo dei comuni interessati.

In particolare il consiglio comunale di Taurianova vanta un triste primato. È stato infatti sciolto per infiltrazione mafiosa già nel 1991

, quando fu il primo caso di applicazione della normativa che prevede la sospensione degli amministratori sospettati di collusioni mafiose, e poi ancora in seguito nel 2009, quando a capo della giunta vi era Domenico Romeo, attualmente sindaco, che nei mesi scorsi ha subito delle intimidazioni gravi. A questo punto il comune reggino rischia addirittura il terzo commissariamento in poco più di un ventennio. Il sindaco Romeo fu eletto nel 2011 con il sostegno di una coalizione di centro-destra.

Ambiguo il caso di Gerocarne, già guidata da un commissario prefettizio, Anna Maria Colosimo, insediatasi conseguentemente alle dimissioni dell’ormai ex-sindaco Sebastiano Rocco Catania, a seguito di problemi di natura medica. Le elezioni per il rinnovo del consiglio comunale di Gerocarne erano state annunciate per la prossima primavera, ma a questo punto se sarà disposto il commissariamento dell’ente per infiltrazioni mafiose, la tornata elettorale potrebbe slittare di almeno 18 mesi.

Anche al comune di San Calogero, guidato dal sindaco Nicola Brosio, la commissione d’accesso avrà tre mesi a disposizione per accertare eventuali anomalie nell’operato della giunta in carica. Il mandato della commissione potrà essere prorogato, per una sola volta, di ulteriori tre mesi.

Cresce quindi il numero delle amministrazioni sotto esame antimafia. Il caso più clamoroso in questi giorni rimane comunque quello di Reggio Calabria, che pare possa entrare presto nella lista nera del Viminale come il primo capoluogo di provincia, futura città metropolitana, ad essere sciolto per mafia. Sotto esame, nella relazione di 400 pagine degli ispettori dopo l’accesso durato 6 mesi e già spedita al Ministero dell’Interno, oltre agli atti recenti è finito soprattutto l’operato della giunta precedente guidata dall’attuale governatore calabrese Giuseppe Scopelliti.

Dal 1991 ad oggi sono ben 214 i comuni in tutta Italia sciolti per mafia. 22 soltanto nell’ultimo anno, di cui soli 4 nel settentrione. I comuni al momento gestiti dai commissari prefettizi sono 33, di cui la metà, 16 in Calabria. Le commissioni d’accesso attualmente a lavoro sono invece 10: di cui 9 nel sud Italia ed una a Chivasso in Piemonte. 

Articoli correlati (da tag)

  • Arresti a Gerocarne, un terreno conteso alla base delle minacce all’avvocato vibonese Arresti a Gerocarne, un terreno conteso alla base delle minacce all’avvocato vibonese

    Le minacce di morte nei confronti di un avvocato vibonese si protraevano da anni, precisamente dal 2015, alla base delle quali ci sarebbe stato un terreno conteso. A distanza di tempo, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno – supportati nella fase esecutiva dai militari delle Stazioni di Soriano e Vazzano – sono riusciti a individuare i presunti responsabili: si tratta di Giuseppe Donato, di 49 anni, e dei figli Salvatore (24) e Peppino (20), ritenuti responsabili a vario titolo dei reati di estorsione aggravata continuata, danneggiamento seguito da incendio, detenzione e porto abusivo di pistola.

    Il padre e i due figli sono adesso ai domiciliari.

    Le indagini sono iniziate il 15 ottobre 2017 quando nella frazione Sant’Angelo di Gerocarne, durante la nottata, è stato appiccato un incendio a un capannone di una persona del luogo.  Da lì sono subito scattate le indagini, che hanno consentito di raccogliere utili risultanze investigative in capo ai due giovani con precedenti di polizia. In quella circostanza fu incendiato l’intero immobile dove erano custoditi, oltre ad alcuni capi di bestiame, un trattore che era stato utilizzato il giorno stesso per lavorare all’interno di un fondo agricolo situato in contrada Cerasara a Gerocarne. Ed è stato proprio questo l’elemento che ha indirizzato le indagini: gli inquirenti, infatti, sono riusciti a ricostruire una vicenda che andava avanti già da tempo in relazione alla proprietà del fondo agricolo.

    Il fondo in questione, di proprietà di un avvocato vibonese, era da tempo oggetto di attenzioni da parte della famiglia Donato, che – secondo i carabinieri - cercava di impossessarsene con minacce e pressioni indirizzate al proprietario del fondo e a tutte le persone che si recavano all’interno per lavorarlo.

    I militari, quindi, hanno ricostruito le intimidazioni verso l’avvocato vibonese più volte minacciato di morte anche con l’utilizzo di una pistola indebitamente detenuta. Minacce, queste, che sono iniziate nel 2015 e si sono protratte sino ad oggi, indirizzate sia al legale che a tutte le persone che di volta in volta venivano individuate dal legittimo possessore del fondo per recarsi nel terreno conteso. L’atteggiamento intimidatorio adottato dai due figli e dal padre (quest’ultimo pregiudicato) era volto a far desistere, oltre al proprietario del fondo stesso, tutti i potenziali acquirenti del terreno e non in ultimo, il proprietario del capannone incendiato. Non è un caso, infatti, secondo gli inquirenti, che oggetto del danneggiamento seguito da incendio del 15 ottobre 2017 sia stato proprio il trattore utilizzato il giorno precedente per completare i lavori nel fondo agricolo dell’avvocato.

    Da qui l’accusa per i tre che si sarebbero procurati un ingiusto profitto consistente nel possesso ed utilizzo del fondo ai fini del pascolo con conseguente danno per il legittimo proprietario che non avrebbe potuto esercitare liberamente il suo diritto di proprietà.

    La vicenda trae origine, storicamente, già dai primi anni 2000 quando il terreno era già oggetto di contesa tra il legittimo proprietario e la famiglia Donato. La diatriba è culminata il 23 giugno 2010 in un tentativo di omicidio che sarebbe stato posto in essere da Giuseppe Donato (reato per il quale è stato condannato con pena definitiva) nei confronti dell’avvocato vibonese, legittimo proprietario del terreno agricolo in argomento.

    «La collaborazione delle vittime – ha affermato il capitano della Compagnia di Serra, Marco Di Caprio – è stata fondamentale, in quanto ci hanno fornito da subito le informazioni che hanno poi indirizzato le indagini. Il nostro lavoro è stato quello di riscontrare le informazioni raccolte, per arrivare alle fonti di prova utili a sostenere l’accusa in giudizio. In ogni caso, non emergono contatti con ambienti mafiosi».

     

  • Estorsione a un avvocato, arrestati padre e figli a Gerocarne Estorsione a un avvocato, arrestati padre e figli a Gerocarne

    È in corso, dalle prime luci dell’alba, a Sant’Angelo di Gerocarne, un’operazione dei carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno che stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di tre persone, rispettivamente padre e figli, ritenuti responsabili di estorsione aggravata continuata in danno di un avvocato vibonese, del danneggiamento seguito da incendio di un capannone avvenuto nell’ottobre 2017 e detenzione e porto di pistola.

    Le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nucleo Operativo di Serra San Bruno e coordinate dalla Procura di Vibo Valentia.

    I dettagli dell’operazione saranno forniti nel corso di una conferenza stampa che si terrà alle 10 presso il Comando provinciale dei carabinieri di Vibo Valentia.

  • Sanità, la proposta di Pasqua: «Prenotazioni e pagamenti tramite internet» Sanità, la proposta di Pasqua: «Prenotazioni e pagamenti tramite internet»

    «Effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia tramite internet, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili, evitando al tempo stesso lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici».

    Sono queste, in sintesi, le proposte avanzate dal consigliere regionale vibonese Vincenzo Pasqua e contenute in una mozione rivolta al presidente della Giunta regionale, Mario Oliverio.

    «Si tratta di un’iniziativa – afferma Pasqua – per snellire le procedure di prenotazione e pagamento delle visite specialistiche ed ambulatoriali nelle strutture sanitarie della Calabria. È una proposta tanto semplice quanto rivoluzionaria. L’idea – prosegue il consigliere regionale – è di permettere agli utenti della sanità calabrese di potere effettuare le prenotazioni e i relativi pagamenti utilizzando Internet, attraverso i portali istituzionali delle diverse Aziende ospedaliere e sanitarie o comunque nel modo che verrà ritenuto più opportuno. Uno strumento da affiancare a quelli già esistenti – ovvero gli uffici ticket e il Centro unico di prenotazione – che sia al passo con la tecnologia e permetta un notevole risparmio di tempo a chiunque disponga di una semplice connessione internet, da smartphone, tablet o pc, magari realizzando una apposita App. Ad ognuno, con la prescrizione del medico curante che contiene tutte le informazioni necessarie – continua Pasqua – sarà quindi consentito di effettuare le dovute prenotazioni in totale autonomia, scegliendo giorni e orari tra quelli disponibili ed evitando lunghe telefonate o estenuanti file agli uffici, che a volte richiedono addirittura, per chi non può farne a meno, un giorno di permesso dal proprio posto di lavoro. È assolutamente doveroso andare incontro alle legittime istanze della popolazione calabrese, ed è nostro compito, fare in modo che la qualità della vita di ogni singolo cittadino, dal primo all’ultimo, migliori in ogni campo. E come tutti sappiamo quello della sanità è un settore che tocca le vite di ognuno di noi. Nel 2018 la politica deve attivarsi ancora più di prima per sfruttare appieno le immense opportunità offerte dalle innovazioni tecnologiche. In questo caso, con la mia mozione intendo proprio massimizzare i vantaggi per l’utenza calabrese: fare risparmiare tempo ai cittadini, riducendo di conseguenza le file agli sportelli, ed offrire un servizio che costerà un’inezia all’amministrazione regionale ed è pensato per tutti».

    E ancora: «La mozione nasce da una serie di considerazioni preliminari: non di rado, infatti, abbiamo assistito al blocco del sistema delle prenotazioni delle visite mediche, dovuto a cause diverse. Dobbiamo tenere presente che simili ritardi ingenerano sfiducia e disagi nell’intera popolazione, con notevoli ricadute anche sul piano dell’efficienza del sistema sanitario regionale. Purtroppo c’è da considerare anche che alcuni strumenti adottati, come il numero verde o la possibilità di effettuare prenotazioni nelle parafarmacie, non è riuscita a colmare del tutto il gap esistente tra la domanda di servizi e le possibilità offerte. È inconcepibile assistere a file interminabili con persone sofferenti. Ecco perché, nell’era del digitale, bisogna sfruttare queste occasioni e migliorare quanto più possibile i servizi, specie nel campo della sanità e della tutela del bene-vita. Il fine della mozione – conclude Pasqua – è dunque quello di impegnare la Giunta regionale a volere verificare l’opportunità di attivarsi nella direzione e con le modalità che riterrà più opportune al fine di risolvere la delicata problematica».

  • Il Polo museale di Soriano aderisce alla "Giornata regionale dei Musei di Calabria" Il Polo museale di Soriano aderisce alla "Giornata regionale dei Musei di Calabria"

    Anche il Polo museale di Soriano Calabro aderisce alla “Giornata regionale dei Musei di Calabria “, organizzata dalla Giunta regionale e in programma per sabato, 24 novembre.

    L’iniziativa prevede l’apertura delle più importanti strutture museali sparse su tutto il territorio regionale e, tra queste, c’è anche il polo di Soriano il cui ingresso per quella giornata sarà gratuito. Inoltre, per come affermato in una nota dal sindaco Francesco Bartone, sono state «programmate iniziative volte a coinvolgere l’interesse del pubblico. La nostra cittadina spalancherà le porte del MuMar, della Pinacoteca, del Museo archeologico territoriale della ceramica medievale e del Gabinetto regionale dei disegni e delle stampe antiche della Calabria dove, tra l’altro, è conservato un corpus di carte geografiche originali dal ‘500 all’800».

    Le visite saranno guidate da storici dell’arte e archeologi, mentre in un laboratorio di ceramica ci sarà la dimostrazione della lavorazione artistica del maestro napitino Antonio Montesanti.

  • La street art contagia Gerocarne con il 'Nostoi fest' La street art contagia Gerocarne con il 'Nostoi fest'

    Riceviamo e pubblichiamo

    Ha ufficialmente preso il via nella giornata di ieri, 1 agosto, a Gerocarne il "Nostoi fest" ("Festival del ritorno), un'esclusiva kermesse artistica con cui l’amministrazione comunale, offrendo un degno bentornati ai tanti emigranti rientrati per le feste, ha inteso altresì puntare alla promozione ed alla valorizzazione del borgo antico, trasformato in una pinacoteca a cielo aperto con la realizzazione di alcuni murales, eseguiti su determinate pareti nei punti di maggior frequentazione del paese da sei artisti provenienti da ogni parte d’Italia.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)