Martedì, 17 Novembre 2015 18:06

Parco delle Serre, i tirocinanti vanno avanti nella protesta e si appellano al prefetto

Scritto da Redazione
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Non hanno alcuna intenzione di gettare la spugna i tirocinanti del profilo conservazione e manutenzione del progetto "Natura e turismo" - nato dalla collaborazione tra Calabria Lavoro ed il Parco naturale regionale delle Serre - che, dal pomeriggio di ieri, hanno deciso di occupare la sala convegni dell'ente di via Santa Rosellina, per chiedere certezze sul proprio futuro visto che il rapporto iniziato esattamente un anno è già scaduto e loro, i lavoratori, rischiano di rimanere senza un'occupazione nel caso in cui non si dovesse agire il prima possibile. 

In quella che può considerarsi come una vera e propria battaglia che hanno deciso di intraprendere, i tirocinanti sono rappresentati dallo Slai Cobas, i cui delegati hanno provveduto ad inviare nel pomeriggio odierno una lettera al prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, anche per aggiornarlo circa la protesta messa in campo.

«I 49 tirocinanti del progetto “Natura e Turismo”, in forza dal novembre scorso presso l’ente Parco naturale regionale delle Serre - si legge nella lettera dello Slai Cobas - hanno ormai concluso il relativo ciclo formativo. Ciononostante, i lavoratori rimangono relegati in una condizione di assoluta precarietà, tanto che a beneficio del loro futuro occupazionale non è stata ancora offerta alcuna soluzione tangibile. La posizione dei tirocinanti - fa sapere il sindacato - è ulteriormente aggravata dai ritardi nella retribuzione degli stipendi, al punto che negli ultimi quattro mesi i lavoratori non hanno ricevuto le rispettive spettanze. Pertanto gli stessi, dal pomeriggio di ieri, hanno occupato la sala convegni ubicata al piano superiore della sede del Parco. Si tratta di un’iniziativa pacifica, che non reca interruzioni al servizio pubblico svolto dall’ente, ma che potrebbe presto degenerare in gesti eclatanti».

L'organizzazione sindacale, dunque, «anche alla luce delle precedenti comunicazioni ed in funzione della necessità di poter giungere nel più breve tempo possibile ad una giusta risoluzione della vertenza», ha investito del caso il capo dell'Utg e, a tal fine, chiede di «essere convocata, congiuntamente ad una rappresentanza dei lavoratori, in maniera da poter concordare direttamente con il prefetto il miglior percorso per poter giungere, in tempi brevi, ad una soluzione della vicenda».

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    I vincitori del Certificato di Eccellenza si trovano infatti in tutto il mondo e rappresentano il livello più alto tra le strutture presenti sul sito. Per selezionare i vincitori del Certificato di Eccellenza, TripAdvisor utilizza un algoritmo proprietario che tiene conto dei punteggi ottenuti dalle strutture attraverso le recensioni dei viaggiatori. «Ottenere il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor è fonte di orgoglio per l'intero team - hanno commentato i referenti del Parco Avventura - e per questo desideriamo ringraziare tutti i nostri ospiti che hanno scelto di pubblicare una recensione su TripAdvisor. Non c'è riconoscimento più importante di quello ottenuto da parte dei clienti».

    Il Certificato di Eccellenza di TripAdvisor, proprio perché basato sulle recensioni dei clienti, rappresenta un autorevole voto di fiducia per chi si trova quotidianamente impegnato nel settore dell’ospitalità. Un riconoscimento che attesta, nero su bianco, il continuo impegno posto in essere dallo staff di Adrenalina Verde per raggiungere l'eccellenza, nel settore del turismo responsabile, che «ha come bussola il rispetto per la natura circostante e per i clienti che giorno dopo giorno ci onorano con la loro presenza».

    Un certificato di eccellenza, l’ennesimo, per la struttura serrese, che va ad aggiungersi ai numerosi riconoscimenti già ricevuti nelle stagioni scorse: «Non consideriamo questi riconoscimenti, che anno dopo anno, abbiamo il piacere di ricevere come un punto di arrivo, ma altresì come un punto di partenza che ci sprona a fare sempre meglio e a credere sempre di più nel nostro lavoro».

    Il Parco Avventura Adrenalina Verde, attivo ormai da diversi anni, realizzato nei boschi di Serra San Bruno, a ridosso del Parco Naturale delle Serre, offre principalmente ai propri visitatori dei bellissimi percorsi acrobatici, per assaporare in tutta sicurezza il gusto di divertirsi sospesi tra i rigogliosi alberi della montagna serrese. Un’esperienza entusiasmante, immersi nella natura incontaminata dei boschi di Serra San Bruno per metterete alla prova il proprio senso dell’equilibrio, la forza, l’agilità e il sangue freddo. Di recente, nella struttura, sono stati avviati anche i percorsi Tubbing e Zorbing, oltreché la parete d’arrampicata. Il Parco dispone di molti altri servizi quali l’area pic-nic ed un pregevole agriturismo per soddisfare, all’insegna della genuina cucina locale, anche le esigenze enogastronimiche dei clienti.

     

  • Serra, giudice del lavoro dichiara illegittimo un provvedimento disciplinare a danno di un dipendente comunale Serra, giudice del lavoro dichiara illegittimo un provvedimento disciplinare a danno di un dipendente comunale

    comune serraRiceviamo e pubblichiamo

    Speriamo solo che la lezione sia servita e che il Comune di Serra San Bruno ne faccia tesoro, decidendo per il futuro di tenere una linea di comportamento più rispettosa del ruolo e delle prerogative dello Slai-Cobas e dei suoi rappresentanti.

    Se non altro per favorire il dialogo, ci si augura sereno e costruttivo, senza trincerarsi dietro manifestazioni di arroganza e dimostrazioni di forza destinate prima o poi ad essere smentite ed a lasciare il tempo che trovano. Perché fino a prova contraria viviamo in uno Stato di diritto e la giustizia spesso riesce a mettere le cose a posto. Questi i fatti che vedevano, all’epoca, il Comune guidato dalla Giunta Lo Iacono.  

    Con sentenza n. 368 del 12 marzo 2014, notificata al Comune il 28 aprile 2014, il Giudice del Lavoro di Vibo Valentia, in persona della dott.ssa Annalisa Gualtieri, ha dichiarato l’illegittimità di un provvedimento disciplinare con cui il Comune di Serra San Bruno aveva a suo tempo sanzionato un proprio dipendente LSU/LPU per non aver ottemperato ad un ordine di servizio con cui il Comune, con l’evidente scopo di impedirgli di partecipare allo sciopero indetto per la giornata del 9 maggio 2008 dallo Slai-Cobas, aveva tentato di imporgli lo svolgimento di un servizio.

    Comportamento questo che già di per sé estremamente grave nei confronti di un semplice lavoratore diventava aberrante ove diretto come nel caso di specie nei confronti di un lavoratore, che ricopriva anche la carica di rappresentante sindacale.

    Angelo Carchidi - questo il nome del nostro rappresentante - legittimamente rifiutava di ottemperare ad un ordine di servizio chiaramente illegittimo e connotato da evidenti caratteri di antisindacalità, partecipando allo sciopero. Da qui la reazione del Comune che apriva un procedimento disciplinare sanzionando il lavoratore con una multa.

    Sanzione questa oggi annullata dal Giudice del Lavoro di Vibo Valentia che, in totale accoglimento delle argomentazioni difensive presentate dal legale dello Slai-Cobas, ha accertato l’illegittimità del comportamento tenuto dal Comune riconoscendo esplicitamente il diritto del lavoratore /rappresentante sindacale a partecipare allo sciopero attesa la non riconducibilità del servizio richiesto all’interno dei servizi pubblici essenziali e riconoscendo espressamente la rappresentatività sindacale dello Slai-Cobas ed il conseguente diritto dell’organizzazione di nominare ed individuare “delegati in seno agli enti ed organismi locali, tra cui appunto il Comune di Serra San Bruno” (pag. 2 sentenza).

    Diritto questo esplicitamente negato dall’Amministrazione e che rappresentava, di fatto, il fine ultimo della condotta messa in atto da questa. Paventando la necessità di un inesistente servizio pubblico essenziale, infatti, il Comune di Serra San Bruno di fatto mirava a screditare la scrivente organizzazione nei confronti dei propri iscritti impedendo al suo rappresentante di partecipare allo sciopero indetto dalla stessa organizzazione sindacale cui apparteneva ed appartiene. Per la serie: non esistete, non avete diritti e non vi riconosciamo.

    Invece, purtroppo per il Comune, lo Slai-Cobas esiste eccome, opera, rivendica diritti e tutela i propri iscritti. E’ questa è la verità, piaccia o meno al Comune di Serra San Bruno. Speriamo solo, si ripete, che la lezione sia servita.

    Noi, come sempre, continueremo a lavorare ed svolgere il nostro ruolo che, ci rendiamo conto, per qualcuno possa risultare scomodo e dare fastidio. Ma questo non è un nostro problema e, detto francamente, non ci spaventa. Tutt’altro. Ed i fatti lo dimostrano.

    Slai – Cobas Serre Calabre


  • Serra, dissequestrata l'isola ecologica Serra, dissequestrata l'isola ecologica

    mini discarica_sequestrata_dueIl Tribunale del Riesame di Vibo Valentia ha accolto l'istanza presentata dal primo cittadino di Serra, Bruno Rosi, revocando dunque il decreto di sequestro e convalida dell'isola ecologica, sita in località “Leonà” sulla statale 110 in direzione Mongiana.

    A seguito di questo provvedimento, dunque, il centro di conferimento dei rifiuti torna nella piena disponibilità del Comune. Il sequestro era stato causato dalla cattiva gestione della struttura, inizialmente nata – su un'area prima destinata ad un parco giochi – come isola ecologica ma ben presto trasformata in un'autentica discarica a cielo aperto.

    A causa, inoltre, del sequestro dell'area, per giorni il popoloso centro montano ha dovuto fare i conti con strade colme di spazzatura di ogni genere. I cittadini, a questo punto, sperano che si sia fatto un ulteriore passo in avanti verso la risoluzione del problema, ma certamente permangono dubbi e perplessità sulle modalità di gestione e sulla sicurezza del sito.

     

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