Riceviamo e pubblichiamo:

Vorrei fornire, con umiltà, al nostro territorio la possibilità di una ripresa che purtroppo nasce da una contingenza tragica che ha colpito tutta l'Italia e anche la nostra regione, anche se in misura fortunatamente meno drammatica, e che per assurdo potrebbe darci la carta da giocarci per una ripresa che è sempre stata “latitante” alle nostre latitudini.

Il nostro territorio è bellissimo, lo dicono tutti, è risaputo. Godiamo di un paesaggio splendido nel quale Serra è la stella che brilla di più, senza nulla togliere a paesi come Vallelonga, Simbario, Spadola, Brognaturo, Mongiana, Fabrizia o Nardodipace, altrettanto belli anche se molto più piccoli. È pure evidente la nostra atavica incapacità di sfruttare risorse disponibili in modo congruo e razionale. Lo dico col comprensibile e scontato dispiacere, ma il Covid-19 ha creato delle situazioni disastrose per tutti. Anche per noi. Ma abbiamo il vantaggio, per come siamo strutturati socialmente, di vivere condizioni che ci permetterebbero, in tutta tranquillità, di ospitare un discreto numero di turisti, date le tante strutture ricettive presenti nel nostro territorio e che mai, purtroppo, sono riuscite a lavorare a un certo ritmo. Abbiamo diverse strutture che nella normalità non riescono a lavorare per svariati motivi. Ci si presenta adesso una triste opportunità che, anche se nasce da una drammatica sventura, potrebbe fornirci delle "vie d'uscita" inaspettate. Dovremmo noi sindaci dei comuni delle Serre capire che viviamo in un contesto unico e lo so io che ho girato l'Italia, e non solo, per lavoro ma più spesso per divertimento, e raramente ho visto dei posti così belli. Mai ho visto montagne così lussureggianti a pochi chilometri dal mare, e soprattutto ora a pochi chilometri sia dallo Jonio che dal Tirreno. Cogliamo, col dovuto rispetto per gli altri, questa opportunità di partire e non di ripartire perché il nostro territorio non è mai partito e facciamo di necessità virtù. Noi sindaci della zona in sintonia con le attività ricettive, con i bar, con le attività commerciali e artigianali tutte, offriamo ai turisti, ormai disorientati da distanze e norme varie, una vacanza che nel pieno rispetto delle norme riesca a dare quel minimo di divertimento che non è un lusso ma una necessità. Le nostre strutture alberghiere sono numerose e non sempre lavorano nel pieno delle loro possibilità. Così i nostri bar, i ristoranti, i negozi in genere e tutte le attività artigianali e commerciali. Diamo gratuitamente gli spazi pubblici agli esercenti e investiamo i pochi soldi che abbiamo in campagne promozionali. Il tempo c’è, e come enti dobbiamo farci noi promotori, con campagne mirate, delle attrattive che abbiamo. Penso al “Parco dei dinosauri” di Simbario, al “Parco avventura” di Serra, alle Ferriere di Mongiana, alle chiese e ai posti di cultura conosciuti per la loro importanza nelle Serre e Preserre. Assieme possiamo, garantendo il rispetto delle regole, preparare pacchetti che coinvolgano tutti i comuni della zona. Abbiamo spazi immensi inutilizzati. Usiamoli gratuitamente, nel rispetto delle norme, ma usiamoli. Siamo una delle poche realtà che riescono a offrire sicurezza e legittimo svago. Vediamoci, online, sindaci, vediamoci.

Ovidio Romano
Sindaco di Simbario