Lunedì, 02 Gennaio 2012 17:48

Scopelliti vs Formigoni: natale di fuoco in casa PDL

Scritto da Redazione
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mini scopelliti_formigoniNon accenna a placarsi il botta e risposta a distanza tra il governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti e il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni. La polemica era nata in seguito ad un'intervista rilasciata a Il Giornale, durante la quale Scopelliti aveva commentato alcune dichiarazioni in merito alla proposta lanciata dal collega lombardo di trasformare il PDL in un partito federalista. ''Il Pdl federale? Sarebbe una scelta fallimentare soprattutto se andasse ad incidere sulla leadership. - asseria il governatore calabrese - Un'articolazione del Pdl che fotografi una sorta di spaccatura tra Nord e Sud non avrebbe davvero senso. Il nostro e' un partito nazionale e come tale deve avere un leader nazionale, si potrebbe invece riflettere sul ruolo dei coordinatori. Li vedrei bene a capo di tre macroaree: nord, centro e sud. Potrebbero rappresentare un collante tra i territori e il livello nazionale''. Immediata la replica di Formigoni che, attraverso una nota stampa e senza giri di parole, risponde: ''vedo che il collega Scopelliti fa un po' di confusione su che cosa sia un partito federalista. Poco male, qualcuno gli schiarira' le idee. Occorre pero' sapere che un partito federalista e' il contrario di un partito con una doppia leadership. -ed ancora -  Il partito federalista e' il partito nazionale che rappresenta e difende gli ideali e gli interessi dei territori del nord e del sud, valorizzando pero' le forti autonomie di questi territori. E' il contrario di un partito ingessato e' invece un partito unitario, articolato, proiettato al futuro''.

L'atmosfera natalizia, che dovrebbe infondere un po' più di pace e serenità, non ha effetto sui due che, pur scambiandosi gli auguri di un buon 2012, continuano a battibeccare attraverso la stampa. ''Al collega Formigoni, al quale invio i miei auguri per un buon 2012, confermo che ho le idee ben chiare sul futuro del Pdl, ma forse lui ha travisato il contenuto della mia intervista. – Questo quanto affermato da Giuseppe Scopelliti come contro-replica - Non e' dividendo il partito in due tronconi, con uno del Nord che dialoga con la Lega come ha ipotizzato qualche giorno fa lo stesso presidente della Lombardia in un'intervista a Il Giornale - prosegue - che si ottimizza il rapporto sul territorio e si vincono le elezioni, tantomeno quelle locali da sempre soggette a logiche politiche particolari. Per evitare confusione nei rapporti e il proliferare di nuovi inutili incarichi nel partito ho semplicemente ribadito che e' fondamentale avere un solo interlocutore nazionale, che oggi e' Angelino Alfano, ottimizzando, ed e' qui la mia proposta, il ruolo dei tre coordinatori nazionali. Dove e' la confusione?. – conclude Scopelliti - Io vedo semmai una ragionevole razionalizzazione dei compiti  in vista delle elezioni amministrative e nazionali che possono rendere il Pdl piu' forte e vicino alla gente''. Dal canto suo Roberto Formigoni rimane fermo sulle proprie posizioni e non lesina l’ennesima risposta: “L'ultima dichiarazione di Scopelliti conferma che una qualche confusione il mio collega, al quale ricambio di cuore gli auguri, l'ha fatta. Infatti, non ho parlato di Pdl diviso in due tronconi, in nessuna mia dichiarazione, come il collega Scopelliti puo' facilmente verificare. Il federalismo, e questo Scopelliti lo sa perche' ne e' un buon conoscitore, non e' la caricatura che ne fanno i nostri avversari, ma e' l'estrema valorizzazione dei diversi territori in un'ottica unitaria. E cosi' dovra' sempre fare il Pdl''.

Tra gli addetti ai lavori e coloro che riescono a tradurre bene dal politichese, si fa sempre più strada l’idea che questa bagarre natalizia potrebbe celare altri scenari, che ben poco hanno a che fare con la visione unitaria o federalista del partito. Secondo alcuni infatti il presidente Scopelliti, già coordinatore regionale del partito, mirerebbe ad accaparrarsi la completa gestione del PDL meridionale. Questo ipotetico piano però sarebbe minato dagli imbarazzanti  problemi giudiziari con i quali deve fare i conti il PDL calabrese e che tante preoccupazioni  stanno suscitando all’interno dei palazzi romani. 

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    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

    Per arrestare la folle corsa verso la distruzione del pianeta (l’unico che abbiamo!), il WWF chiede il sostegno di tutti: sul sito www.wwf/criminidinatura chiunque può informarsi maggiormente sul fenomeno e sostenere la campagna del WWF con una donazione, oltre a diffondere le informazioni e sottoscrivere la petizione per chiedere sanzioni più severe contro chi uccide specie selvatiche.


    WWF Calabria


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