Sabato, 17 Febbraio 2018 21:46

«Serra è il simbolo del fallimento del Pd, per Censore è il momento di stare seduto in panchina»

Scritto da Alessandro De Padova
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SERRA SAN BRUNO – Prima uscita pubblica per il centrodestra serrese che, in una sala Chimirri gremita in ogni ordine di posto, ha incontrato i cittadini del comprensorio, in vista delle elezioni Politiche in programma per il 4 marzo prossimo.

Seduti al tavolo, erano presenti il vice coordinatore provinciale di Forza Italia, Michele Ciconte; il consigliere regionale Vincenzo Pasqua; il candidato al Senato per Forza Italia Giuseppe Mangialavori; quella di Fratelli d’Italia alla Camera, Wanda Ferro e il candidato forzista a palazzo Madama, Tonino Daffinà. Oltre a loro, in sala c’erano anche diversi amministratori (ed ex), non solo del Vibonese ma anche della provincia di Catanzaro.

Tanti i temi affrontati nel corso della serata, così come non sono mancate le critiche nei confronti del centrosinistra e, in particolare, verso il parlamentare del Pd, Bruno Censore: «Serra è la cittadina simbolo del fallimento del Partito democratico. Qui l’onorevole ha fatto tante belle promesse per quel che riguarda la Trasversale, un’opera che avrebbe dovuto collegare lo Ionio al Tirreno e che, come per magia, attualmente risulta completamente ferma. Poi – ha proseguito Mangialavori – non dimentichiamoci dell’altro fallimento: quello che fino a qualche anno fa rappresentava un ottimo ospedale e punto di riferimento dell’intera provincia, oggi non è altro che una struttura vuota al suo interno. A questo territorio bisogna parlare chiaro e dire in maniera chiara quali sono le cose che hanno funzionato e quali no. Siamo stanchi dei soliti contratti, fatti per gli amici degli amici nella Sanità, al Parco delle Serre o nell’Azienda Calabria Verde. Tutti posti promessi giusto a poche settimane dal voto. Censore sarebbe dovuto venire qui e dire cosa ha fatto in 13 anni per questo territorio. Non ha detto nulla, evidentemente perché niente è stato fatto. Anzi, una cosa è stata fatta: hanno occupato posti in ogni dove, sistemando persone a loro vicine, così come hanno concesso i finanziamenti sulla depurazione a Comuni di una certa parte politica.  Questo modo di fare non ci interessa. La gente deve riacquistare la fiducia della politica e, per farlo, dovrà sostenere il centrodestra alle prossime elezioni».

Non sono mancati, inoltre, gli interventi dell’ex sindaco Bruno Rosi, dal quale sono piovute critiche nei confronti di Censore, così come quello del sindaco di Brognaturo Cosmo Tassone, per il quale «il territorio dell’entroterra vibonese sta per morire a causa dell’ignoranza e dell’incompetenza di quegli amministratori che lo hanno governato in questi anni». Spazio anche a Tonino Daffinà e a Vincenzo Pasqua, mentre Wanda Ferro, «pur trovandosi nella “tana del lupo”», ha sfidato apertamente Censore a un confronto televisivo: «Per lui – ha detto l’ex presidente della Provincia di Catanzaro – è ormai arrivato il momento di stare seduto in panchina».

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