mini matteo_renzi_pollice_thumb400x275Il Pd ha “trionfato” alle elezioni europee trascinato dal suo giovane (ma solo anagraficamente!) segretario. D’altra parte, quando a competere contro di te ti ritrovi la vecchia Forza Italia, il gruppo di “rivoluzionari” del Nuovo Centro Destra e un Movimento 5 Stelle che non può reggere sui ritmi di una sola persona, ciò che si definisce “epopea” è in realtà un gioco da ragazzi. Già la Storia ricorda il poveretto Bersani che alle ultime governative faceva la parte del Milan nella finale di Champions League del 2007 contro il Liverpool… ma mentre in quel contesto lo “psico-nano” veniva recuperato e sconfitto, nel secondo recuperava e quasi sconfiggeva.
 
Mentre tutto ciò accadeva, Renzi, l’accademico oratore, rottamatore e aspirante Sindaco d’Italia, studiava la propria scalata, tant’è che, sulla scia di un tecnico (Monti) e di una marionetta (Letta) conquista la segreteria del Pd e, per gentile concessione del Presidente della Repubblica diviene Presidente del Consiglio, con il popolo italiano costretto ancora una volta ad assistere alla staffetta del potere… nel proprio “democratico” Paese.
 
Il rottamatore studia e talmente tanto da rendersi conto che, per andare avanti deve comportarsi come tutti coloro che vorrebbe rottamare.
 
Il sistema dello psico-nano è infallibile, perché non adottarlo? Vi direte, l’uomo del Pd, che vuole cambiare le cose non potrebbe mai essere come l’uomo di Forza Italia nelle sue scelte di governo. Sì, è infatti un paradosso, quasi come se un democristiano durante un suo comizio dicesse ai convenuti che quando qualcuno nomina Berlinguer deve prima sciacquarsi la bocca… Una barzelletta!
 
Arriva dunque il Decreto Legge n. 66/2014 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il 24 aprile 2014… in pieno fermento per le elezioni europee, ci voleva proprio la soluzione “populista” per andare contro l’ancora retorico reddito di cittadinanza del Movimento 5 Stelle. Una tantum, in un periodo in cui gli italiani soffrono e credono “80 euro al mese almeno Renzi ce li dà…”. Un pensierino non lungi dalla famosa Social Card, come il “maestro” insegna. E immagino già i lupi di quartiere dove il Pd è radicato, a differenza del Movimento 5 Stelle, lì a dire, “Votateci e vi daremo 80 euro al mese per sempre!!” senza specificare che gli ipotetici 80 euro sono solo per l’anno 2014 e a partire dal mese di maggio.
 
Ma poi, chi avrà i famosi 80 euro? Secondo quanto previsto dal decreto e come spiega l’Agenzia delle Entrate, il bonus Renzi è in realtà un credito «riservato a chi guadagna dagli 8mila ai 26mila euro» e riscuotibile «in tutti i casi in cui l’imposta lorda dell’anno è superiore alle detrazioni per lavoro dipendente». E per i redditi dai 24 ai 26mila euro diminuirà proporzionalmente.
 
O tramite autocertificazione al datore di lavoro o in sede di dichiarazione dei redditi, 4 gatti – e forse nemmeno! – potranno usufruire del grande bonus. I più, la gente che ha veramente bisogno, rimarrà delusa quando scoprirà che in realtà l’elemosina renziana non gli spetta…
Il fumo negli occhi è comunque arrivato e il 40% degli elettori ne è rimasto come folgorato. In fin dei conti, oggi non esistono sconfitte in politica… purtroppo a perdere è sempre e comunque il Popolo.
 
Se questa non è compravendita di voti, allora come si chiama?!
 
 
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