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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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SERRA SAN BRUNO - Termina tre a tre l'incontro disputato al 'La Quercia' tra Serrese e Nicastro, rinviato qualche settimana fa a causa delle abbondanti nevicate che hanno interessato il Vibonese. Un pareggio che, per come è maturato, ha il sapore della sconfitta per l' undici di mister Rolando Megna, in vantaggio per 3 a 1 fino ad otto minuti dal termine. Pronti, via ed i biancoblu hanno subito l'occasione per portarsi in vantaggio: Greco riceve palla da metà campo, il portiere ospite commette fallo da ultimo uomo ma il direttore di gare estrae soltanto il cartellino giallo. Dal successivo calcio di punizione, Megna impegna Amendola, bravo a bloccare. Al 14' è sempre il numero dieci a rendersi pericoloso con un tiro da fuori area respinto dall' estremo difensore lametino. Il gol del vantaggio locale arriva al 18' con Idà, abile asfruttare una respinta corta di Amendola. Passano dieci minuti ed i vibonesi raddoppiano il vantaggio con Megna. Nella ripresa, gli ospiti scendono in campo più motivati e accorciano le distanze dopo soli dieci minuti. Al 32' st arriva il 3 a 1 con Iorfida, che raddoppia il vantaggio, ma nel giro di otto minuti prima Azzouzi riporta in partita il Nicastro e a tempo quasi scaduto una prodezza di Nucifero consente al Raffaele Nicastro di ottenere un punto utile soprattutto al morale.
SERRA SAN BRUNO – Erano da poco passate le 15 di ieri pomeriggio quando nel centro storico di Spinetto, popoloso quartiere della cittadina bruniana, alle due donne delle pulizie che, come ogni giorno, si sono recate nella casa di via Manzoni 5 (foto) a compiere il proprio lavoro, è apparsa una scena agghiacciante. Giuseppe Calabretta, 50 anni, diversamente abile che viveva nell’abitazione insieme al fratello, era riverso nel bagno in una pozza di sangue. Immediatamente le due donne hanno dato l’allarme chiamando i carabinieri della compagnia di Serra San Bruno e i sanitari del 118 del locale nosocomio, sul posto sono giunti anche gli agenti del locale corpo della polizia municipale. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il giovane, mentre si recava in bagno sarebbe stato colto da malore e, durante il mancamento, sarebbe caduto sulla porta a vetro del locale adibito ai servizi igienici, che si sarebbe infranta sotto il peso del cinquantenne. Un pezzo di vetro si sarebbe conficcato nel collo del poveretto recidendone la carotide e causando la morte dell’uomo per dissanguamento. All’arrivo delle due donne il cinquantenne era ancora agonizzante ma i soccorsi del 118 non sono valsi a salvargli la vita. Le cause dell’incidente che hanno determinato il decesso dell’uomo sono apparse subito chiare e la salma è stata messa immediatamente a disposizione dei familiari per i funerali, che si terranno già nelle prossime ore nella chiesa parrocchiale. L’uomo, diversamente abile dalla nascita, pur non riuscendo a parlare a causa della grave patologia che lo aveva colpito, era in grado di esprimersi e, fino a qualche tempo fa, era solito fare piccole passeggiate per il centro storico dov’era conosciuto e benvoluto da tutti. Prima che le condizioni di salute si aggravassero, riusciva anche a fare qualche piccolo giro in bicicletta per i vicoli che lo hanno visto nascere e crescere, dove da tutti era conosciuto come Pinuccio.
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