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Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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È stato necessario l’intervento dei Vigili del fuoco per sedare l’incendio di un consistente cumulo di rifiuti ammassato in uno slargo adiacente a via Giacomo Matteotti, nel cuore del centro abitato di Serra San Bruno. Le fiamme, divampate poco dopo le 22 di ieri sera, hanno interessato diverse buste di immondizia accumulate in fondo alla piazza, adibita a parcheggio comunale, sita a pochi metri di distanza dallo storico quartiere “Zaccanu” dove, tra le altre cose, c’è anche l’edificio che fu l’abitazione del celebre “poeta scalpellino” mastro Bruno Pelaggi.
Aumenta a Serra San Bruno il disagio connesso al blocco del sistema della raccolta dei rifiuti solidi urbani. La quasi totalità delle strade cittadine risulta ormai dominata da innumerevoli cumuli di spazzatura, adagiati ovunque ma, in particolar modo, a ridosso dei quartieri più popolosi. Con il caldo torrido che sta contraddistinguendo l’attuale periodo pre-estivo, inoltre, è inequivocabile che i rifiuti disseminati per le vie del centro abitato siano esposti al forte rischio combustione.
Tra i cumuli di immondizia disseminati per la cittadina, uno dei più grandi è quello che si è generato in via Scendamo, strada adiacente a viale Aldo Moro, una delle arterie principali della locale rete viaria. Pochi minuti fa, proprio in questa zona del centro abitato – ubicata a ridosso della scuola materna di Spinetto – si è reso necessario l’intervento da parte degli uomini del locale distaccamento dei Vigili del Fuoco per domare un piccolo incendio.
I pompieri si sono dunque celermente presentati sul posto, allertati, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, da alcuni passanti che transitavano in prossimità della stessa area. L’incendio, divampato nelle prime ore del pomeriggio di oggi, è stato prontamente domato, ma nelle prossime ore, viste le criticità che stanno interessando il locale sistema di raccolta dei rifiuti solidi urbani, resta il forte rischio che episodi analoghi possano interessare altri dei grossi cumuli di immondizia, quasi delle mini-discariche a cielo aperto, disseminati ovunque per le vie del centro urbano.
Ha fatto rientro alla propria abitazione questa mattina Damiano Ciancio, 32enne di Acquaro. I genitori avevano lanciato l’allarme per la sua scomparsa nel pomeriggio di ieri. La preoccupazione era legata soprattutto al fatto che il giovane, poco prima di sparire, avrebbe annunciato alla madre la ferma intenzione di togliersi la vita. Scelta legata, pare, ai problemi sentimentali con la ex moglie.
Ciancio, secondo quanto siamo riusciti ad apprendere, ha trascorso la notte vagando nelle campagne alla periferia del centro abitato di Acquaro, riuscendo ad eludere le ricerche di familiari, conoscenti e forze dell’ordine. Questa mattina, attorno alle 4.00, ha fatto poi ritorno alla casa dei genitori.
Fortunatamente, nella frequentata Via della Pace a Serra San Bruno, non vi era alcun passante nei paraggi, quando un lampione dell’illuminazione stradale si è improvvisamente piegato su stesso per poi franare come un fuscello schiantandosi rovinosamente contro il suolo.
La forte ondata di maltempo che ha interessato la Calabria, per tutto il corso del weekend, ha provocato gravi “ferite” anche a tutto il territorio delle Serre. Il comune che, per il momento, pare abbia registrato i problemi maggiori è quello di Arena, dove la pioggia caduta incessantemente da oltre due giorni, ha provocato questa mattina lo smottamento di una frana. Il preoccupante cedimento pare sia stato determinato dal crollo di un muro di contenimento posto ad argine della montagna, proprio nei primi metri del centro abitato dell’entroterra Vibonese. Il crollo – secondo quanto ci è stato riferito – ha causato l’interruzione della circolazione stradale sia in uscita che in entrata dal territorio comunale, proprio perché la frana è andata ad interessare una delle strade di accesso al paese. I detriti si sono quindi riversati sulla carreggiata, anche se – fortunatamente - al momento della frana, non vi erano veicoli o pedoni in percorrenza del tratto stradale. Di conseguenza non dovrebbero essersi registrati danni a persone. L’aspetto potenzialmente più drammatico è che lo smottamento rischia di interessare la Chiesa medievale della Madonna Addolorata e diverse altre abitazioni del centro abitato. Ecco di seguito le foto che ci sono state inviate da una nostra lettrice.
SPADOLA - Nella notte ignoti hanno imbrattato diversi muri del centro abitato di Spadola con scritte offensive ed insulti a danno del parroco Don Bruno La Rizza. In uno degli sfregi, addirittura, il sacerdote della Parrocchia di S. Maria Sopra Minerva (nonché rettore del Santuario regionale di Santa Maria del Bosco a Serra San Bruno), viene etichettato come “mafioso”. Una vicenda controversa quindi per il piccolo centro abitato delle Serre vibonesi separato dal solo fiume Ancinale dalla dirimpettaia Brognaturo, dove nel corso della scorsa settimana – probabilmente un’altra ‘mano verniciatrice’ – sempre utilizzando lo spray nero, aveva cancellato il nome della cittadina sulla segnaletica stradale che porta dalla stessa Brognaturo fino ai paesi della ionica catanzarese. Un atto vandalico, quindi, che non lede soltanto la figura dello storico parroco, ma il buon nome di tutta la cittadinanza.
SERRA SAN BRUNO - Sta bene e sembra lucido Nazzareno Zaffino, l'89enne che era scomparso da ieri sera. Dopo qualche ora di ricerche – effettuate dai carabinieri con le unità cinofile, dalla polizia, dai vigili del fuoco, dagli agenti della forestale e della polizia municipale – il pensionato è stato ritrovato nel primo pomeriggio di oggi in una zona non molto distante dal luogo, in località “Papararo”, in cui era stato visto l'ultima volta intorno alle 20 di ieri. Anche se non se ne conosce il motivo, l'89enne si era quindi allontanato a piedi dal centro abitato, si è diretto in una zona periferica circondata da boschi, e ha poi trascorso la notte all'aperto.
Il Prisma (rubrica fotografica settimanale a cura di Filippo Rachiele).
La copertina della rubrica si intitola "Pianoforte".
"C'è a chi piace suonare, a chi cantare e a chi scrivere libri a me piace scattare foto..."
SERRA SAN BRUNO - Gran parte dell'abitato serrese è senza acqua da ieri pomeriggio. La causa è l'interruzione di energia elettrica che le forti nevicate delle ultime ore hanno causato all'impianto di potabilizzazione dell'Alaco, in località Lacina, dove si trova l'invaso di cui Sorical si serve per fornire di acqua "potabile" moltissimi comuni del vibonese e della ionica catanzarese. La cittadina bruniana, che dipende quasi totalmente dall'Alaco, è quindi rimasta a secco del tutto, fatta eccezione per alcune abitazioni servite da serbatoi comunali. Per ridare energia elettrica all'Alaco sono arrivati tre enormi gruppi elettrogeni caricati su altrettanti tir, che però non riescono ad arrivare a destinazione. Poco fa uno dei tre camion è riuscito a raggiungere l'Alaco, mentre gli altri si stanno attrezzando di catene. Tra qualche ora, quindi, si spera che il problema sia risolto, anche perchè molte abitazioni e intere vie dell'abitato di Serra sono ancora bloccate. Tanta gente, tanti anziani, per poter uscire di casa aspettano da due giorni invano il passaggio dei mezzi comunali, che però sembrano ignorare totalmente alcune vie del paese.
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