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Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
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Sabato 18 agosto dalle ore 20 presso il cortile della scuola elementare la Pro Loco "Liberi per Dasà" organizza la 1° sagra dello stocco. Durante la manifestazione lo stocco sarà cucinato in vari modi secondo le tradizionali ricette calabresi. A seguire in via provinciale dalle ore 22 ci sarà il concerto di Micu U pulici e Angelo Mauro.
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I carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia hanno arrestato 4 persone per rapina, furto aggravato, danneggiamento e violazione di domicilio.Si tratta di Stefano Farfaglia, 29 anni, Francesco Daniele (26), Angelo David (29) e Maurizio Ruffa (31), che, secondo l'accusa, sarebbero gli autori di una rapina compiuta, nel giugno scorso, in una casa di San Gregorio d'Ippona ai danni di due romeni e di un furto in una casa vicina. Sono stati identificati grazie ad un sistema di video sorveglianza
SERRA SAN BRUNO – Città di Rende e Serra si affronteranno per la seconda volta in questa stagione. All’andata, i vibonesi riuscirono ad imporsi con il risultato finale di 4 a 1 grazie alle reti di Carvelli (doppietta), Ciconte e Gregorio De Caria. Da ottobre ad oggi, però, le cose sono cambiate ed anche le ambizioni delle due formazioni sono differenti rispetto ad allora, soprattutto per i cosentini, ottavi con venti punti all’attivo; mentre il quintetto di mister Pisani è in lotta per mantenere la categoria. Ad entrambe, dunque, servono i tre punti: il Città di Rende per mantenere ancora accese le speranze di agguantare i play–off; il Serra, invece, per abbandonare la parte bassa della classifica. I biancorossi cosentini sono reduci dal pari esterno contro il Fabrizio; per i vibonesi, invece, sei punti negli ultimi due turni casalinghi. Nel pomeriggio odierno, intanto, sono stati resi noti i provvedimenti assunti dal giudice sportivo, dopo l’ultimo turno disputato: nelle fila del Città di Rende, non ci sarà Nardi (squalificato per un turno dal G.S.). Mister Pisani, invece, potrà contare su tutti gli uomini a propria disposizione, anche se molti dei giocatori titolari dovranno stare attenti a non ricevere altre ammonizioni, in quanto già diffidati (Francesco De Caria, Gregorio De Caria, Luciano Albano, Angelo Carrera – foto - e Fabio Tino).
In quei giorni un decreto di Ponzio Pilato ordinò che si facesse il censimento di tutta la Calabria. Questo censimento fu fatto quando era governatore della Serra Padre Umile. Andavano tutti a farsi registrare dai rilevatori raccomandati dal Feroce Salatino. Anche l'Attilio Scriba, che proveniva dalla casa e dalla famiglia dei Cefalì, dalla Città di Spinetto e dalla Machinedha, salì in Comune alla Città, chiamata Serra, per farsi registrare insieme con la sua sposa, che era incinta. Ora, mentre si trovavano in quel luogo, si compirono per lei i giorni del parto, tra un bue e un asinello, che mangiavano in una bitumiera alimentata da un Angelo.
Si vidìa di picciridhu ca viniva na cosazza, minava pugna all'impazzata, e lu chiamaru viatu Nazza. Il cielo si aprì in un suono di Campana. Era nato colui che avrebbe lavato i peccati del mondo, che avrebbe curato le malattie: aveva scritto in fronte che la Sanità sarebbe stata il suo forte, specialmente se si fosse parlato di tuonichi, interni ed esterni, buiacchi, mulazzi e mulacchiuni. Ma sempre un grande amico degli amici. Lo disse subito: i vostri amici saranno i miei amici e gli amici degli amici di Don Peppe saranno anche i miei. E disse: siate amici. E in seguito gettò via, dopo averla usata, la Pistola. Ingrato. E il figlio (fora piccatu) dello Scriba nascette. Diede così alla luce il suo primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una camata, perché non c'era posto per loro nell'albergo delle Colonne.
C'erano in quella regione alcuni briganti che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo rizzo si presentò davanti a loro e la gloria di Don Peppe li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l'angelo disse loro: «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi vi è nato nella città di Spinetto un salvatore, che è il Nazzareno. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, che giace in una mangiatoia, perchè ancora non era nato e già aveva fatto chiudere la ginecologia. Non spaventatevi per la luce, sono le sirene...e non cercano voi briganti». E subito apparve con l'angelo una moltitudine delle migliori Famiglie della bassa locride che lodava Don Peppe e diceva: «Gloria a Don Peppe nel più alto dei piani di Siano, e pace in terra agli uomini che egli ama».
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