mini g._plutinoL'arresto di Giuseppe Plutino (foto), 47enne consigliere del Pdl al comune di Reggio Calabria, sta scatenando una nuova bufera sull'amministrazione di Palazzo San Giorgio. Plutino è rimasto coinvolto nell'operazione della Dda scattata stamattina contro la cosca Caridi, ed è stato arrestato insieme ad altre 6 persone tra cui il presunto reggente della cosca, Leo Caridi. Il consigliere comunale, ex assessore all'ambiente, in carica da tre mandati, è accusato di concorso esterno in associazione mafiosa, e secondo gli inquirenti sarebbe stato il punto di riferimento politico delle cosche Caridi-Libri, che lo avrebbero appoggiato elettoralmente nelle comunali del 2011. In seguito all'operazione odierna e alle altre grane giudiziarie che hanno investito palazzo San Giorgio, le parlamentari Doris Lo Moro (Pd) e Angela Napoli (Fli) chiedono con forza l'intervento del Ministero dell'Interno sul comune di Reggio.

"Apprendiamo dalle agenzie - ha dichiarato la Lo Moro - che è in corso un'operazione della Polizia di Stato per l'esecuzione a Reggio Calabria di sette ordinanze di custodia cautelare in carcere contro altrettanti presunti affiliati alla cosca Caridi, con cui si contesta l'associazione per delinquere finalizzata ad estorsione e danneggiamenti. Apprendiamo, in particolare, che tra gli arrestati vi e' Giuseppe Plutino, consigliere comunale di Reggio Calabria del Pdl in carica da tre mandati. Mi chiedo e chiedero' oggi al Ministro dell'Interno, nel corso dell'audizione prevista presso la Commissione Affari Costituzionali della Camera dei Deputati, cos'altro deve succedere perche' si proceda ad una seria verifica di quanto succede a Reggio Calabria''.

Di tenore ancora più deciso è l'intervento della Napoli, componente della Commissione Parlamentare Antimafia: "L’arresto odierno del consigliere comunale Giuseppe Plutino, con l’accusa di concorso esterno in associazione mafiosa, nell’ambito dell’operazione contro la cosca Caridi della ‘ndrangheta reggina - scrive la deputata - credo non possa più esimere il ministro dell’Interno dall’avviare adeguate procedure per lo scioglimento del Consiglio comunale di Reggio Calabria per infiltrazione mafiosa. Già nello scorso mese di novembre 2011 dalle indagini che avevano portato all’operazione 'Sistema' contro alcuni presunti affiliati alla cosca Crucitti della ‘ndrangheta reggina, è emerso che per infiltrarsi nel Comune di Reggio Calabria, il capo della cosca, Santo Crucitti, aveva fatto convogliare i propri voti e quelli dei suoi gregari su Pasquale Morisani, attuale Assessore ai lavori pubblici presso il Comune della Città. Sempre nello stesso mese di novembre 2011 l’operazione 'Astrea' ha evidenziato il controllo della cosca Tegano sulla società mista Multiservizi, società municipalizzata, dove il Comune di Reggio Calabria detiene ben il 51% delle quote, e che fino allo scorso anno ha avuto, quale suo consulente, il commercialista Demetrio Arena, attuale Sindaco di Reggio Calabria. Per non parlare di quanto è fin ora emerso dall’ inchiesta 'Meta', con il coinvolgimento di ex consiglieri comunali, di imprenditori affidatari di incarichi e di assunzioni varie da parte del Comune di Reggio Calabria.
Né credo si possa pensare che quanto si nasconde dietro il suicidio della dirigente comunale Orsola Fallara continui ad essere coperto dalle dichiarazioni 'compiacenti di alcuni indagati'.
Ritengo che la misura sia davvero colma e nessuno possa più continuare ne a chiudere gli occhi ne a coprire, omettendo gli adeguati interventi, su quanto sta accadendo a Reggio Calabria".

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mini arena-scopellitiUn'altra tegola giudiziaria per l'amministrazione comunale reggina guidata da Demetrio Arena (foto): questa mattina, nell'ambito di una operazione contro la cosca Caridi, è stato arrestato, insieme ad altre 6 persone, anche Giuseppe Plutino, 47 anni, consigliere comunale del Pdl, con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Stando a quanto trapela, Plutino sarebbe stato, secondo gli inquirenti, un referente politico della cosca Caridi al comune di Reggio Calabria. L'operazione della Polizia di Stato scattata stamattina riguarda il controllo delle attività estorsive nei quartieri Modena, Ciccarello e San Giorgio Extra, attività che sarebbe stata appannaggio, appunto, dei Caridi , che sarebbero "federati" con la potente cosca dei Libri. Su richiesta della Dda, agli indagati viene contestata l'associazione per delinquere finalizzata ad estorsione e danneggiamenti. Tra i 7 arrestati, oltre a Plutino, c'è anche Leo Caridi, ritenuto dagli inquirenti l'attuale reggente della cosca poichè il boss Nino, fratello di Leo, è in carcere dal 2007. Gli altri 6 arrestati sarebbero, secondo la Dda, presunti affiliati del clan.

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mini terremoto l aquila prefetturaQuattro arresti, questa mattina all'alba, nei confronti di altrettante persone legate al mondo dell'imprenditoria aquilana, accusate di aver operato a vantaggio della cosca reggina Caridi-Zincati-Borghetto, inserita secondo gli inquirenti nel locale di 'ndrangheta dei Libri. L'operazione, denominata "Lypas" (dal nome di una delle aziende coinvolte), vede impegnati gli uomini della Sezione criminalità organizzata della Questura aquilana e i finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria-Gico del capoluogo abbruzzese, che hanno eseguito i provvedimenti di custodia cautelare in carcere, su richiesta della Procura della Repubblica-Direzione distrettuale antimafia, emessi dal Gip Marco Billi nei confronti di B.S., 34 anni di L'Aquila; V.A. di 45 anni, V.M. di 38 anni e I.F. di 58 anni, tutti di Reggio Calabria, accusati di concorso esterno in associazione mafiosa. Le indagini, coordinate dal Procuratore della Repubblica Alfredo Rossigni e dal sostituto procuratore Fabio Picuti, sono durate circa due anni e hanno evidenziato il forte interessamento degli esponenti della cosca reggina ai lavori di ricostruzione degli immobili da parte dei privati, nel cui ambito non e' prevista alcuna procedura a evidenza pubblica nè alcuna certificazione antimafia per l'impresa individuata per l'esecuzione dei lavori.

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