Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Il rapporto annuale dell'Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva ha fatto luce sulle tariffe applicate in tutta Italia per la fornitura di acqua potabile. L’indagine racconta ancora una volta di uno spropositato aumento del costo dell’acqua, che sale – rispetto al 2007 – addirittura del 43% e rispetto al 2012 del 7,4%. Aumenti che in valori assoluti si traducono con una media di costi in bolletta per oltre 330euro a nucleo famigliare.
Su scala regionale l’acqua più “salata” è risultata quella erogata in Toscana con una media di 498 euro. Tutt’altra storia invece per il Molise, la regione dove l’acqua costa meno: 143euro in media. In Calabria si va invece dai 473 euro di Reggio Calabria ai 171 di Cosenza.
Ma in testa alla classifica dell’aumento dei costi registrati nel solo ultimo anno, verosimilmente, primeggia la provincia di Vibo Valentia con una percentuale del 54,7% in più rispetto al 2012. Un dato davvero inspiegabile se si fa riferimento al fatto che la maggior parte dei centri urbani siti nella provincia di Monteleone continuano ad approvvigionarsi di acqua “potabile” dall’impianto idrico dell’Alaco, posto sottosequestro - in seguiti all'inchiesta "Acqua Sporca" condotta dalla Procura di Vibo Valentia - dal maggio del 2012. Se ne desume che al “caro acqua”, quanto meno, corrisponda una qualità non proprio eccellente del liquido erogato.
Secondo il report inoltre, su scala nazionale, rimane ben alta la percentuale di dispersione idrica: al 33%. Con un costo, derivante dall'acqua sprecata, pari a 3,7 miliardi di euro all’anno, «più del valore di una manovra finanziaria». «In Italia in media – si legge ancora nell’elaborato di Cittadinanzattiva - il 33% dell'acqua immessa nelle tubature (per tutti gli usi) va persa». «Problema particolarmente accentuato al sud (42%) e al centro (33%)»; va «meglio per il nord che presenta percentuali di perdite al di sotto della media nazionale (27%)».
SERRA SAN BRUNO - Dopo la grande nevicata di ieri notte, ora su Serra, dal punto di vista delle precipitazioni, sembra essere tornata la calma. In questo momento il cielo è parzialmente nuvoloso e la temperatura è salita sensibilmente. Dalle mappe del modello COSMO-ME, notiamo che sulla nostra cittadina potranno arrivare ulteriori precipitazioni a prevalente carattere nevoso, che sembrano confermate anche dal modello americano ECMWF. In queste ore però, come detto, il tempo pare in relativa quiete, come mostrano anche le immagini satellitari, con una copertura nuvolosa sottile, ma guardando bene l'immagine sullo ionio si intravede un corpo nuvoloso molto più compatto, che nel pomeriggio di oggi potrebbe portare delle ulteriori precipitazioni qualora riuscisse a valicare la nostra barriera naturale (monte Pecoraro). Nei giorni a seguire ci potrebbero essere ulteriori precipitazioni ma con temperature in leggero aumento, per via di un centro di bassa pressione che si potrebbe formare sul mediterraneo centrale, ma è anche possibile che questo possa essere più basso del previsto e quindi possa portare nuove precipitazioni sul nostro territorio, andando a peggiorare la situazione, già drammatica, dei paesi montani vicini come Mongiana, Fabrizia, Cassari e Nardodipace, dove la neve supera il metro e mezzo d'altezza.
Aumenta più del 2% per i calabresi l'addizionale Irpef regionale. Dai 425 euro di addizionale Irpef regionale di prima ai 507 di oggi, per un reddito annuo di 25 mila euro: è il balzo record - scrive il Sole 24Ore - per i contribuenti calabresi. Chi guadagna 10 mila euro passa da un'addizionale di 170 euro del passato ai 203 euro di oggi. Per i redditi di 35 mila da 595 euro che si sborsavano si arriva ai 710,5 mentre per chi ha raggiunge i 50 mila da 850 si passa a 1.015. Per redditi da 100 mila dai 1.700 euro si arriva ai 2.030 di oggi. E non è tutto, poichè sulla base di queste cifre i comuni eserciteranno l'autonomia fiscale a loro volta con aliquote che oscilleranno dal 4 al 6 per mille.
SERRA SAN BRUNO – Ieri in tarda serata la neve ha fatto la sua prima comparsa della stagione nella cittadina della certosa. Dopo una breve grandinata, la pioggia si è trasformata in neve. Al momento non si segnala nessun tipo di disagio a Serra, mentre nei dintorni dei paesi più interni dell'entroterra montano, già nel pomeriggio di ieri si segnalavano mezzi pesanti bloccati dalla neve. Questo potrebbe essere solo l'antipasto di quello che potrebbe accadere domani, per via dell'approfondimento di un centro di bassa pressione tra Calabria e Sicilia, che richiamerà aria fredda da est e aria più calda da sud. Il contrasto tra queste due masse d'aria di diversa origine, darà carburante alle precipitazioni che potranno risultare molto intense, le temperature saranno in lieve aumento ma la neve qui da noi continuerà a scendere copiosa. Per i giorni avvenire temperature in calo e freddo pungente, poi nuovo rialzo delle temperature. In molti sperano che questo sia solo il preludio di un inverno ricco di neve, simile agli inverni che i nostri nonni ci raccontano lasciandoci increduli, essendo noi abituati a piccoli episodi nevosi che oramai diventano sempre più rari.
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno