mini 20140807_225204Nella tarda serata di ieri, i militari del Comando Stazione Carabinieri di Serra San Bruno, coadiuvati da personale dell'aliquota radiomobile di Compagnia, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, Rocco Cosmano, 50enne di Serra, ivi residente in contrada Tavolella s.n.c., per il reato di detenzione abusiva di arma clandestina e ricettazione.

Nel corso di una perquisizione eseguita presso l'abitazione del pensionato - che tra l'altro è già noto alle forze dell'ordine - i militari hanno rinvenuto, occultato all'interno di un tubo in pvc, interrato nel cortile dell'abitazione, un fucile doppietta, calibro 16 a canne mozze con impugnatura modificata, privo di marca e matricola. L'arma è stata posta sotto sequestro, mentre il 50enne, dopo le formalità di rito, è stato condotto presso il carcere di Vibo Valentia, a disposizione della competente autorità giudiziaria. 

 

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mini corpo-forestaleRiceviamo e pubblichiamo:

Mongiana (VV) – Sono state denunciate a piede libero le sei persone trovate ad esercitare abusivamente l’attività di pesca all’interno del Lago Angitola, nei comuni di Maierato e Monterosso Calabro, dichiarato Oasi di protezione dell’avifauna acquatica, inserito nell’elenco delle zone umide riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, ascritto nell’elenco dei Siti d’Importanza Comunitaria, nonché rientrante all’interno del Parco Naturale Regionale delle Serre.

L’attività è stata posta in essere in tre distinte operazioni dagli Agenti dei Comandi Stazione di Polia, di Vallelonga e di Vibo Valentia grazie ai controlli opportunamente messi in atto. Difatti, nonostante le operazioni analoghe svolte in passato, anche recente, questa della pesca all’interno del Lago Angitola sembra essere pratica diffusa tra cittadini stranieri provenienti da paesi dell’est europeo e residenti nelle zone limitrofe.
In occasione di tutte e tre le operazioni, gli operatori hanno sorpreso i colpevoli intenti ad esercitare la pesca con l’ausilio di canne telescopiche fornite di mulinello.

Considerato, pertanto, che tutti i soggetti stavano esercitando la pesca in zona interdetta, tra l’altro senza essere neanche in possesso della licenza di pesca, i Forestali procedevano a porre sotto sequestro le canne da pesca ed il relativo pescato, segnalando gli stessi all’Autorità Giudiziaria competente per violazione alle normative in materia di aree protette.

Il pescato, rinvenuto tutto vivo, veniva rimesso in libertà all’interno delle acque dello stesso Lago Angitola.
Considerata la rilevanza del sito in questione, resta costante l’opera di vigilanza e monitoraggio da parte del Corpo Forestale dello Stato.

CORPO FORESTALE DELLO STATO
COMANDO PROVINCIALE
VIBO VALENTIA 

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Di seguito, la nota stampa diffusa dal comandante provinciale del Corpo forestale dello Stato, Gaetano Lorenzo Lopez

Sette persone deferite all’Autorità Giudiziaria competente per reati perpetrati in violazione alla legge sulle aree protette, sul vincolo paesaggistico nonché sulla normativa urbanistico-edilizia. Questo è il risultato di due distinte operazioni svolte nei giorni addietro dagli agenti del Comando Stazione Forestale di Vallelonga (VV) in territorio del Comune di Maierato (VV). La prima operazione ha consentito di accertare l’esercizio abusivo della pesca in zona protetta. I cinque soggetti di origine bulgara segnalati presso la competente Autorità Giudiziaria per violazione sulla normativa in materia di aree protette, stavano praticando l’attività di pesca, con l’ausilio di canne telescopiche dotate di mulinello, all’interno del Lago Angitola, dichiarato Oasi di protezione della fauna, inserito nell’elenco delle zone umide riconosciute dalla Convenzione di Ramsar, ascritto nell’elenco dei Siti d’Importanza Comunitaria (SIC), nonché rientrante all’interno della perimetrazione del Parco Naturale Regionale delle Serre.

Agli stessi, tra l’altro senza neanche il possesso della licenza di pesca, gli agenti operanti ponevano sotto sequestro le canne da pesca ed il relativo pescato.

Detta operazione si va ad annoverare ai medesimi interventi effettuati in passato grazie alla costante opera di vigilanza e monitoraggio dell’Oasi dell’Angitola da parte del personale del C.F.S..

La seconda operazione, grazie ad una segnalazione pervenuta presso il numero di emergenza ambientale 1515, ha permesso di verificare, in un terreno privato della località Cellaro, la realizzazione ex novo di un tratto di pista avente una lunghezza di circa 80 metri lineari ed una larghezza di 5 metri circa.

Considerato che la creazione della pista era avvenuta entro la fascia di rispetto dei 150 metri dal vicino fiume Angitola in mancanza del relativo parere concernente il vincolo paesaggistico-ambientale, nonché in assenza del permesso afferente la normativa urbanistico-edilizia, gli operatori procedevano a porre sotto sequestro il tratto di strada interessato. Contestualmente i due eredi proprietari del terreno, originari di Monterosso Calabro (VV), venivano deferiti a piede libero presso la competente Autorità Giudiziaria.

 


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