Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Di seguito pubblichiamo il regolamento del concorso letterario bandito dall'associazione "L'Officina: idee per la cultura" di Chiaravalle Centrale (Cz).
Quarta edizione
Concorso letterario “L‘Officina: Idee per la Cultura”
Regolamento
Concorso e sezioni
È indetto il concorso letterario di poesia, quarta edizione, “L‘Officina: Idee per la Cultura”.
Il concorso si articola in due sezioni, tutte a tema libero:
I componimenti devono contenersi, orientativamente, entro i cinquanta versi.
Possono essere presentate al concorso solo composizioni inedite.
Ogni concorrente può presentare un solo componimento, pena l’esclusione del concorso.
La partecipazione al concorso è gratuita.
Modalità d’invio delle opere
Gli elaborati devono essere presentati in sei copie, cinque anonime, la sesta recante anche:
• dati anagrafici (nome, cognome, data di nascita, indirizzo) recapito telefonico ed eventuale indirizzo email;
• titolo componimento e indicazione della sezione di concorso
Il plico, così completato, deve essere inviato tramite posta, al seguente indirizzo: Associazione “L’Officina: Idee per la Cultura”, c/o “Bar del Corso – Via Gregorio Staglianò – 88064 Chiaravalle Centrale (Cz), o consegnato a mano allo stesso indirizzo.
Gli elaborati possono, inoltre, essere inviati per posta elettronica all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.">Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Al messaggio dovranno essere allegati due files, uno con il solo testo della poesia, l'altro con testo e i dati anagrafici su indicati.
Gli elaborati dovranno pervenire all’Associazione entro il 15 luglio 2012.
Commissione giudicatrice e Premi
L'Associazione nominerà un’apposita Commissione giudicatrice alla quale consegnerà, in forma anonima, gli elaborati, per la redazione della classifica.
Il giudizio della Giuria è insindacabile. I lavori presentati non saranno restituiti.
Per ciascuna sezione, agli autori delle migliori composizioni saranno consegnati:
La Commissione e l’Associazione potranno stabilire eventuali menzioni speciali.
I premi consisteranno in targhe o coppe.
L’Associazione “L’Officina: Idee per la Cultura” provvederà a informare i vincitori.
La proclamazione ufficiale dei vincitori e la consegna dei premi avverranno nel corso di una serata speciale che avrà luogo a Chiaravalle Centrale in data da definire.
Il bando integrale del Concorso potrà altresì essere consultato sul sito www.radioiris.it.
Eventuali ulteriori informazioni potranno essere richieste sempre all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Informativa
La partecipazione al concorso comporta: l’autorizzazione al trattamento dei dati personali ai fini dell’espletamento del concorso, (per la restante disciplina si fa rinvio al decreto legislativo n. 196/2003); il consenso, a titolo gratuito, alla lettura dei componimenti durante la manifestazione di premiazione e ad eventuali riprese video e registrazioni radiofoniche della stessa, alla pubblicazione, con il solo vincolo della citazione del nome, in un eventuale antologia curata dalla stessa Associazione, o su portali telematici dei quali l’Associazione riterrà di avvalersi per la diffusione degli esiti del concorso. I diritti rimangono comunque di proprietà dei singoli autori.
I partecipanti si assumono ogni responsabilità relativa alla paternità dell’opera.
Chiaravalle Centrale lì, 21 maggio 2012
Il presidente
Maria Augusta Giorgio
SERRA SAN BRUNO – Leonardo da Vinci potrebbe essere stato l’ispiratore della facciata dell’antica chiesa certosina distrutta dal terremoto del 1783. La sorprendente ipotesi formulata con rigore scientifico dal compianto Silvano Onda, per anni rimasta sotto silenzio, ha trovato conferme importanti che potrebbero accreditarla come scoperta di livello mondiale. Il merito di aver reso pubblica la clamorosa tesi di Onda, storico dell’arte e dell’architettura, serrese d’origine, va alla rivista “Santa Maria del Bosco” diretta da Domenico Calvetta, che con un articolo dell’aprile 2007 mise a segno uno scoop che è stato ripreso dall’Osservatore romano. Il quotidiano del Vaticano ha dato ampio risalto alla scoperta di Onda con un articolo a tutta pagina di Carlo Perdetti, uno dei massimi studiosi leonardiani viventi, direttore degli Studi Vinciani all’Università della California.
Nelle pagine culturali del giornale della Santa sede la ricerca del compianto studioso serrese viene definita di «eccezionale importanza», soprattutto per gli specialisti. Dalla pubblicazione della sorprendente ipotesi sulla rivista di Santa Maria, spiega Pedretti, sono emersi ulteriori indizi «come argomenti probanti di analisi critiche e stilistiche» riguardo all’eventualità che la facciata dell’antica chiesa conventuale sia stata “copiata” da un disegno di Leonardo. La morte di Onda, avvenuta lo scorso anno, ha interrotto un lavoro ambizioso che lo storico dell’arte stava conducendo insieme all’Università di Los Angeles, ma Pedretti è comunque arrivato a sostenere, con una ricostruzione ovviamente meticolosa, la possibile fondatezza della scoperta dell’ispirazione “leonardesca” della monumentale facciata che ancora si può ammirare all’interno dell’attuale monastero bruniano. Approfondendo e rivedendo la teoria secondo cui fu il Palladio, uno dei maggiori architetti del Rinascimento, a progettare la facciata, Pedretti spiega una per una le ragioni scientifiche portate a sua volta da Onda a sostegno della sua ricerca. Ad indurre lo storico dell’arte a ragionare su lesene scanalate e pilastri cinquecenteschi dell’antica chiesa certosina, trovando conferme delle similitudini in uno schizzo di Leonardo (“Studio di chiesa”, 1515, Venezia), è stato però un singolare documento rinvenuto all’interno di un manuale di architettura del Vignola del 1596, che le maestranze serresi utilizzavano come prontuario per le costruzioni di edifici sacri e di cui si servivano anche come diario per annotazioni di vario genere. Dietro un foglio scollato dell’antico manuale (“Regola delli cinque ordini d’architettura”, proprietà Carchidi-Pelaggi di Spinetto Calabro), posto a rinforzo di alcune pagine, Onda trovò scritta la seguente memoria in dialetto serrese: «Mi dissa nu munacu chi prima stava a Roma ca la facciata di lu cummientu fu copiata di nu disegnu di Leonardo da Vinci». Secondo Onda, il disegno di cui si parla in questo frammento potrebbe essere proprio lo schizzo “veneziano” di Leonardo del 1515. «L’impianto costruttivo è identico – sono le parole di Onda riportate dall’Osservatore romano – come pure l’impostazione al di sopra del cornicione dove l’altezza della navata centrale è segnata con una zona saliente, ritmata da quattro lesene sporgenti, mentre lo spazio tra le due lesene centrale è determinato da un alti finestrone al posto del classico rosone, coronato da un frontone. Due grandi volute raccordano, nella facciata l’altezza della navata centrale e quella delle navate laterali». Si tratta, dunque, di una delle tante intuizioni del compianto studioso serrese destinate a lasciare il segno nella storia dell’arte e dell’architettura.
(articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria)
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