mini puntodonna«Intervenire sulla riqualificazione del ruolo della donna da un punto di vista culturale, sociale, economico». E' questo in sintesi l'obiettivo che si prefigge di raggiungere il progetto “Punto Donna”, costituito da un ciclo di seminari sulla creazione e gestione d'impresa, che prenderà il via lunedì prossimo, presso la sede della Comunità Montana a Serra San Bruno. Si tratta di un'iniziativa che nasce da un'approfondita analisi della situazione sociale, culturale ed economica del nostro territorio, nel quale la donna, troppo spesso, viene relegata ad attività marginali che, alla fine, vanno a svantaggio non solo nei confronti della donna stessa, ma anche della famiglia e della società.

Le lezioni saranno tenute da professionisti del settore e saranno concentrate sulla creazione di un'impresa, nonché sulla sua gestione. Lo scopo è anche quello di stimolare i giovani ad essere non solo soggetti in cerca di un impiego, ma artefici anche di opportunità lavorative. Durante i corsi, si alterneranno anche nozioni di comunicazione pubblicitaria multimediale ed esperienze dirette di imprenditori locali.

Il ciclo, quindi, prenderà il via lunedì 1 dicembre, per poi concludersi martedì 9. Sarà riservato principalmente ai paesi che fanno parte della Comunità montana - vale a dire Brognaturo, Capistrano, Fabrizia, Filadelfia, Mongiana, Monterosso Calabro, Nardodipace, Polia, San Nicola da Crissa, Serra San Bruno, Simbario, Spadola e Vallelonga – ma, ovviamente, potranno partecipare anche coloro i quali risiedono in un altro comune. Il corso è gratuito e, per potersi iscrivere, basta collegarsi sul sito internet www.puntodonnaserre.it. Prevista la presenza del prof. Jacques Guenot, già ordinario di Geometria all'Università della Calabria, e del prof. Yaroslav Sergeyev, matematico russo e professore ordinario di Analisi Numerica presso il Dipartimento di Elettronica, Informatica e Sistemistica dell’Università della Calabria.

 

Pubblicato in ATTUALITÀ
mini sagrabuonpescato
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Siamo ben lieti, oggi, di ospitare, nella nostra cittadina, un evento come quello    della sagra del buon pescato. Occasioni come queste, che certamente vedono l'attivo coinvolgimento degli operatori del settore ittico, sono utili e funzionali al nostro territorio. Siamo convinti che tali manifestazioni istituzionalizzate debbano essere  frutto di un lavoro partecipato  fra cittadini, lavoratori ed enti preposti si da far emergere le tanto decantate valorizzazioni del nostro territorio.  Auguriamo, quindi, di ritrovarci presto e tutti insieme, per: 
- la sagra delle bonifiche (ad esempio quella  del Ponte del Varco);
- la sagra dell'acqua pubblica e potabile (un efficiente impianto idrico e che non ci costringa a comprare acqua imbottigliata che aumenta vertiginosamente la quantità di rifiuti nei cassonetti); 
- quella della differenziata porta a porta finalizzata ad un ciclo virtuoso dei rifiuti (Cariati conosce fin troppo ben la drammatica emergenza rifiuti che puntualmente ritorna ogni cambio di stagione);  
-  la sagra dei depuratori recentemente posti sotto sequestro a seguito dell'inchiesta Calipso dalla Procura di Rossano (funzionanti e che restituiscano a cittadini e turisti un mare da vera bandiera blu); 
-  la sagra dei trasporti che siano al passo coi tempi (la statale della morte e i treni da far west sono emblema dell'attuale disastrosa gestione delle politiche in merito ai trasporti e alle infrastrutture);
- quella di un ospedale pubblico che funzioni a regime (il nostro territorio subisce la scelta, del tutto opinabile, da parte del governo regionale che, sulla scorta dei tagli imposti a livello nazionale, ha decretato la morte di tanti ospedali calabresi, come quello di Cariati, in favore di ospedali unici che cozzano con l'attuale sistema della viabilità).
Auspichiamo che sia posta in primo piano la salute dei cittadini e la tutela dei territorio. Richiediamo, pertanto, che la Regione coinvolga attivamente cittadini, associazioni e comitati nella stesura di un piano per la gestione delle acque, nel rispetto della volontà popolare espressasi attraverso il referendum del 2011, che parla chiaramente di un ritorno alla gestione pubblica. Riguardo il ciclo dei rifiuti, speriamo che non si persegua più l'idea di costruire o ampliare impianti d'incenerimento e discariche che altro non fanno che deturpare i nostri territori, minacciare la salute pubblica e sottrarre risorse e lavoro in quanto disconoscono che i rifiuti sono una autentica risorsa economica. I nostri mari, ed è sotto gli occhi di tutti, sono di anno in anno sempre più sporchi e  sottraggono risorse ad importanti settori economici quali pesca e turismo, peculiari caratteristiche del sistema produttivo locale fin troppo spesso marginalizzato. A ciò si aggiunge la minaccia rappresentata dalla Trivellazione dei fondali e dalle esercitazioni militari nel nostro blue sea.  Infine è necessario ricordare che viviamo in una regione dove numerosi sono stati  e sono gli scempi ambientali , pensiamo alla vicenda dell'industria chimica Pertusola, nella vicina Crotone, o ancora alla fabbrica Marlane di Praia. É evidente  come sia necessaria una tutela generale dei nostri territori per poi promuovere  un rinnovamento economico-sociale. Occorre andare al di là della mera immagine dei prodotti, istituzionalizzata dai loghi, a nulla servono momenti di vuota autocelebrazione ante litteram. 
Rivolgiamo un caloroso saluto a tutti i lavoratori del mare perchè un mestiere così duro come questo venga finalmente riconosciuto e valorizzato. Convinti che un pieno sviluppo della società umana si ottenga solo attraverso una società ecologica. 
 
Associazione  Le Lampare
Pubblicato in LO STORTO

 

Giro ditalia_Serra_San_Bruno_-_Ph._Filippo_Rachiele_-_IMG_6573
Riceviamo e pubblichiamo
 
 
Il Giro d'Italia è un evento unico. Un avvenimento non solo sportivo ma anche culturale, didattico e turistico. Un appuntamento storico che appassiona grandi e bambini, uomini e donne. In tutta la penisola la “giornata rosa” è vissuta come una grande festa e chiunque si riversa entusiasta ai bordi della strada per aspettare con trepidazione il passaggio della carovana. Perché il ciclismo è l’unico sport che va dalla gente, ti passa sotto casa riempiendo di emozioni le strade e i paesi, portando fascino ed allegria ovunque. Ma il ciclismo non è solo quello che si vede in tv: il Giro d'Italia, il Tour de France o la Vuelta. Il ciclismo è anche quello amatoriale, fatto del sudore e della passione di amanti delle due ruote che tutti i giorni, con il sole o con la neve, ed entusiasti si preparano alle uscite. Amatori che fanno fulcro sulla loro passione per promuovere tra mille ostacoli ed in ogni modo - con incontri, dibattiti, gare e manifestazioni - il territorio che vivono e che amano. Questo è quello che il gruppo amatoriale "ASD Amici Del Ciclo" fa dal 2009. Unica realtà ciclistica presente a Serra e provincia, regolarmente tesserata e ufficialmente riconosciuta dalla FCI e che vanta nelle proprie fila i due giovani Campioni Regionali 2011 e 2012 nella categoria JMT, sia su strada che a crono. 
Una realtà capace nel tempo di tessere relazioni importanti con associazioni attente alle questioni sociali quali l'AVIS e l'ADMO e di collaborare con altri sodalizi impegnati nel campo della cultura o con enti pubblici ed amministrazioni di varie cittadine del comprensorio. 
In particolare, in cinque anni di attività amatoriale, l’ASD Amici Del Ciclo si è resa promotrice di numerosi eventi, tra i quali ben due edizioni de “Il Giro delle Tre Province", un'edizione di "Onda d'Urto", un'edizione della "Due Giorni delle Serre" con relativi Campionati Regionali e nel novembre 2012 della "Tre Giorni con Pozzovivo", corridore professionista impegnato per l’occasione oltre che in sella sulle strade che il successivo 7 maggio avrebbero condotto il Giro d' Italia a Serra San Bruno, anche e soprattutto nelle scuole cittadine, dove ha potuto parlare a centinaia di studenti di sport e di promozione del territorio. In quest’ultimo caso la tre giorni è stata organizzata insieme al Recidence Lacina e con il patrocinio del Parco Naturale delle Serre, della Regione Calabria e del Comune di Serra San Bruno. L’unico scopo era quello, di instaurare un rapporto di collaborazione, in previsione della venuta del Giro, con questi ed altri enti invitati ufficialmente all’evento con Domenico Pozzovivo. Nell’occasione, in particolar modo, l’amministrazione serrese partecipò con ben due esponenti che si dissero pronti a dare inizio ad una forte cooperazione tra l’ASD Amici del Ciclo ed il Comune di Serra San Bruno, per preparare al meglio i giorni che avrebbero preceduto il Giro. Ma nonostante la piena e ripetuta disponibilità, l'associazione non è stata presa minimamente in considerazione per la promozione e lo svolgimento dell’evento, né tantomeno è stato consegnato alcun pass alla stessa associazione per poter accedere alla zona riservata, come invece è stato fatto a favore di molti soggetti senza alcun titolo o merito socio-sportivo. 
Se l'unica associazione ciclistica presente sul territorio viene esclusa da un importante evento ciclistico, vuol dire che non si dispone di una chiave di lettura adeguata a valutare quali siano le reali risorse umane, sociali, sportive e culturali che operano con solerzia e contro mille difficoltà ogni giorno sul territorio e di conseguenza non si può che constatare una scarsa conoscenza dello stesso territorio. Dispiace che una realtà come la nostra - costituita da cittadini prima ancora che da atleti appassionati di ciclismo 365 giorni all’anno - sia stata posta ai margini, anzi sia stata esclusa dalla promozione di un evento importante come il Giro d’Italia. Dispiace anche e soprattutto che per l' ennesima volta un'amministrazione, evidentemente cieca e sorda, abbia mantenuto questo atteggiamento reticente nei confronti di una realtà fortemente presente da ormai cinque anni nello sport e sul territorio.
 
ASD AMICI DEL CICLO
 
(foto di Filippo Rachiele)

 

Pubblicato in SPORT

mini piattaforma_ecologicaVIBO VALENTIA - Non è nemmeno passato un mese dall’ultima emergenza, che subito ne inizia un’altra della stessa natura. Rifiuti. Tanti, forse troppi. Disseminati in ogni angolo delle città, nauseabondi e pericolosi per l’igiene e la salute pubblica. Una storia talmente atrofizzata che la parola “emergenza” non è nemmeno poi troppo adeguata al caso. Perché questa storia è ormai normalità, specie in provincia di Vibo Valentia, costretta a sentire oltretutto il peso ingombrante dell’ospite scomodo, dovendo per forza di cose conferire oltre i propri confini. E i 50 Comuni del comprensorio vibonese, lamentosi e perennemente in cerca di soluzioni calate dall’alto, stanno ancora a guardare. Guardare e aspettare che qualcuno o qualcosa si muova per ripristinare l’ordinario, senza conseguentemente tentare di correre ai ripari potenziando magari quel servizio virtuoso della differenziata che solo alcuni enti praticano e in maniera per giunta neanche ottimale. Tra l’altro pare non siano bastate nemmeno le dichiarazioni dell’assessore regionale all’Ambiente, Francesco Pugliano, che appena qualche giorno fa ha ammesso la particolare difficoltà di far conferire i rifiuti calabresi nelle discariche autoctone, per spingere i sindaci a dire finalmente “basta” al sistema vecchio e obsoleto, oltre che controproducente, della spazzatura indifferenziata. Così, Gregorio Greco proprietario di una delle due uniche piattaforme ecologiche della provincia, la Gf Ambiente sita in loc. Aeroporto, lancia la sua personale iniziativa: "offrire a tutti i Comuni la gestione gratuita di tutte i rifiuti differenziati". Che in tempo di emergenza suona come una preziosa idea da sposare immediatamente. “L’iniziativa – ha spiegato durante la conferenza stampa di ieri mattina proprio il titolare della piattaforma Greco - che per ora ha una durata sperimentale di 6 mesi ha il duplice scopo di promuovere sia l’attività della GF Ambiente, che di dare un concreto contributo alle amministrazioni locali in questo particolare momento storico, per la corretta gestione del ciclo dei rifiuti, universalmente riconosciuta nella “raccolta differenziata spinta” e unica modalità possibile per portare a soluzione il drammatico problema dei rifiuti”. In realtà, ormai dovrebbe essere noto a tutti il modus operandi del ciclo dei rifiuti indifferenziato che finiscono il loro percorso in delle grosse buche scavate dovunque sia possibile per, prima o poi, saturarsi e creare, fintanto non si individuino nuovi terreni da scavare, l’emergenza. La Calabria, in questo particolare settore, vanta dei primati negativi insieme alla Campania e, non a caso, anche il governatore Giuseppe Scopelliti ha dovuto pagare dazio con sei mesi di reclusione confermati in appello per “omissione in atti di ufficio” in merito alla mancata bonifica della discarica di Longhi-Bovetto nel periodo in cui era Sindaco di Reggio Calabria. Però, c’è da dire che la stessa Calabria ha anche delle eccellenze di cui andare fieri e da cui prendere esempio, come il comune cosentino di Saracena tra i primi in Italia per la percentuale di differenziata raggiunta. Ovviamente, tra gli ultimi del bel Paese rimane Vibo Valentia, che con il suo misero 9,8 per cento (dati Istat aggiornati al 10 luglio 2012) rischia davvero di sommergere, con l’estate alle porte, sotto tonnellate di rifiuti. Ma questa iniziativa può far cambiare il pessimo trend fin qui percorso, sempre che i primi cittadini abbiano giuste orecchie per sentire.

Pubblicato in POLITICA

mini ALIM2355SERRA SAN BRUNO - "Grazie di cuore". Si chiudono con queste parole di Domenico Pozzovivo, corridore dell' ag2r, team francese che parteciperà al Giro d'Italia 2013, i tre giorni che lo hanno visto protagonista nelle Serre grazie all'impegno dell'Asd “amici del ciclo", di Ciclamatoricalabria e dell'hotel Lacina con il patrocinio del Comune di Serra San Bruno, della Regione Calabria e dal Parco Regionale delle Serre Calabre. Evento voluto fortemente dagli organizzatori per promuovere il territorio montano delle Serre ricco di bellezze naturali, storiche e culturali, volendo ricordare a tutti l'importanza di uno sport, il ciclismo, che è l' unico a passare tra la gente. Inizia così l'avvicinamento al Giro con la quarta tappa che il 7 maggio arriverà a Serra San Bruno. La tre giorni con Pozzovivo ha preso il via venerdì scorso con l’arrivo del ciclista, accompagnato da Fabio Provera, che ha ricevuto il benvenuto con una cena offerta dall’hotel Lacina alla quale hanno preso parte le amministrazioni locali.

Nella mattinata di sabato ha incontrato i ragazzi delle scuole superiori e medie di Serra, parlando di ciclismo a 360 gradi e rispondendo alle loro domande. La mattinata si è conclusa con la visita della città di Serra San bruno, che ha molto stupito per la bellezza del luogo. Nel pomeriggio, presso la sala dell'hotel Lacina, si è svolta una conferenza stampa presieduta da Luigi Giordano (presidente degli amici del ciclo), a cui hanno preso parte Pasquale Citrigno (responsabile del settore amatoriale in Calabria) che ha ricordato l' importanza di questo sport in Calabria, Antonio Brando, che ha tenuto una lezione di biomeccanica, e dallo stesso Pozzovivo che ha risposto alle domande dei giornalisti e del pubblico, il tutto coordinato da Fabio Provera.

Domenica in mattinata, accompagnato dagli amici del ciclo, il famoso ciclista ha voluto provare gli ultimi chilometri della quarta tappa del giro d’Italia con arrivo a Serra San Bruno; la tappa più lunga del giro. Ultimi chilometri piuttosto impegnativi perchè tutti in salita: si passa dallo svincolo autostradale delle Serre per salire verso Serra da Soriano, scollinando sul "gpm croce ferrata" per poi scendere fino al paese della certosa. Ottime le impressioni del corridore su questi ultimi chilometri: "Impegnativi – ha commentato Pozzovivo – ma belli anche grazie al paesaggio che li circonda". L' arrivederci ora è al 7 maggio, quando la carovana del Giro arriverà a Serra, sperando che il primo al traguardo serrese sia proprio Domenico…magari vestito di rosa.

Pubblicato in SPORT
Mercoledì, 14 Novembre 2012 17:44

Asd 'Amici del ciclo': un giro con Pozzovivo

mini asd_amici_del_ciclo_un_giro_con_pozzovivoRiceviamo e pubblichiamo:
Pensieri e parole per un bilancio 2012 coi fiocchi proiettato su un 2013 ricco di premesse entusiasmanti in terra transalpina: questi gli ingredienti di un weekend calabrese da gourmet per Domenico Pozzovivo a Brognaturo, due passi da Serra San Bruno, sede d'arrivo della tappa piu' lunga del prossimo Giro d'Italia (244 km.). 
Da venerdi' 16 a domenica 18 novembre, il neoleader dell'Ag2r-La Mondiale sara' la guest star dell'hotel Lacina (www.hotellacina.it), moderna struttura di qualita' adagiata su un paesaggio incontaminato, desiderosa di aprirsi nell'immediato al cicloturismo contando sulla tranquillita' di percorsi misti che dalla mezza montagna dell'incantevole Parco Naturale delle Serre scendono sul bellissimo litorale tirrenico.
Organizzato in sinergia con l'Asd Amici del Ciclo di Serra San Bruno, localita' nobilitata da una certosa quasi millenaria visitata lo scorso anno da Papa Ratzinger, l'evento gode del patrocinio della Regione Calabria.
Il dottor Pozzovivo, brillante economista vincitore quest'anno del Giro del Trentino e poi rivelazione della corsa rosa grazie al colpo gobbo di Lago Laceno e a un solido ottavo posto in classifica finale, incontrera' per la cena del venerdi' all'hotel Lacina il comitato di tappa realizzatore della frazione del Giro del prossimo 7 maggio.
A seguire un sabato suddiviso in due moduli per far conoscere ai giovani il suo messaggio di uomo vincente armonizzatosi con puntiglio tra studi e sport: in mattinata visita alle scuole medie della zona prima della conferenza nella sala convegni del ''Lacina''- inizio h 16,30 - coi babycorridori calabresi: un momento aperto alla stampa, dove con l'ausilio di un biomeccanico e di un tramautologo esperto, saranno forniti altresi' elementi per una corretta preparazione.
Gran finale domenica dalle 9,30 con Domenico faro della pedalata aperta a tutti sui 50 chilometri conclusivi della Policastro-Serra San Bruno con finale in circuito cittadino: un varo gioioso con un testimonial di spessore indiscusso per sviluppare sei mesi di intenso coinvolgimento in rosa a ogni livello.
PROGRAMMA
venerdì 16 novembre 2012
h. 20,00: cena con Domenico Pozzovivo e con le autorità locali
sabato 17 novembre 2012
h. 9,30: incontro con gli studenti dell'IIS "Einaudi" di Serra San Bruno
h. 10,30: incontro con i ragazzi della Scuola Media "Larussa"
h. 11,30: pedalata nei dintorni dell'Hotel Lacina
h. 16,30: conferenza presso Hotel Lacina 
h. 20,00: cena presso Hotel Lacina
domenica 18 novembre 2012
h. 9,30: pedalata finale di circa 50 km (riservato ai soli tesserati)
Per i familiari dei ciclisti e non, l'Hotel Lacina organizza una visita alla certosa e alle chiese di Serra.
Escursione guidata per i bikers intorno al lago Lacina.
Conclusione con un light lunch
Pubblicato in SPORT

mini logo_rdtLa Rete difesa del Territorio "Franco Nisticò" non molla e continua a chiedere la fine del commissariamento dei rifiuti in Calabria. Di seguito la nota del movimento calabrese che da tempo lotta su più fronti per difendere il territorio e le sue risorse. "Il popolo calabrese non è più disposto ad accettare alcun ricatto o speculazione sul proprio territorio: questo è il messaggio chiaro scaturito da un intenso anno di iniziative della RdT, culminato con la grande manifestazione del 12 Novembre a Crotone e proseguito col blocco della SS 106 a Cariati l’11 Dicembre. La parola d’ordine di queste manifestazioni è cristallina: fine del commissariamento all’emergenza rifiuti. Quello che fino a ieri era un porto delle nebbie di cui molti cittadini ignoravano l’esistenza, è diventato noto a tutti i calabresi ed ha suscitato il grido che dalle strade di Crotone è giunto stridente fino a Palazzo Campanella ed ai palazzi romani: "mò basta".

Le voci che si susseguono in questi giorni e la mancata consueta proroga del commissariamento calabrese nel decreto “mille proroghe” sembrano dar ragione a quei calabresi, ma consapevoli degli interessi, anche ‘ndranghetisti, che ruotano intorno alla monnezza, non abbiamo intenzione di mollare la presa. Nei prossimi giorni i calabresi dovranno avere conferma della cancellazione della ridicola istituzione che da 15 anni ha devastato il territorio agendo in deroga alle norme che tutelano la nostra salute, spendendo 1,4 miliardi di soldi nostri e permettendo ad un manipolo di speculatori privati di tenere in pugno il ciclo dei rifiuti regionale. Qualora questo non accadesse, la Rete Difesa del Territorio “Franco Nisticò” tornerà a manifestare per le strade ed a bloccare le discariche, simbolo del fallimento della classe politica calabrese e punti nevralgici del fragile ciclo dei rifiuti, ad un anno dal blocco della discarica di Pianopoli (CZ).

Non abbiamo intenzione di accettare commissariamenti camuffati da fantomatiche fasi di transizione, come già accadde in passato: l’unica via ragionevole è il ritorno della responsabilità agli enti locali, i quali senza alcuna deroga devono realizzare un sistema completamente pubblico che si basi sulla raccolta differenziata spinta porta a porta finalizzata al riciclo e riutilizzo totale. Chi non è in grado di farlo, dal sindaco del piccolo comune alle istituzioni regionali, passando per i presidenti della provincia, si dimettano senza riserve. Il tempo della cuccagna maleodorante che da decenni regna in Calabria è finito".

Pubblicato in POLITICA

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)