mini strade_anasIl 29 ottobre scorso, la sede regionale dell’Anas Spa ha diramato un comunicato stampa per ricordare agli automobilisti calabresi che “dal 15 novembre 2013 fino al 31 marzo 2014 vige l’obbligo di catene a bordo o pneumatici da neve”. Il provvedimento è scattato quindi dalla mezzanotte di oggi e vincola tutti i veicoli a motore che percorreranno i tratti delle stradi statali maggiormente a rischio di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio. Le strade del nostro comprensorio interessate dalla comunicazione sono: la SS182 “Delle Serre Calabre” (tra il km 43 e il km 73 del tratto Sorianello-Chiaravalle); la SS713 “Trasversale delle Serre” (tra il km 6 e il km 8 Ponte Scornari-Vazzano; tra il km 15 e il km 17 Viadotto Marino-Vallelonga; tra il km 18 e il km 27 Monte Cucco-Torre Ruggiero e tra il km 31 e il km 34 nel comune di Chiaravalle), oltreché la SS713dir e 713dirA “Di Serra San Bruno” per tutta la sua estensione. 
 
L’obbligo vincola anche la SS107 “Silana-Crotonese” (Paola-Crotone); la SS108 bis “Silana di Cariati” (Cuturelle-Lorica-Bocca di Piazza); la SS109 e la SS109bis “Della Piccola Sila” (rispettivamente tra il km 68 e il km 83 della Cafarda-Taverna e tra il km 0 ed il km 12 della Cafarda-Pentone); la SS177 “Silana di Rossano” (Camigliatelo-Cropalati); la SS179 e SS179dir “Del Lago Ampollino” (Spineto- Bocca di Piazza e Bivio Spineto-Albi); la SS283 “Delle Terme Luigiane” (tra il km 18 e il km 12 della Fagnano-Guardia Piemontese); la SS481 “Della Valle del Ferro” (tra il km 27 e il 31 della Oriolo-Castroreggio); la SS616 “Di Pedivigliano” (Colosimi-Altilia);  la SS660 “Di Acri”; la SS682 “Jonio-Tirreno” (tra il km 24 e il km 15 della Mammola-Cinquefrondi).
 
Sono quindi ben 56 i territori comunali, sparsi in tutta la Calabria, interessati dal provvedimento: Acri, Albidona, Amendolara, Aprigliano, Argusto, Caccuri, Castroreggio, Celico, Chiaravalle Centrale, Cinquefrondi, Colosimi, Cosenza, Fagnano Castello, Fossato Serralta, Francica, Gerocarne, Longobucco, Luzzi, Mammola, Maranise, Martirano, Melicucco, Motta Santa Lucia, Oriolo, Parenti, Pedivigliano, Pentone, Petrizzi, Polistena, Rende, Rocca Di Neto, Rovito, San Fili, San Gregorio Ippona, San Lorenzo Del Vallo, San Marco Argentano, Serra San Bruno, Simbario, Sorianello, Soriano Calabro, Spadola, Spezzano Albanese, Spezzano Piccolo, Tarsia, Taverna, Torre Di Ruggiero e Vazzano. 
 
L’obbligo sarà ricordato con apposita segnaletica stradale ed avrà validità anche oltre i periodi indicati dall’Anas se le perturbazioni nevose o formazioni di ghiaccio si verificheranno anche oltre il 31 marzo prossimo. Ai trasgressori sarà comminata una multa da 78euro.
Pubblicato in ATTUALITÀ
mini giganti"Salvador era un uomo, vissuto da uomo, morto da uomo, con un fucile in mano". In questo modo i Nomadi di Augusto Daolio ricordavano la figura dello "sfortunato" Salvador Allende, che si vide sottrarre la vita ma soprattutto il sogno de La vía cilena al socialismo sotto il famoso "cielo grigio di piombo" cileno.
 
L'11 settembre è una data storica, ricordata per ovvi motivi, soprattutto per la misteriosa caduta delle Torri Gemelle nel 2001. Ma esiste chi, per fortuna, non si sottopone alla prova del paraocchi e riesce a guardare anche oltre le cose per non essere sempre costretto ad espletare pianto da prefica sotto l'iniezione mediatica.
 
Sempre nel rispetto di tutte le vittime del mondo, l'essere umano che racconta le cose - sola facoltà che lo rende diverso dall'animale - dovrebbe avere la sensibilità di vedersi al centro "del mondo", non di "un mondo", per dare un senso differente alla propria vita.
Se l'11 settembre del 2001 qualcuno cercava di porre un freno ai soprusi e all'egemonia economica degli Stati Uniti o, se gli stessi avevano pianificato, con l'ingordigia dei banchieri, di impietosire il mondo, per il momento non lo sapremo... di sicuro sappiamo che, sempre con lo zampino degli imbellettati a stelle e strisce, l'11 settembre del 1973 si spegneva il sogno di una nazione, il Cile.
Questo per dire che la Storia ha il diritto di essere ricordata, tutta non a singhiozzi, e nel suo piccolo l'associazione politico-culturale "Rinascita per Cinquefrondi" (costola del collettivo Onda Rossa) ha cercato di sensibilizzare la gente con la riuscitissima manifestazione "Rinascita in Festa", una  4 giorni svoltasi dal 3 al 6 settembre scorso nel Parco Matteotti della cittadina di Cinquefrondi,  fatta di fiera, mostre, installazioni, musica, dibattiti politici, giochi per bambini, teatro, dj-set e cucina tipica calabrese.
 
Gli eventi culmine di ogni giornata sono stati gli Effetto Serra martedì 3 settembre, Mimì Sterrantino e gli Accusati mercoledì 4, gli Etnosound giovedì 5 e gli intramontabili Inti-Illimani venerdì 6 settembre a chiusura della manifestazione con la partecipazione dell'associazione culturale "Il Brigante" di Serra San Bruno che si è esibita lungo le vie di Cinquefrondi  col tradizionale ballo dei giganti.
 
Con la loro data cinquefrondese, gli Inti-Illimani  hanno dato via al loro tour italiano partendo proprio dalla Calabria. Prima che gli stessi si esibissero, alle ore 19, i membri di Rinascita hanno avviato un dibattito politico con gli Inti-Illimani, portavoce Jorge Coulón Larrañaga (da sempre nel gruppo anche dopo lo smembramento che ha portato alla formazione degli Inti-Illimani Histórico nel 2004). Jorge Coulón ha raccontato ai presenti la sua esperienza italiana, un'esperienza bellissima ma "costretta" di seguito al golpe cileno dell'11 settembre del 1973. Gli Inti-Illimani, che all'epoca avevano cominciato il loro primo tour europeo, vengono avvisati da un fan il quale poco prima aveva appreso la notizia in Tv: "In Cile si è consumato il colpo di Stato. Pinochet ha preso il potere". Dapprima si pensa ad una cosa da niente, effimera, che morirà sul nascere... rendendosi conto del contrario, gli Inti-Illimani ottengono quindi il diritto di asilo politico rimanendo in Italia dal 1973 al 1988.
 
Non sono mancati nel dibattito i confronti territoriali tra Cile e Italia e la critica al sistema di annientamento della cultura che relega sempre agli ultimi posti l'Istruzione e la Sanità e il ritorno delle destre al potere, anche in Cile. Fenomeni che potranno essere sconfitti solo attraverso una rivoluzione culturale.
Alle ore 22:30 gli Inti-Illimani salgono sul palco, una miriade di persone giunte da tutte le parti della regione per ascoltarli. Eccelsi virtuosismi musicali e tutti i componenti del gruppo che alla fine di ogni pezzo si cambiano gli strumenti con la facilità e naturalezza di una stretta di mano, ad incantare un pubblico fremente di gridare il proprio inno: El pueblo unido jamás será vencido!   
 
Ci avviciniamo dunque all'11 settembre, data indimenticabile per ovvi motivi, come si ricordava sopra... Giustissimo ricordare le vittime del 2001, ma, soprattutto gli italiani e il mondo tutto non possono non ricordare le vittime del 1973 in Cile, quando la nostra nazione dimostrò coraggio offrendo asilo politico agli Intilli-Imani, del tutto ignari di ciò che gli sarebbe potuto accadere se quell'11 settembre si fossero trovati in una qualsiasi altra meta europea. 
 
 
Pubblicato in LO STORTO

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)