simbario entrataLa Pro Loco di Simbario è stata depennata dall’albo delle associazioni turistiche. Il provvedimento, deciso dall’amministrazione provinciale, è stato reso effettivo attraverso una determina sottoscritta dal dirigente del settore Turismo, Giacomo Consoli.

Assieme alla Pro Loco di Simbario, contestualmente, sono state soppresse anche quelle di Zungri, Joppolo e Briatico. La decisione risulta connessa alla «evidente» e duratura inattività gestionale ed amministrativa del sodalizio, considerata, dunque, in totale violazione della normativa vigente in materia, oltreché con quanto previsto espressamente dallo statuto delle stesse associazione. L’inadempienza sarebbe emersa in seguito a dei controlli amministrativi effettuati direttamente dagli uffici della Provincia, nonché da verifiche dirette in merito ad eventuali attività ed iniziative poste in essere dall’associazione simbariana. Ciò confermato dal fatto che proprio al settore Turismo della Provincia di Vibo Valentia, ormai da diverso tempo, non sarebbero giunte alcune comunicazioni da parte dei referenti della Pro Loco, né dai soggetti che avrebbero dovuto rivestire ruoli inerenti alle cariche associative. Nulla, inoltre, risulterebbe comunicato in merito alle eventuali riunioni del Consiglio di amministrazione, del Collegio dei revisori dei conti, delle assemblee ordinarie dei soci.

L’ormai ex Pro Loco di Simbario, costituita come associazione turistica e denominata “Pro Loco Synbaros”, con sede in via Rione Cittanova n.43, era stata dapprima depositata all’Agenzia delle Entrate in data 11 luglio 2011 ed iscritta poi all’Albo delle Pro Loco di Vibo Valentia il successivo 22 luglio. Dopo poco oltre tre anni, quindi, alla luce dell’inattività gestionale ed amministrativa ravvisata dai burocrati provinciali, il sodalizio è stato considerato inattivo e di conseguenza escluso d’ufficio dall’Albo.

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Anche la Calabria ha la sua Biennale e quest’anno, per la prima volta, l’organizzazione dell’evento è realizzata in collaborazione con il MACA (Museo Arte Contemporanea Acri), per la direzione artistica di Silvio Vigliaturo, e rientra nell’ambito del programma MacArtCalabriaProject. Giunta alla sua settima edizione, la Biennale d’Arte Contemporanea Magna Grecia ha luogo nei suggestivi spazi del settecentesco Collegio Sant’Adriano di San Demetrio Corone (Cs). La rassegna, che si tiene da sabato 3 agosto a lunedì 2 settembre 2013, è composta di quattro sezioni, per un totale di oltre sessanta opere. 
 
Una prima sezione, a cura di Silvio Vigliaturo, che si avvale della collaborazione dell’associazione culturale De Arte, raccoglie una collezione di importanti opere (molte di grandi dimensioni) di alcuni degli artisti più noti del XX e del XXI secolo: Arman, Pascal Bazilé, Mauro Benetti, Sandro Chia, Piero Gilardi, Luigi Mainolfi, Mario Merz, Vik Muniz, Ugo Nespolo, Mimmo Paladino, Gianni Piacentino e Michelangelo Pistoletto. «I corridoi e le sale del Collegio Sant’Adriano – spiega Vigliaturo – fanno da cornice a una breve storia, un riassunto, delle tante rivoluzioni artistiche che si sono susseguite dai primi anni Sessanta del Novecento in avanti, trovando il punto di partenza nel Nouveau Realisme e terminando con la Transavanguardia, senza scordare, ovviamente, l’Arte Povera, sia nei suoi membri “ufficiali”, che in quelli più estrosi e meno categorizzabili».
 
La seconda sezione, a cura di Massimo Garofalo e Andrea Rodi, coincide con la nuova tappa del progetto espositivo itinerante Young at Art, attraverso il quale il museo di Acri sta portando avanti la promozione attiva della scena artistica calabrese e, in particolare, dei suoi giovani talenti. Gli artisti, tutti Under 35, che partecipano all’edizione 2013 sono dodici (Anna Capolupo, Maurizio Cariati, Marco Colonna, Salvatore Colloridi, Giuseppe Guerrisi, Giovanni Fava, Salvatore Insana, Giulio Manglaviti, Domenico Mendicino, Mirella Nania, Gregorio Paone e Giusy Pirrotta) e restituiscono una sintesi efficace della vivacità della scena contemporanea calabrese in tutte le sue forme espressive: dalla pittura alla scultura, passando per la video-arte, la fotografia e il collage digitale. I due curatori sono mossi dalla convinzione che «proprio questa diversità sia l’indizio principale della ricchezza della Calabria artistica, che sta finalmente cominciando a credere in se stessa e nelle proprie potenzialità. Dodici giovani talenti per dodici linguaggi nuovi che raccontano della freschezza di un territorio in rinascita». 
 
La terza sezione, intitolata Hand Made, si propone come focus sulle manifestazioni più attuali della scultura contemporanea e presenta una selezione di opere del giovane artista Giovanni Longo, «perfetto rappresentate di una nuova generazione di artisti che hanno metabolizzato la lezione concettuale, concretizzandola in un’idea di arte intesa come “téchne”, come “saper fare”, – spiega Andrea Rodi – che affonda le sue radici nelle origini elleniche della nostra cultura e che, quindi, si addice perfettamente a una Biennale denominata Magna Grecia».
 
La quarta sezione, infine, è composta da un’opera realizzata in ensemble dagli artisti Laura Patacchia e Antonio Gatto, invitati da Maria Credidio, Presidente della Biennale Magna Grecia, che prende parte anch’ella alla sua realizzazione. «L’opera è stata appositamente progettata e realizzata nello spazio del teatrino del Collegio – raccontano gli artisti –, come ipotesi di abitare il linguaggio alla stregua di segno prezioso di una estrema epifania».
 
 
Tutte le informazioni relative all’evento sono reperibili al seguente indirizzo web: biennalemagnagrecia.com o contattando il seguente indirizzo e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
 

Museo Arte Contemporanea Acri

 

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