mini carabieniri_notteI Carabinieri del Reparto Operativo del Comando provinciale di Vibo Valentia hanno eseguito nella notte sei provvedimenti di fermo, emessi dalla DDA di Catanzaro, nei confronti di altrettante persone ritenute contigue alle cosche Bellocco di Rosarno e a quelle dei Lo Bianco e Fiarè, operanti invece nel territorio di Vibo Valentia. L'operazione, denominata “Insomnia”, ha fatto luce su un giro di estorsioni ed usura, reati tra l'altro aggravati dalle modalità mafiose.

La vittima, un commerciante di abbigliamento e oggetti preziosi, dopo aver subito una rapina per quasi mezzo milione di euro, aveva necessità di denaro per poter riavviare l'attività, ricevendo così una serie di prestiti. Gli usurai, però, a garanzia delle somme prestate, si erano fatti consegnare dal commerciante due orologi preziosi, assegni, una partita di gioielli ed anche una scrittura privata che li ponesse al riparo da possibili denunce.

Per ottenere le somme dovute, inoltre, gli usurai avevano anche più volte minacciato ritorsioni nei confronti del commerciante e dei suoi familiari fino a quando, però, la vittima non ha deciso di denunciare tutto ai militari.

Questi i nomi delle persone fermate: Salvatore Furlano, 46 anni, di Vibo Valentia, finito già in manette in passato per usura ed estorsione; Damiano Pardea, 29 anni, di Vibo Valentia; Gaetano Cannatà, 40 anni, di Vibo Valentia; Francesco Cannatà, 38 anni, di Vibo; Giovanni Franzè, 52 anni, di Stefanaconi e Alessandro Marando, 38 anni, di Rosarno.

 

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mattoniNella giornata di ieri gli uomini della Stazione dei Carabinieri di Soriano Calabro, hanno tratto in arresto V.S., 30 anni, residente a Gerocarne. L’uomo - accusato di furto aggravato plurimo e danneggiamento - è stato colto in flagrante dalle forze dell’ordine mentre era alla guida di un furgone nel tratto di strada che conduce da Soriano a Gerocarne. A bordo del mezzo, risultato rubato, sono stati trovati dei mattoni, che lo stesso V.S. avrebbe sottratto da una casetta rurale in costruzione sita in un podere ubicato nella periferia del comune di Gerocarne.

Per impossessarsi dei mattoni l’uomo ha dovuto abbattere una parete della stessa casa, fatto che gli è costato, di conseguenza, anche l’imputazione di danneggiamento. Il mezzo rubato a bordo del quale era stata caricata la refurtiva è risultato di proprietà di un commerciante del luogo.

 

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mini Carabinieri-sorianelloBrutta avventura per un commerciante serrese, B.S., 60enne, che opera nel campo dei mangimi, il quale nel pomeriggio di oggi, è rimasto vittima di una rapina, avvenuta ad Ariola, frazione di Gerocarne. Mentre stava effettuando il giro con il suo furgone, il commerciante sarebbe stato fermato da due persone con il volto coperto e armati di fucile e pistola i quali, a loro volta, hanno fatto prima scendere il 60enne dal furgone, per poi sottrargli circa mille euro in contanti. I carabinieri della stazione di Soriano Calabro, guidati dal maresciallo Barbaro Sciacca, si sono subito messi a lavoro per cercare di risalire agli autori del gesto.

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mini carabinieriTrasportava 18 suini con tutta la documentazione relativa alla provenienza e alla destinazione degli animali, ma tutto ciò non ha convinto i carabinieri della stazione di Maierato che, dopo un esame approfondito, hanno appurato che le autorizzazioni esibite erano completamente false. Così D.N., commerciante delle Serre vibonesi, è stato denunciato a piede libero per falso ideologico commesso da privato in atto pubblico, mentre il bestiame che stava cercando di andare a vendere alle aziende agricole di Maierato è stato posto sotto sequestro. Il commerciante, al momento in cui è stato fermato dai carabinieri ad un posto di blocco, ha esibito un intero fascicolo pieno di carte che certificavano la provenienza degli animali, ma i carabinieri si sono comunque insospettiti e hanno chiesto l'intervento del servizio veterinario dell'Asp di Vibo, scoprendo così che quelli esibiti dall'uomo erano tutti documenti falsi.

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mini adriano_sestoLa Guardia di finanza di Lamezia Terme ha sequestrato beni per un milione e 200mila euro ad un imprenditore del luogo Adriano Sesto, 37 anni, arrestato nel novembre scorso in seguito alla denuncia di un imprenditore di Serra San Bruno, Giuseppe Mariano Iennarella, messo sotto usura. Una denuncia spontanea, la sua, che ha consentito al nucleo di polizia tributaria della Gdf di accertare la presenza di diverse organizzazioni criminali che avvalendosi del vincolo associativo, con minacce ed estorsioni, applicavano alle proprie vittime tassi di interesse che andavano dal 864% al 1503,8% annuo. Ad Adriano Sesto, arrestato nell’operazione “Business cars” e coinvolto anche nell’operazione “Lex Genucia”, sono stati sequestrati tre appartamenti (uno a Sambiase e due a Nocera Terinese), un locale adibito

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Giovedì, 05 Gennaio 2012 15:39

CATANZARO: rapinata una banca in pieno centro

mini BancomatLa sede della Banca Popolare del Mezzogiorno di Catanzaro è stata rapinata nella mattinata di oggi. Un uomo, con il volto coperto, ha fatto irruzione nella filiale in pieno centro e, con in mano un taglierino, si è fatto consegnare il denaro contante dalle casse. Oltre ai mille euro consegnati dal personale della banca, il rapinatore si è impossessato anche di un sacchetto, contenente 15000 euro, che un commerciante cinese stava per depositare. Impadronitosi del ricco bottino l'uomo, assieme ad un complice che faceva da palo all'esterno della banca, si è allontanato a piedi facendo perdere le proprie tracce per le tortuose vie del centro.

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