mini pasquale_2Nei miei occhi chiusi Pasquale è il frastuono degli zoccoli di un cavallo nero e bianco. Un cavallo che passa veloce come il vento. Passa tra gli alberi, sulla strada, entra nelle case, nelle stanze, nelle ossa. Ma anche il tempo passa veloce. Scorre inesorabilmente, vola via portando con se il ricordo di ogni cosa. Rischiando di cancellare quello che non meriterebbe di essere cancellato.

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mini Carabinieri-sorianelloI militari dell'aliquota Radiomobile della Compagnia di Serra San Bruno lo hanno colto poco distante dalla sua abitazione nonostante fosse stato sottoposto da tempo alla misura della sorveglianza speciale con obbligo di dimora. Protagonista della vicenda è Vincenzo Maiolo, 35enne di Acquaro, nei confronti del quale sono dunque scattate le manette.

I carabinieri, ieri, nel giorno del suo compleanno, si sono recati normalmente a casa di Maiolo per un controllo, ma non lo hanno trovato. Il 35enne, rintracciato solo dopo alcune ore, si era allontanato dalla propria abitazione per festeggiare il lieto anniversario. Tratto in arresto, Maiolo ora è in attesa di presentarsi di fronte al giudice.

 

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Martedì, 06 Maggio 2014 14:34

Soriano "festeggia" Filippo

mini filippo_ceravoloSORIANO CALABRO - Non una semplice domenica. Non una giornata come ogni altra. Il 4 maggio, per la comunità sorianese, è una data particolare: quella del compleanno di Filippo Ceravolo, il giovane rimasto vittima in un agguato nell'ottobre del 2012 sulla strada che collega Pizzoni a Soriano. Un ragazzo dal sorriso che tutti stentano a dimenticare.
 
Domenica scorsa, in occasione del suo ventunesimo compleanno, i familiari hanno organizzato una giornata in sua memoria. C'erano proprio tutti nella chiesa di San Martino Vescovo. C'erano i familiari, le autorità, i genitori del serrese Pasquale Andreacchi - barbaramente ucciso da mano ancora ignota -, il mondo della scuola, ma soprattutto tanta, tanta gente comune. Mancava, però, lui. Filippo. Il festeggiato. Che però, rimarrà vivo nel cuore di quanti lo conoscevano.
 
Nonostante il dolore e nonostante la battaglia che papà Martino e mamma Anna stanno portando avanti da quasi due anni, nel giorno più importante per Filippo - quello del suo compleanno - i familiari hanno organizzato una ''festa'' con tutti gli onori. Il dolore, però, è troppo forte. Perchè perdere un figlio ed avere la forza di andare avanti non è da tutti. Martino ed Anna, però, lo stanno facendo. Così come lo stanno facendo le sorelle, Giusy e Maria Teresa.
 
Non ha intenzione di perdonare chi ha ucciso Filippo il papà Martino: «I responsabili - ha detto - devono pagare per quello che hanno fatto. Non abbiamo paura di nessuno. Io li sfido apertamente e affiancherò le forze dell'ordine nell'attività che porteranno avanti».
 
La manifestazione è iniziata con una messa in suffragio celebrata dal parroco di Soriano, don Pino Sergio, e da don Gaetano Currà, il rappresentanza del vescovo, mons. Luigi Renzo. «La morte di un giovane come Filippo - ha detto don Gaetano - deve essere un punto di riferimento per innalzare la nostra voglia di libertà, di dignità e di riscatto. E in questa direzione anche la Chiesa deve fare la sua parte».
 
Al termine della messa, i presenti - a causa delle avverse condizioni meteorologiche - si sono diretti verso il palazzo municipale, dove ci sono stati tutta una serie di interventi. Lia Staropoli, membro dell'esecutivo nazionale del movimento ''Ammazzateci tutti'', ha spiegato i motivi della propria presenza a questo appuntamento: «Abbiamo voluto rispondere a questo grido di aiuto della famiglia Ceravolo - ha detto la Staropoli -. Siamo qui per esortare la comunità e la società civile ad affiancare le forze dell'ordine in questo duro lavoro, affinchè gli assassini di Filippo siano consegnati alla giustizia».
 
Maria Antonietta Napoli, in rappresentanza della famiglia Andreacchi, ha ricordato la storia di Pasquale, ucciso barbaramente alla tenerà età di 18 anni.
 
Anche l'onorevole Angela Napoli, presidente dell'associazione ''Risveglio Ideale'', non ha voluto mancare a questo appuntamento e, per dimostrare tutta la propria vicinanza ai familiari di Filippo, ha consegnato una targa in suo ricordo: «Che il suo sangue sparso produca fiori d'impegno. Alla famiglia Ceravolo, in ricordo di Filippo». 
 
I parenti e gli amici, poi, si sono diretti verso il cimitero di Soriano, per un momento di riflessione e di preghiera. 
 
 
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mini buon_compleanno_filippoQuella di domenica, per Soriano, non sarà una giornata come le altre. Filippo Ceravolo, infatti - il giovane rimasto vittima per errore in un agguato il 25 ottobre 2012 sulla strada che collega Pizzoni a Soriano - avrebbe festeggiato il suo ventunesimo compleanno. E, per l'occasione, i familiari hanno organizzato una giornata interamente dedicata a Filippo. Alle 18 e 30, don Pino Sergio celebrerà una Santa Messa nella chiesa Matrice, dopodiché ci sarà una grande manifestazione in piazza. Al termine, amici e parenti si recheranno presso il cimitero di Soriano per un momento di preghiera e riflessione. 
 
Filippo è una delle tante vittime innocenti di una Calabria martoriata da un male che, in questi anni, ha causato soltanto la morte giovani vite. Era un ragazzo che non aveva nulla a che fare con gli affari della criminalità organizzata o, peggio ancora, con la sanguinosa faida che sta interessando il cerchio attorno a Gerocarne, Soriano e Sorianello. Probabilmente i sicari non lo volevano uccidere. L’obiettivo, infatti, non era Filippo ma chi viaggiava assieme a lui. In poche ore, però, il giovane si spegne all’ospedale ‘Jazzolino’ di Vibo, dietro il dolore straziante dei familiari. 
 
Oltre alle autorità civili e militari, alla manifestazione organizzata in suo ricordo saranno presenti anche il chitarrista Paolo Giovannetti, l'attrice Ami Condovini ed il maestro Daniele Corbi. Prenderanno parte all'iniziativa anche Lia Staropoli, componente dell'esecutivo nazionale del movimento antimafia ''Ammazzateci Tutti'', gli alunni delle scuole di Soriano, i genitori di Pasquale Andreacchi - il diciottenne di Serra San Bruno ucciso brutalmente ed i cui resti furono rinvenuti in un cassonetto dei rifiuti nel dicembre del 2010 - ed il testimone di giustizia, Rocco Mangiardi. 
 
 
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