mini diga-alacoDa ormai diversi giorni l’acqua in alcune zone dell’abitato di Spadola viene distribuita a singhiozzo - pare - per via delle esigue disponibilità nei serbatoi comunali, messi quasi totalmente a secco dalla lunga siccità registratasi in tutto il territorio nelle ultime settimane. “Abbiamo un problema con la quantità d’acqua disponibile – ha spiegato il sindaco Giuseppe Barbara – legato alla lunga siccità che ha caratterizzato questa prima parte della stagione autunnale. Speriamo il disagio possa rientrare celermente”.
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mini monti_bondiÈ proprio vero: la notte porta consiglio. Ma stavolta il consiglio in questione è quello dei Ministri, che dopo una seduta fiume di oltre 7 ore, all’una di notte scioglie il nodo ‘spending review’: il pacchetto dei tagli indiscriminati alla Pubblica amministrazione. E se il rischio paventato per tutta la giornata di mercoledì, di chiudere direttamente su ordine del governo i piccoli ospedali, quelli con meno di 80 posti letto, sembra ormai scampato, non si può dire che la stessa sorte sia toccata alle piccole province. Crotone e Vibo, per quel che riguarda la Calabria, saranno presto abolite.

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mini manifesto_mirko_su_zaffinoDi seguito il testo del manifesto affisso stanotte per le vie di Serra San Bruno:

“La verità la so io la sai tu e tutta la maggioranza”

Vorrebbero saperla anche i cittadini

Egr. sig. sindaco,

Le rivolgiamo la presente, con il rispetto dovuto all’istituzione che rappresenta, al fine di consentirLe di fare pubblicamente chiarezza su quello che, per tutti, è, ormai, diventato il “caso Zaffino”. Dopo le parole pronunciate dal suo ex assessore, nel corso dell’ultimo consiglio comunale, riteniamo Lei debba intervenire. I cittadini hanno il diritto di sapere. Alla luce dei pettegolezzi, delle dicerie e delle illazioni Lei non può continuare ulteriormente a far finta di niente; tanto più che l’assordante silenzio con il quale, Lei e la sua maggioranza, state cercando di coprire l’intera vicenda rischia di assumere i tratti tipici dell’omertà.

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Martedì, 24 Gennaio 2012 21:35

Bloccati gli svincoli vibonesi della A3

mini foto_tirSORIANO CALABRO  - Continua la protesta partita dalla Sicilia, più di una settimana fa, e che ora interessa gran parte dell'Italia. Gli svincoli vibonesi della A3, Serre, Sant’Onofrio e Pizzo Calabro sono stati bloccati da diversi mezzi provenienti sia dalle grosse aziende come la Derenzo, Tassone, Simonetta, Carnovale e Prestanicola, che da “padroncini”, vale a dire autotrasportatori autonomi titolari di un tir. Nonostante la protesta sia grossa al tal punto da mettere in ginocchio la Calabria, gli scioperanti garantiscono l’accesso in autostrada agli autoveicoli, agli autobus di linea del trasporto pubblico e ai mezzi che distribuiscono derrate alimentari di prima necessità e farmaci.

Le richieste degli autotrasportatori aderenti allo sciopero sono molteplici: si va dagli sgravi sui carburanti ed in particolare sul gasolio, alla pari dignità assicurativa rispetto al nord, dove le assicurazioni costano il 30% in meno, passando per le nuove procedure per le attestazioni e i pagamenti delle multe e la rettifica delle sanzioni che non dovrebbero superare le 990 euro, per finire con la diminuzione del costo del bollo. Queste loro esigenze le affidano a giornali e televisioni e di una cosa sono certi «continueremo lo sciopero ad oltranza fino alla mezzanotte di venerdì in attesa che il governo accolga le nostre richieste».

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mini SERRESE_CALCIOSERRA SAN BRUNO – Il nuovo anno si apre così come si era chiuso il vecchio, almeno per la Serrese che continua nel suo caparbio inseguimento alla capolista Santa Caterina. Reduce dal successo esterno, conquistato ai danni dell’Amaroni (3-0 il risultato finale) i ragazzi di Megna sono, ora, attestati a quota trentaquattro, a sole tre lunghezze dalla vetta. L’ultima del girone d’andata è stata sostanzialmente favorevole alle formazioni di vertice, eccezion fatta per il Filadelfia battuto, tra le mura amiche, dal Marina di Nicotera. Grazie al successo di misura conquistato in casa con il Petrizzi, la capolista è, invece, riuscita a mantenere inalterato il vantaggio dalle più immediate inseguitrici. Un vantaggio che potrebbe ridursi nella prossima di campionato qualora la battistrada non riuscisse ad avere ragione di una delle compagini più in forma del girone. Reduce da sette successi consecutivi, il Badolato cercherà, infatti, di sbarrare la strada alla capolista per continuare la rincorsa alla vetta. Con ventinove punti all’attivo, la formazione jonica sa di dover sfruttare al meglio lo scontro diretto per rientrare a pieno titolo tra le squadre con ambizioni di promozione. Ambizioni che albergano, anche, in casa Serrese, dove, non si fa mistero di puntare al salto di categoria. Per farlo i bianco blu dovranno continuare a seguire il cammino intrapreso, a partire dal derby di domenica prossima con il Limbadi. La sfida con la compagine dell’ex Cuiuli si presenta, sulla carta alla portata, tanto più che, ferma a quota dodici, la compagine tirrenica sta lottando per uscire dal pantano della zona retrocessione. Situazione decisamente differente per il Polistena, che, a cinque lunghezze dalla testa della classifica, deve fare i conti con un Marina di Nicotera ritornato al successo dopo tre turni. Nella lotta per i piani alti potrebbe, ancora, rientrare la Zungrese, che, grazie al 4-1 rifilato domenica scorsa alla Nuova Pontegrante, si è portata, con ventisette punti, al quinto posto in graduatoria. Situazione più defilata, invece, per Nicotera, Filogaso e Cessaniti attestate rispettivamente a quota venticinque, ventitre  e diciannove. Tra la pattuglia delle vibonesi, la situazione meno rosea rimane, quindi, quella del Limbadi, impelagato nella lotta per evitare gli spareggi salvezza. Una lotta dura, ma non impossibile, tanto più, che la zona sicurezza dista, allo stato, solamente due punti.

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mini manifestazione_ospedale"Il Comitato Civico pro Serre si mobilita solo ed esclusivamente per il bene del comprensorio e continuerà a farlo finché non raggiungerà il suo obiettivo. Per quel che ci riguarda i copiosi e continui trionfalismi di qualcuno sono solo perle della stessa ridicola collana". Il Comitato che sta lottando da mesi per la difesa dell'ospedale "San Bruno" interviene sulla questione dei 220 milioni di euro sbloccati dal "tavolo Massicci" destinati alla sanità calabrese. "A poco serviranno le premialità sbloccate - si legge ancora in una nota del sodalizio locale - se tali fondi si continueranno ad utilizzare sempre e solo a favore degli stessi territori, come ad esempio quelli del reggino, e se si deciderà di continuare a distribuire accreditamenti e convenzioni per continuare ad “ingrassare” le tasche dei proprietari di laboratori e cliniche private, condannando ulteriormente a morte la sanità pubblica. L’ormai ex Presidio Ospedaliero “San Bruno” e tutti gli altri ospedali di montagna, che sono stati bruscamente tagliati e ridimensionati, beneficeranno dei fondi sbloccati dal Tavolo Massicci? O questi saranno impiegati per i nuovi 280 impiegati (di cui ben 65 a tempo determinato) frutto dell’assorbimento della Fondazione Campanella di Cz e per tutti gli altri sprechi che Scopelliti continua a dispensare? Ed il Vibonese? Per quanto tempo ancora continuerà ad essere il fanalino di coda della nazione con i suoi 1,4 posti letto per mille abitanti?".

"Inoltre - proseguono gli attivisti del Comitato - chi, come il consigliere regionale del Pdl Nazzareno Salerno, dice testualmente che 'l’attuale classe dirigente ha messo in primo piano i reali interessi dei cittadini attuando un progetto in cui sono sempre stati ben chiari sia le situazioni e le necessità del presente sia gli obiettivi di lungo termine', dovrebbe dire una volta per tutte, visto che si parla di obiettivi a lungo termine, che fine ha fatto il tanto sbandierato 'ospedale del futuro' di Serra, un feticcio ormai mitologico su cui in tempi di campagna elettorale lo stesso Salerno costruì convegni e banchetti, illudendo migliaia di cittadini del comprensorio e soprattutto accaparrandosene il voto. La classe dirigente che lui tira in ballo sapeva dell’ospedale del futuro a Serra San Bruno? E se lo sapeva allora, oggi a riguardo come si pronuncia? Quando Scopelliti parla di campanilismi territoriali si riferisce ai cittadini delle Serre che difendono fino alla stregua il proprio ospedale? Ed ancora, soprattutto, quali sono i progetti per il P.O. San Bruno, oggi ridotto ad un pronto soccorso ed un reparto di medicina? Quali saranno dopo il 30 marzo 2012?".

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