Il grave stato di abbandono in cui versa la scuola elementare ‘Nazzareno Carchidi’ del quartiere ‘Spinetto’ – paradossalmente la struttura scolastica più giovane del paese – era già balzato agli onori della cronaca nel dicembre scorso, quando una delegazione di genitori, dopo vane e reiterate proteste, aveva deciso di presentarsi in massa nell’ufficio del Sindaco Bruno Rosi, per spronarlo a prendere finalmente dei provvedimenti sull’ormai annoso problema del cattivo funzionamento del riscaldamento scolastico. Un problema che si ripresenta con cadenza annuale e che aveva esortato molti genitori a lasciare i propri figli a casa, sottraendoli alle lezioni svolte in aule-frigorifero in cui la temperatura interna non superava i 10 gradi. L’iniziale intervento di manutenzione da parte degli operai comunali, non aveva sortito alcun effetto positivo e si era finito per acquistare, seppur tardivamente, una nuova caldaia. Ma i problemi che riguardano la ‘Nazzareno Carchidi’ sembra non siano affatto finiti.
L’aspetto più critico è che le vie a ridosso della scuola non sono dotate di una cartellonistica stradale adeguata a segnalare l’attraversamento pedonale di scolari e né, tanto meno, si registra la presenza di un’Agente Municipale preposto a vigilare l’entrata e l’uscita dei bambini dalla scuola, come invece avviene con cadenza quotidiana all’esterno dell’‘Azaria Tedeschi’ di ‘Terravecchia’. Proprio in riferimento a ciò qualche giorno fa si è rasentata la tragedia, quando un corriere a bordo di un grosso furgone ha rischiato di investire un gruppo di bambini a pochi metri dall’ingresso della scuola. Il ragazzo, mortificato per quello che stava accadendo, richiamato veementemente dai genitori degli stessi bambini, si è scusato ma, allo stesso tempo, ha altrettanto legittimamente ribadito di non essersi accorto di trovarsi nelle vicinanze di una scuola “dove è scritto che qui c’è una scuola?”. Un pericolo fortunatamente scampato che avrebbe potuto sfociare nel dramma, proprio perché le strade attigue all’istituto non presentano alcuna segnalazione stradale.
Inoltre, secondo gli stessi genitori ci sarebbero più interventi urgenti da effettuare sulla struttura scolastica. In primis sarebbe necessario operare un’adeguata manutenzione delle grondaie e del tetto. In particolar modo la copertura dell’edificio era stata pesantemente danneggiata dall’abbondante nevicata del febbraio 2012, così come la pensilina sull’atrio della scuola, praticamente inesistente, che rendeva assai complicato l’ingresso e l’uscita dei bambini nei giorni di forte pioggia.
Altra preoccupazione, sempre connessa allo stato di abbandono della copertura, è la totale assenza dei sistemi di sicurezza ‘fermaneve’, utili a prevenire il pericolo della caduta di cumuli di neve dal tetto (foto). Per fortuna l’inverno sta volgendo al termine, non dovrebbe più nevicare e i bambini della ‘Nazzareno Carchidi’, almeno per quest’anno, non rischiano di vedersi franare sulla testa qualche ‘valanga’ generata dalla neve ammassata sul tetto dell’istituto. Le grondaie invece risultano mozzate a qualche metro da terra, cosa che accelera sensibilmente la formazione di muffa e umidità sulla pareti interne delle aule scolastiche. L’uscio dell’edificio non è protetto da una cancellata, ne consegue che il citofono intercomunicante sia stato completamente devastato dalla mano dei soliti vandali balordi e ad oggi non è ancora stato sostituito. I bagni, a causa della rottura dello scaldino, sono sprovvisti di acqua calda.
foto di Antonio Potrino