mini serrese_biancaIncontro ricco di gol ed emozioni quello andato in scena domenica pomeriggio allo stadio "La Quercia" tra Serrese e Raffaele Nicastro, con i vibonesi già promossi ed i lametini, invece, che sono in lotta per un posto nei playoff. Il primo tempo termina in parità, in virtù del vantaggio iniziale degli ospiti siglato da Conforto poco prima della mezz'ora e al pareggio del solito Crudo, dopo circa dieci minuti. Lo stesso Crudo, poi, realizza la doppietta personale e, al 5' della ripresa, porta in vantaggio la capolista. Intorno al quarto d'ora la Raffaele Nicastro si porta nuovamente in corsa con un calcio di rigore per trasformato da Muraca, ma la Serrese non si arrende e sempre Crudo al ventesimo cala il tris. Il pareggio degli ospiti lo sigla invece Amantea a quindici minuti dal triplice fischio finale. 

 

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mini autobus-ferrovie-della-calabria-300x225SERRA SAN BRUNO - Con l' inizio del nuovo anno scolastico, si pensava che qualcosa potesse cambiare. E invece, più anni passano, e maggiore sembra essere l'entità del problema, se di questo realmente si tratta. Quello dell' affollamento degli autobus delle Ferrovie della Calabria è un inconveniente che, ormai, si ripresenta, puntuale, da più di qualche anno. Eppure, nonostante le lamentele degli studenti, nessuno si è fatto avanti, cercando di risolvere il disservizio. Con il passare dei giorni, la situazione si è aggravata ulteriormente. E alla fine, gli studenti che frequentano gli istituti superiori a Chiaravalle Centrale hanno pensato bene di inscenare una protesta nei pressi di piazza Salvi, a Novalba di Cardinale, bloccando di fatto la corsa e denunciando nel contempo una situazione a tratti inverosimile, ma che non deve sorprendete più di tanto, se consideriamo che, in Calabria, la scarsità di servizi offerti alla popolazione è soltanto uno dei tanti problemi ai quali bisogna venire incontro. Secondo notizie in nostro possesso - ed in base a quanto raccontato da alcuni pendolari - l'autobus può contare di circa quarantasette posti a sedere su un fabbisogno di settantacinque unità. Dalle Ferrovie della Calabria sono arrivate rassicurazioni in tal senso. Almeno così sembra. I vertici della società, infatti, hanno promesso che, a breve, sarà messo a disposizione un altro automezzo. Ad oggi, però - sempre secondo quanto raccontato dagli studenti- del secondo autobus non c'è traccia. Anzi, nei giorni scorsi, il problema si è ripresentato nella sua più totale gravità: autobus sovraffollato e passeggeri costretti a scendere nei pressi di Simbario. Questo, nonostante i ragazzi siano tenuti ugualmente a pagare un servizio che, in realtà, non viene offerto in maniera dignitosa. 

(articolo pubblicato su Calabria Ora)
Pubblicato in ATTUALITÀ
Lunedì, 23 Aprile 2012 18:18

Chi non ha peccato paghi la prima Imu

mini imu-toreFra i tanti scarabocchi ideati da Monti c’è l’Imu, imposta pronipote dell’Ici ma molto più robusta ed odiosa, che grava sulle proprietà immobiliari di tutti i cittadini. Tutti, senza alcuna eccezione. Compresi i più poveri, gli anziani ricoverati negli ospizi (che pagheranno l’Imu come seconda casa) e quelli che ancora per la casa pagano il mutuo (e quindi si troveranno a pagare una tassa su un bene di cui non sono ancora proprietari). Notizia nella notizia è che a pagare l’imposta dovrebbe essere anche Sacra Romana Chiesa. Ma solo per gli immobili a scopo di lucro e non per i luoghi di culto. Da qui il via alle strategie elusive della “Benedetto XVI Spa”.

In men che non si dica è tutto un fiorire di cappelle. In particolare a Roma, dove si sta diffondendo l’innovativo fenomeno delle Chiese aperte. Esatto: aperte. Anche e soprattutto di quelle fino ad ora accessibili ai fedeli solo durante l’orario delle messe. Improvvisamente acquasantiere, navate ed altari sono messi a disposizione, 24ore su 24, dei flash fotografici di frotte di turisti poco devoti e tanto rumorosi. I visitatori entusiasti applaudono la scelta innovativa del Vaticano, ma ne ignorano le ragioni meramente pragmatiche. La genialità della chiesa sta nell’aver trasformato decine di immobili in luogo di culto, semplicemente aprendo le porte al pubblico. Ma la cosa che fa più rabbia è l’artificio ingegnato per esentare le scuole cattoliche dal pagamento dell’Imu: le rette salatissime sarebbero in realtà semplici finanziamenti alla comunità religiosa che manda avanti la scuola. Come se ogni studente facesse una donazione spontanea.

La corsa frenetica dei soldati di Dio a cercare alibi per non pagare le tasse è un insulto alla dignità di tutti gli italiani. Un pugno dritto allo stomaco a quei padri di famiglia che non hanno scorciatoie da battere per sottrarsi a questa scellerata Imu. Non è concepibile che sia proprio un’istituzione spirituale ad elucubrare escamotage utili a bypassare le restrizioni che i cittadini, anche i meno abbienti, invece sono costretti a subire. Ne otteniamo che chi dovrebbe prendersi cura delle anime della gente, si rifiuta di contribuire alle loro necessità per preservare i propri privilegi, mentre i cittadini rimangono costretti ad un grigiore medievale perpetuo, schiacciati dall’avidità di papi, porporati, chiese e cattedrali. Consacrate al culto del Dio denaro. 

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