Martedì, 09 Dicembre 2014 10:53

Vibo, è morto il senatore Antonino Murmura

mini murmuraE' morto nella notte all'ospedale "Jazzolino" di Vibo Valentia, dove era stato ricoverato nel reparto di Rianimazione a seguito di un malore, il senatore Antonino Murmura, storico esponente della Democrazia Cristiana. Aveva da poco compiuto 88 anni. Nato a Vibo il 29 novembre 1926, dopo essersi laureato in Giurisprudenza all'età di 21 anni, Murmura è stato sindaco della città capoluogo nel 1952,consigliere e assessore provinciale nel 1960, per poi essere rieletto nuovamente sindaco nel 1964. Nel 1968, invece, è stato eletto senatore, ricoprendo questo incarico per ben sette legislature. Nel corso della sua carriera, il politico vibonese ha ricoperto anche il ruolo sottosegretario di Stato con il Governo Amato-Ciampi. Murmura è stato, inoltre, tra i primi ad avere contribuito all'istituzione della Provincia di Vibo Valentia. 

 

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pandaincendiataSERRA SAN BRUNO - Intorno alle due della notte scorsa, ignoti hanno dato alle fiamme l'autovettura - una Fiat Panda vecchio modello - di proprietà di G.S., 61enne postino del luogo. La macchina era parcheggiata sul centralissimo corso Umberto I, nel cuore del rione "Spinetto". Secondo una prima ricostruzione, pare che i malviventi abbiano agito forzando la portiera anteriore del mezzo dal lato del conducente. All'interno l'autovettura è andata completamente distrutta. Gli inquirenti hanno prontamente avviato le indagini per cercare di individuare i responsabili.

Si tratta del secondo caso di incendio, nel giro di pochi giorni, a danno di autovetture parcheggiate nella stessa zona. Circa una decina di giorni fa, infatti, si registrò un altro precedente analogo, con le fiamme che, anche in quel caso, divamparono direttamente dall'interno di un'autovettura in sosta in una via adiacente allo stesso Corso Umberto I, sempre in zona "Spinetto". Anche quella volta il proprietario dell'automobile era un postino, ma in tal caso in pensione da diverso tempo.

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proloco mostra_funghiAll’interno della manifestazione “La festa del fungo”, organizzata dalla Pro Loco di Serra San Bruno, la prima giornata è stata dedicata alla raccolta di funghi in quattro diverse località montane: monte Pecoraro, Santa Maria, “Bellu-Angilaru” e Rosarella. I micologi lametini Gennaro Di Cello e Vincenzo Curcio, con l’aiuto di Tommaso Daffinà e del naturalista serrese Giuseppe Pisani, hanno coordinato i quattro diversi gruppi predisposti per la raccolta dei funghi. I partecipanti alla raccolta hanno selezionato circa 120 specie, utili ad organizzare la mostra – ancora in corso – allestita all’interno di Palazzo Chimirri. I funghi raccolti sono stati catalogati in base al loro grado di tossicità.

Nel pomeriggio di ieri, i micologi Di Cello e Curcio, hanno tenuto un seminario durante la mostra, descrivendo ai presenti la composizione delle spore del fungo anche grazie ad una analisi fatta al microscopio. L’inziativa, per l’entusiasmo degli organizzatori, ha fatto registrare un alto numero di visitatori giunti nella cittadina della Certosa da più parti della Calabria.

Di Cello, ha invitato i partecipanti ad essere cauti nella scelta dei funghi e a non utilizzare metodi non scientifici per determinarne la commestibilità. «Molte volte – ha spiegato il micologo – si usa impropriamente bollire i funghi con l’aglio per capire se lo stesso è commestibile o meno. Da questo esperimento poco affidabile, ne viene fuori che se il fungo diventa nero non è commestibile, se invece il colore non muta lo è. Affidarsi a questo esperimento potrebbe essere rischioso, dato che, come tutti sanno, esistono in natura funghi, che per il loro alto grado di tossicità, possono essere mortali».

Oltre al fattore commestibilità, Di Cello ha anche spiegato quanto il fungo sia importante per il bosco. Le varie specie, a seconda di come traggono il nutrimento, si dividono in simbionti, parassiti e saprofiti: i primi (il porcino ad esempio) vivono in simbiosi con la pianta, per questo non sono coltivabili. I parassiti (chiodini) colpiscono la pianta ma solo nelle parti ammalate della stessa. I saprofiti (lingua di bue), comunemente conosciuti come gli spazzini del bosco, vivono al di sopra della pianta morta, trasformando la sostanza organica in elementi più semplici, utilissimi alla sopravvivenza del bosco. «I funghi – ha detto in conclusione Di Cello – sono il simbolo di un bosco rigoglioso. La mancanza degli stessi, sono sintomo di un terreno povero e debilitato».

La tre giorni proseguirà oggi con la vera e propria Festa del Fungo, caratterizzata dalla presenza di stand lungo Corso Umberto e del “Sentiero dell’artigiano” realizzato nel cuore del centro storico, dove sono stati allestiti diversi locali per ricalcare gli ambienti delle vecchie botteghe artigianali. Sempre nella giornata di oggi, sia a pranzo che a cena, sarà possibile gustare, in tutti i ristoranti che hanno aderito all’iniziativa, menù completi a base di funghi al prezzo eccezionale di soli 15euro. In questo momento è anche in corso la mostra “Tra lumi e scuru” promossa, nell’ambito della stessa tre giorni, dall’Associazione Culturale Il Brigante. 

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mini polizia-di-statoGli agenti del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno, guidati dal dirigente Antonio De Tommaso, hanno tratto in arresto Walter Loielo, 20enne di Gerocarne, con l'accusa di detenzione abusiva di arma da fuoco, cartucce e coltelli. Nel corso di una normale perquisizione presso l'abitazione del giovane, è stata rinvenuta una pistola Beretta calibro 7,65 pronta all'uso, numerose cartucce, due ricetrasmittenti ed un passamontagna. Il tutto sarebbe servito per il compimento di un agguato. Espletate le formalità di rito, Loielo è stato tradotto nel carcere di Vibo Valentia, dove rimarrà a disposizione della magistratura. In base a quanto accertato dagli inquirenti, l'uomo apparterrebbe all'omonima famiglia coinvolta nella guerra di mafia contro il clan degli Emanuele, che sta insanguinando il territorio delle Serre vibonesi. Il fratello Cristian, inoltre, sta scontando una pena in carcere nell’ambito dell’operazione “Gringia”, scattata nel 2012 per far luce, da un lato, sulla faida fra i Patania di Stefanaconi e le consorterie di Piscopio e, dall’altro, sulla guerra che ha ha opposto gli stessi Patania ad altri clan rivali di Stefanaconi, legati al gruppo dei Bartolotta. Walter Loielo è anche cugino di Valerio, ferito nel luglio scorso di un agguato scattato tra Sorianello e Soriano, e di Rinaldo Loielo, arrestato l’anno scorso a Gioia Tauro perché trovato in possesso, dopo la perquisizione della sua autovettura, di una bomba che doveva essere utilizzate nel corso della faida per colpire i piscopisani.

 

 

 

 

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mini mariacaponeSERRA SAN BRUNO - Ha riscosso grande successo l'iniziativa tenutasi sabato scorso a palazzo Chimirri e organizzata dalla giovanissima Maria Capone, dal titolo "The style in show". Nel corso della serata, sette coppie hanno calcato la passerella allestita all'interno del salone, con la presentazione di abiti casual ed eleganti. Ospite d'eccezione Danilo Iadanza, uno dei maggiori esponenti della Not Only Fashion, agenzia di moda che lavora sia a livello nazionale che internazionale. Iadanza, nel corso della sua carriera, ha sfilato anche a Milano per Armani, una delle più celebri case di moda italiane. La 18enne serrese, invece, d'ora in avanti avrà l'onore di lavorare proprio con Iadanza, assumendo il ruolo di assistente-coordinatrice di ben 20 tappe che si terranno tra Calabria e Sicilia. Durante l'iniziativa, ci sono stati anche intermezzi musicali da parte del rapper reggino Pekalove, finalista del celebre programma Italia's Got Talent e dei body builder "Karate Club". "Ci possiamo ritenere soddisfatti - ha detto Maria Capone - visto e considerato anche che l'evento è stato organizzato in soli cinque giorni. L'iniziativa ha rappresentato anche un momento di aggregazione per quanti hanno collaborato con me nella riuscita della serata".

 

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giganti raccoNella serata di domani sfileranno lungo Corso Umberto I, a Serra San Bruno, i celebri “Giganti” ad annunciare l’inizio della consueta “Festa della Capra”, la serata di chiusura della stagione estiva “Cu resta la cunta 2014”, realizzata dall’Associazione Culturale Il Brigante.

La “Festa della Capra”, come ogni anno, arriva dunque a conclusione di un fitto calendario di eventi allestito dal sodalizio serrese per tutto il corso dell’estate. Per l’occasione, oltre al gioioso ballo di Mata e Grifone, seguiti dal frastuono della “Banda Pilusa”, la festa sarà allietata soprattutto dallo spettacolo teatrale inscenato del cantastorie Nino Racco. L’autore, che da oltre quindici anni, si occupa del recupero e della riproposizione della classica figura cantastoriale, si esibirà in un'evoluzione di carattere teatrale e, parallelamente, “storiografica” ripartendo, appunto, da dove i vecchi cantastorie della celebre scuola siciliana l'avevano lasciata.

Lo spettacolo è un montaggio improvviso, deciso volta per volta, a seconda del contesto e dell’occasione, nel quale Nino Racco mette assieme stralci brevi o lunghi del suo tradizionale repertorio (la storia di Salvatore Giuliano; La Baronessa di Carini; Cola Pesce; la Canzone del Pesce Spada di Modugno, ecc.) per passare poi a “cantastoriate” più attuali che toccano temi quali i sequestri di persona in Calabria (Bubalina) e finanche il suicidio del poeta e cantante Luigi Tenco.

A conclusione della serata l’imprescindibile riffa, con l’estrazione in piazza.

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mini filippo_ceravolo_2SORIANO CALABRO – Gli anni passano. Il tempo scorre inesorabile, ma Martino Ceravolo – papà di Filippo, il giovane ucciso per errore la sera del 25 ottobre 2012 sulla strada che collega Pizzoni a Soriano – non ha assolutamente alcuna intenzione di mollare. Vuole che la giustizia faccia il proprio corso e che, soprattutto, sia dia un nome e un cognome agli assassini di suo figlio. “Noi – ha affermato Martino – andiamo avanti lo stesso con sacrifici e nel dolore, ma senza il nostro Filippo non sarà più come prima. Assieme alle forze dell’ordine porteremo avanti la missione di trovare i responsabili dell’omicidio e sono sicuro che presto ci saranno dei risvolti. Lo abbiamo ripetuto tante volte e lo ha detto anche Papa Francesco nel corso della sua visita in Calabria: i mafiosi si devono convertire. I clan delle Serre pagheranno per l’omicidio di mio figlio. Come fanno questi signori a vivere sapendo di aver ucciso un giovane innocente? Come si sentirebbe un padre o una madre, sapendo che il proprio figlio è rimasto vittima in un agguato di mafia? Non è più possibile tollerare questa situazione”.

Martino Ceravolo, dunque, torna a farsi sentire, dopo la protesta organizzata circa un mese fa davanti alla Prefettura di Vibo, quando il papà del diciottenne ucciso per errore si era incatenato, portando con sé anche una tanica di benzina, per protestare contro l’inerzia del giustizia. Dal capo dell’Utg, Giovanni Bruno, in quella occasione erano inoltre giunte rassicurazioni sul fatto che presto ci sarebbero state importanti novità sul caso. Ad oggi, però, Martino è ancora in attesa di conoscere e di guardare in faccia chi, quella sera, ha avuto il coraggio di uccidere Filippo, uno dei tanti figli innocenti di questa terra. 

 

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roin2014Dopo il successo della scorsa edizione, torna anche quest'estate a San Nicola da Crissa, questa sera in piazza Marconi a partire dalle ore 22, l'appuntamento con il RockInside Night. La manifestazione mantiene uno spirito divulgativo nei confronti di un genere musicale vario e sfaccettato, proponendosi anche come una vetrina importante per i diversi gruppi rock, più o meno affermati, nati e operanti nel nostro territorio.

Tre saranno le band che si avvicenderanno nel corso dell’evento. I primi a calcare il palco di piazza Marconi saranno i “Deep Impact”, band catanzarese di lungo corso il cui repertorio consiste in cover di gruppi storici del rock internazionale tra i quali i Led Zeppelin, i Deep Purple e i Jethro Tull; in seguito sarà il turno dei “Chilly Willy”, tribute band dei Red Hot Chili Peppers ed, infine, i “Midsummer Session”, band di casa, che proporrà una scaletta di brani rock anni ‘70-‘80.

Anche quest'anno quindi varietà e polimorfismo a San Nicola da Crissa, nel nome di quella grande e sfrenata passione che è la musica rock.

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mini furto_energiaSORIANO CALABRO - Nella giornata di ieri, i militari della dipendente Stazione Carabinieri, nel corso di un predisposto servizio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati contro il patrimonio, hanno tratto in arresto in flagranza di reato Elisa De Masi, nata a Soriano Calabro (VV) il 21.10.1985, ivi residente in via Giardinieri, nubile, commerciante, poiché responsabile del reato di furto aggravato di energia elettrica. Nel corso del controllo, i militari operanti - coadiuvati da personale della società Enel, a seguito di perquisizione presso l’attività commerciale della predetta - hanno accertato che la stessa aveva manomesso il proprio contatore, collegandosi abusivamente alla linea elettrica, per alimentare la propria attività di autolavaggio, nonché la propria privata abitazione.
 
Nel medesimo contesto, venivano altresì deferiti a piede libero D. M. V., nato Sorianello (VV) il 04.05.1954 operaio; G. A. M., nata Soriano Calabro (VV) il 26.11.1960 casalinga; D. M. G., nato Vibo Valentia (VV) il 21.04.1982 operaio, sorvegliato speciale di p.s.; A. M. R. nata Soriano Calabro (VV) il 02.01.1990 casalinga; M. V. I, nato Romania il 22.03.1979 operaio e M. A. E., nata Romania il 21.12.1984 casalinga. Tutti soggetti beneficiari, a vario titolo, del provento del reato.
 
L’arrestata, espletate le formalità di rito, veniva tradotta presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, così come disposto dall’autorità giudiziaria. Arresto che, successivamente, è stato convalidato in sede di giudizio per direttissima. 
 
 
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mini SOCCORSIC’è stato bisogno dell’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Serra San Bruno, che dalla tarda mattinata di oggi, sono stati impegnati nelle operazioni di estrazione della salma di G.M., 77 anni, pensionato del luogo, ritrovato deceduto nella propria abitazione.

A dare l’allarme sarebbe stato un vicino di casa che, solito fare visita all’uomo, si era preoccupato proprio perché non lo aveva più incontrato dal pomeriggio di sabato scorso. Il decesso sarebbe dovuto ad un arresto cardiocircolatorio, presumibilmente, antecedente alle 24 ore scorse.

L’uomo, che in passato aveva accusato già disturbi cardiaci, da anni abitava da solo in una via adiacente al centralissimo Corso Umberto I, nel cuore del rione Terravecchia. Per estrarre la salma i Vigili accorsi sul posto, hanno dovuto segare la ringhiera del balcone sito al primo piano dell’abitazione. Sul posto sono intervenuti anche i militari della locale Compagnia dei Carabinieri e gli agenti del Commissariato di Polizia di Stato.

 

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