Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
È un quadro intermittente quello offerto oggi su tutto il territorio provinciale dall’Asp di Vibo Valentia a tutela dei pazienti nefropatici, dializzati e trapiantati. Con note positive che fanno sperare in un pronto miglioramento del servizio prestato, ed altre, invece, profondamente negative, che di contro inducono a pensare che, in alcuni punti della provincia, come per l’ospedale “San Bruno”, le criticità lamentate da anni saranno destinate a restare tali per ancora molto tempo.
Pasquale Scarmozzino, presidente Aned Calabria – l’associazione nazionale dializzati e trapiantati – ha infatti espresso soddisfazione per i buoni passi in avanti programmatici a favore dei centro dialisi dell’ospedale civile “Jazzolino” di Vibo Valentia e di quello di Soriano Calabro, ma allo stesso tempo si è detto preoccupato per le condizioni del presidio serrese.
Una nota di encomio, dunque, a parere di Scarmozzino, per la critica sanità provinciale, almeno per quel che riguarda, in particolare, il servizio offerto a Vibo ai dializzati, in quanto nel progetto per la costruzione del nuovo presidio sanitario sarebbe stata «prevista la costruzione di una rampa per consentire ad ambulanze e autodializzati l’accesso diretto ed il posteggio nell’immediatezza della sala progettata a piano rialzato». Analoga soddisfazione è stata espressa per gli interventi previsti per il centro di Soriano Calabro, mentre, di contro, lo stesso Scarmozzino, ha evidenziato come in realtà sussistano gravi disagi nel reparto dialisi afferente al presidio sanitario di Serra San Bruno, l’unico a favore del quale, neanche a lungo termine, sono previsti adeguamenti ed interventi opportuni vista le numerose criticità rilevate nelle strutture. «La ristrutturazione ed il trasferimento di piano del centro dialisi di Serra San Bruno deve attendere per mancanza di fondi regionali, a causa dell’insensibilità della politica regionale, in cui riveliamo – aggiunge Scarmozzino – la presenza dell’assessore serrese Nazzareno Salerno, con noi sempre silente».
Giudizio di tutt’altro tipo viene espresso invece, sempre dal presidente Aned, per il programma “dialisi vacanza”, deliberato ed organizzato dall’azienda sanitaria provinciale proprio su sollecito della stessa associazione. Infatti, l’Asp Vibonese sarebbe stata, secondo Scarmozzino, l’unica a destinare in bilancio la somma di 50mila euro per permettere, di fatto, l’esecuzione di 500 sedute dialitiche a vantaggio dei dializzati in vacanza nel Vibonese, provenienti da altre regioni d’Italia. Un provvedimento che ha chiaramente portato anche ad un giovamento in termini economici e di immagine per il turismo sul territorio provinciale. Una buona esperienza da ripetere sicuramente per l’estate prossima.
Per avere maggiori chiarimenti in merito all'ormai imminente costruzione di una centrale a biomassa si è costituito a Mongiana, alcuni giorni fa, un sodalizio apartico, spontaneo, denominato Comitato Civico “Mongiana Salute”. Gli attivisti del neo movimento della cittadina delle Reali Ferriere, proprio per approfondire la questione, hanno indirizzato una lettera aperta all’attenzione del neo sindaco, Bruno Iorfida; al Procuratore di Vibo Valentia, Giovanni Bruno; al comandante della Compagnia dei Carabinieri e al dirigente del Commissariato di Polizia di Serra San Bruno e al comandante del Corpo Forestale dello Stato della sede di Vibo Valentia.
Attraverso la missiva il comitato spontaneo intende, anzitutto, informare ufficialmente le autorità «di una situazione grave e paradossale» che – a dire dei membri del sodalizio civico - «la gestione commissariale ha lasciato in eredità alla neonata amministrazione».
«Nel cuore di una cittadina che ha come suo unico valore l’ambiente, il verde, i boschi, una perla dove l’archeologia industriale lascia ancora intravedere la storia d’Italia, decisasi per molti versi anche in questi boschi – si legge ancora nella lettera - non si punta all’agro alimentare, che sarebbe il preludio del turismo, di uno sviluppo sostenibile, ma si punta alla produzione d’energia. Ben venga, se questa deve essere d’aiuto alla collettività, ma non a discapito anzitutto delle leggi, ma soprattutto della salute e della qualità della vita della nostra comunità».
Ci si riferisce, dunque, alla costruzione di un impianto di produzione d’energia a biomassa che dovrebbe sorgere in stretta vicinanza alla zona urbana, «a ridosso delle case» e che «la precedente e scellerata amministrazione ha concesso di far fare senza il benché minimo rispetto delle leggi vigenti in materia». Infatti, proprio perchè la Calabria non ha alcuna legislazione in merito alla costruzione ed ubicazione delle centrali a biomassa, rifacendosi quindi alla legislazione nazionale, la distanza minima dal centro abitato rispetto alla centrale dovrebbe essere di non meno di tremila metri in linea d’aria. A Mongiana, invece, i metri tra la centrale di prossima creazione e le prime abitazioni, secondo quanto riferito dal Comitato, sarebbe di soli cinquanta metri.
Il tutto sarebbe stato deciso, dunque, già da diversi anni, senza tra l’altro che fosse stata regolarmente informata la cittadinanza: «Esiste in Italia dal 30 Ottobre 2001 una convenzione sull’accesso alle informazioni, la partecipazione alle decisioni in materia ambientale da parte della cittadinanza, nota come Aarhus, (ratificata con la legge n. 108 del 16 marzo 2001)» spiega ancora la lettera indirizzata al sindaco.
«Non permetteremo mai che la nostra terra, che il lavoro di anni e anni di tante persone venga imbruttito e danneggiato da un mostro che divora bosco, ossigeno e silenzio. Hanno contezza coloro che hanno stabilito nelle segrete stanze e contra legem di creare questo inceneritore (perché nella buona sostanza di questo si tratta) di quanti e quali siano i danni creati dalle polveri sottili?» chiedono gli attivisti del Comitato, pronti dunque a lottare a tutela del proprio territorio.
Nella giornata di ieri gli uomini della Stazione dei Carabinieri di Soriano Calabro, hanno tratto in arresto V.S., 30 anni, residente a Gerocarne. L’uomo - accusato di furto aggravato plurimo e danneggiamento - è stato colto in flagrante dalle forze dell’ordine mentre era alla guida di un furgone nel tratto di strada che conduce da Soriano a Gerocarne. A bordo del mezzo, risultato rubato, sono stati trovati dei mattoni, che lo stesso V.S. avrebbe sottratto da una casetta rurale in costruzione sita in un podere ubicato nella periferia del comune di Gerocarne.
Per impossessarsi dei mattoni l’uomo ha dovuto abbattere una parete della stessa casa, fatto che gli è costato, di conseguenza, anche l’imputazione di danneggiamento. Il mezzo rubato a bordo del quale era stata caricata la refurtiva è risultato di proprietà di un commerciante del luogo.
Sarà senza dubbio gremita la Chiesa dell’Assunta in Cielo di Terravecchia questo pomeriggio alle 15, quando la cittadinanza porgerà l’ultimo mesto saluto al maestro Leonardo Tassone, storico costruttore e suonatore di zampogna “a chiave”, la regina delle Serre calabre. Leonardo si è spento a 74 anni, alle prime luci dell’alba di ieri, arrendendosi, ormai sfinito, al feroce male che lo ha divorato lentamente in quasi tre anni di malattia. Una malattia che aveva affrontato comunque con signorile lucidità, sempre pronto a vivere la quotidianità con la sua nota, disarmante spensieratezza.
L'Anas comunica che e' stata aperta al transito la nuova carreggiata dal km 5,800 al km 6,500 della strada statale 182 "Trasversale delle Serre", in localita' Monte Costantino, a cavallo tra le province di Vibo Valentia e Catanzaro. "La nuova strada statale 182 "Trasversale delle Serre" - ha affermato l'Amministratore unico dell'Anas Pietro Ciucci - potenziando in modo significativo il sistema stradale regionale calabrese, riveste particolare importanza non solo per i cittadini della Calabria ma anche per l'intero mezzogiorno". L'apertura odierna si e' resa possibile a seguito dell'ultimazione dei lavori di costruzione della galleria naturale "Monte Costantino" della lunghezza complessiva di 250 metri e consente di dare continuita' agli interventi in corso di costruzione della nuova sede della Trasversale delle Serre che, infatti, risultera' completamente percorribile dal km 0 (in prossimita' della localita' Montecucco del comune di Simbario - provincia di Vibo Valentia) al km 9,580 (svincolo di Torre di Ruggiero - provincia di Catanzaro).
Rimane in panne, infangata fra verità supposte e bed & breakfast fantasma, la macchina amministrativa serrese targata PdL. In barba a quel tanto ostentato slogan pre-elettorale, “Un dovere morale: voltare pagina!”, che nel maggio scorso campeggiò deciso in ogni dove. Sui manifesti, sui muri, perfino su un paio di gigantografie mobili che per un mese tranciarono in lungo ed in largo le vie del paese. Per Terravecchia, a Spinetto, nelle piazze, sul lungo fiume, sui palchi alle spalle di oratori e cabarettisti.
Qualcuno pensò “il circo è arrivato in città”. Altri, circa 1.800 persone invece ci credettero, ed armati di buone illusioni regalarono il consenso proprio a quei paladini che raccontavano di avere in tasca la ricetta utile alla diffusione di quell’etereo “dovere morale”.
Neanche il tempo di soffiare sulla prima candelina e tutto è cambiato. Anzi quella moralità non è mai esistita. Spazzata via a colpi di esposti ed inchieste.
Le guance della maggioranza serrese si colorarono di rosso già nei mesi scorsi, quando un ambiguo rimpasto di giunta fece fuori Zaffino, l’ex assessore spodestato per motivi ancora del tutto ignoti alla cittadinanza, ma non alla questura. Poi il caso della targa smarrita, quella con su impresso “Qui la 'ndrangheta non entra”, da inchiodare all’uscio del palazzo municipale e che ancora oggi tarda a raggiungere Serra. Ultimo il caso del presidente del Consiglio De Raffele finito, per una strana fattura, nella lista dei 63 indagati dell’Operazione Resort, della Guardia di Finanza, su un giro di 1,3 mln finanziati per la costruzione di strutture di ricezione turistica e spesi in ville private e regali matrimoniali.
Troppe incognite. I programmi politici saltano e l’attività amministrativa ristagna. A pagarne le spese sembra sia il sindaco, ormai additato da tutti come unico responsabile di quest’annata amministrativa che di amministrativo ha avuto davvero poco. Forse nulla, al di là di un paio di aiuole date in adozione a qualche commerciante.
Si va verso un epilogo già scritto. A tempo dovuto il PdL scaricherà Rosi, valvola di sfogo su cui ripiegare colpe, danni e fallimenti, e continuerà a cavalcare indisturbato verso nuovi orizzonti di gloria. Sempre che non ci siano ulteriori intralci, visto che oggi quel bramato “dovere morale” è finito dritto dritto sulle scrivanie di giudici e magistrati.
L'Autorità garante per la concorrenza e quella per la vigilanza sui contratti pubblici hanno dato l'ok alla convenzione tra Regione Calabria e Infrastrutture Lombarde Spa per la costruzione dei 4 nuovi ospedali calabresi. Ad annunciarlo è lo stesso presidente Scopelliti, che in una conferenza stampa ha sottolineato come la Regione si sia vista riconoscere la piena legittimità delle procedure adottate in merito alla costruzione dei 4 nuovi ospedali di Vibo Valentia, Sibaritide, Catanzaro e Piana di Gioia Tauro. La questione della legittimità degli accordi stipulati tra Regione e Infrastrutture Lombarde - società in house della Regione Lombardia - era stata sollevata dalla Cgil calabrese e da alcuni esponenti dell'opposizione. Scopelliti, forte dei pareri delle Autorità di garanzia, ha rispedito al mittente le critiche all'operato della Regione e ha assicurato che in tempi brevi sarà avviata la fase di assegnazione dei lavori.
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno