mini volante-polizia-commissariato1_240063La Squadra mobile di Catanzaro, coadiuvata dai Carabinieri del Ros e dagli uomini del Gico della Guardia di finanza di Catanzaro e Trieste, hanno eseguito 24 provvedimenti di fermo nei confronti di presunti affiliati alla cosca Mancuso di Limbadi. Oltre ai vertici della cosca, sono finiti in manette anche noti imprenditori vibonesi operanti nei settori siderurgici e dei servizi turistici e un funzionario dell'Ufficio tecnico del comune di Tropea. Sequestrati anche numerosi beni e aziende. Nei confronti delle 24 persone fermate pesano a vario titolo i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso e concorso esterno. I dettagli dell'operazione saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa prevista per la mattinata odierna in Prefettura a Catanzaro

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mini giustiziaSono stati sorpresi all'interno di una masseria a Stefanaconi, alle porte di Vibo, nella quale si nascondeva il latitante Saverio Patania, arrestato di recente dagli uomini del Comando provinciale dei Carabinieri. Antonio La Rocca, 35 anni, di Gerocarne, Alessandro Bartalotta, 22 anni, di Stefanaconi, e Valer Dumitras, 50 anni, pastore romeno, erano stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento personale al latitante. Il gip Grabiella Lupoli, però, non ravvisando gli estremi per convalidare gli arresti, ha deciso per la scarcerazione delle tre persone fermate. Patania, dal canto suo, durante l’interrogatorio di garanzia non ha risposto alle domande del giudice che ha trasmesso poi gli atti al competente gip distrettuale antimafia di Catanzaro. Saverio Patania è infatti coinvolto nell’operazione antimafia denominata «Gringia» con l’accusa di essere stato il mandante di un omicidio e di quattro tentati omicidi.

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Giovedì, 15 Dicembre 2011 11:39

Faida del Soveratese, 18 fermi

Soverato18 provvedimenti di fermo emessi dalla Dda di Catanzaro, di cui 14 eseguiti stamattina dai carabinieri del Comando provinciale del capoluogo e della Compagnia di Soverato. L'operazione di stamane punta a fare luce sulla faida che ha interessato una vasta area compresa tra le province di Catanzaro, Reggio Calabria e Vibo Valentia. I fermati farebbero parte, secondo gli inquirenti, delle presunte cosche Sia-Procopio-Tripodi che sarebbero attive sul territorio di Soverato, Davoli, San Sostene, Montepaone e Montauro. L'accusa a vario titolo, per tutti i fermati, è di associazione per delinquere di tipo mafioso, omicidio, sequestro di persona, estorsione, rapina e ricettazione. Nel corso della stessa operazione gli uomini del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Catanzaro hanno sequestrato beni mobili ed immobili per un valore di 30 milioni di euro. Le persone fermate sono: Pietro Aversa (56 anni); Vincenzo Bertucci (28); Pasqualino Greco (50); Antonio Gullà (44); Michele Lentini (40); Giovanni Ativo (28); Giuseppe Pilieci (39); Angelo, Manuel, Fiorito e Francesco Procopio (25, 30, 58, 22); Giandomenico Ratta' (29), Mario Franco Sica (57) e Francesco Vitale (25).

 

 

 

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