Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Nel cuore della campagna elettorale, come previsto, iniziano le amene gite fuori porta per i leader dei partiti in corsa per le poltrone parlamentari. Ed anche la terra di Calabria avrà quindi, seppur per poche ore, l’onore di vedersi calcata dalle suole dei big nazionali. Una terra di periferia che come per magia, nei giorni caldi del pre elezioni, si trasforma da sempre in un porto franco buono per le visite di rito degli esponenti di spicco delle maggiori compagini politiche.
di Francesco Tiron Petrarca
VII
Di gola asciutta et proclamando infamie
vanno in paese li altri di virtù sbiadita
ove dal Corso che sia di salita
mostran natura di buon costume
et poi scendendo la via del fiume
al ciel imprecan l’humana vita
che ad ogni passante l’un l’altro l’addita
com’è il rancoroso al suo fioco lume…
Qual giustezza di Destra, qual di Sinistra!
Povera et nuda vai, Politica
chi ti usa, col sol guadagno ha intesa
pochi Compagni avrai per la via critica
tant’è sicuro in più che chi amministra
scorda la magnanima tua impresa.
VIII
A piè dei monti, ove la brutta nomea resta
s’imprime in memoria meglio che pria:
l’Acqua, che Colui con Sorical a noi c’invia
spesso di sommo fetor c’appesta
mai più capaci di bere da questa
acqua mortal, che pur l’animal desìa,
anco per le fonti di Santa Maria
ch’al nostro andar fosse molesta.
Nel misero stato ove noi semo
niuno si prodiga a darsene pena
piuttosto impegnati a dispensar veleno
per tenere dritta in poltrona la schiena
i quali con forza fino all’estremo
rimangon legati da dura catena.
(Rembrandt, La ronda di notte)
SERRA SAN BRUNO - Il Pd, a livello nazionale, ha fatto una scelta - quella di sostenere il governo Monti - che sicuramente avrà avuto i suoi lati negativi. Una decisione 'responsabile', secondo alcuni. Responsabilità, appunto, dovuta dal fatto che, ad oggi, è alquanto impossibile pensare di andare ad elezioni anticipate con una legge elettorale che non consente neppure di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento. Il governo Monti, però, è ormai in carica da circa un anno. E in dodici mesi, di cose, se ne sarebbero potute fare. Checchè se ne dica, questo governo, già dall'inizio, era ampiamente prevedibile che non potesse difendere gli interessi di lavoratori, pensionati e disoccupati. Mentre, però, i partiti in ambito nazionale stanno cercando di capire quali potrebbero essere le alleanze in vista delle prossime consultazioni elettorali in programma nel 2013, il Pd a livello locale - e soprattutto in Calabria - è impegnato nella stagione dei congressi. Nella serata di ieri, infatti, i democrat si sono riuniti presso sede sita nel centralissimo corso Umberto per eleggere i nuovi organismi dirigenti. Paolo Reitano, coordinatore uscente, è stato riconfermato alla guida del partito; mentre la segreteria, che avrà il compito di coadiuvare Reitano in questo difficilissimo cammino, sarà composta da Rosanna Federico, Luigi Tassone, Tommaso Grupillo, Marco Malvaso, Raffaele Pisani, Salvatore Vellone, Giuseppina Manganaro e Maria Rosaria Franzè. Nel corso del congresso, da sottolineare gli interventi di Enzo Insardà, componente della federazione provinciale dei democrat, secondo il quale 'è neccessario che il Pd, soprattutto nella provincia di Vibo, si impegni per dotarsi degli organismi dirigenti previsti dallo Statuto. Noi, come Partito democratico - ha aggiunto Insardà - siamo consapevoli della fase piuttosto delicata che sta vivendo l'intera classe politica. Allo stesso tempo, però, è giusto che il Pd si renda come protagonista, per un cambiamento reale nel nostro Paese'. Luigi Tassone, segretario provinciale dei Gd, riferendosi proprio alla scelta del partito di appoggiare l'esecutivo guidato da Mario Monti, ha parlato di scelta 'responsabile', pur avvertendo la necessità di 'andare oltre questo governo' e 'costruire, soprattutto a livello locale, una forza politica che discuta di problemi seri'. Sullo smantellamento del locale presidio ospedaliero, da Tassone sono piovute critiche nei confronti del commissario ad acta, Giuseppe Scopelliti. Perplessità, queste, sollevate anche dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Rosanna Federico. In mezzo, gli interventi di Domenico Dominelli, Francesco Scopacasa e Vincenzo Molinaro. Presente anche il consigliere regionale Bruno Censore che, si, ha bocciato in toto l'operato dell' esecutivo regionale, anche sul fronte sanitario, dimenticandosi, però, che nella giunta Loiero - e, dunque, quando il Pd era maggioranza alla Regione - a Serra è stato chiuso il reparto di Ginecologia - Ostetricia. La chiusura dei lavori è stata affidata al neo segretario cittadino, Paolo Reitano, il quale ha inteso ringraziare tutti gli iscritti per la 'fiducia accordatagli'. I componenti della segreteria faranno parte di diritto del direttivo di circolo, che pertanto, oltre agli stessi, risulta così composto: Domenico Dominelli, Luigi Tassone, Enzo Iorfida, Vincenzo Damiani, Franco Polito, Salvatore Luciani, Domenico Pupo Cuteri, Giuseppe Calabretta, Vincenzo Mamone, Francesco Bonazza , Giuseppe Schiavello e Mirko Miladinski.
Giornata caotica e di duro lavoro quella che porta la manovra economica del governo Monti, l’ormai famigerato decreto salva-Italia, a passare il primo esame. Nella serata di ieri ottiene il sì definitivo della camera con 402 voti a favore, 75 contrari e 22 astenuti avendo già incassato in mattinata la fiducia dell’aula con 495 sì, 88 no e 4 astenuti. Maggioranza dunque ampiamente confermata anche in serata ma con qualche campanellino d’allarme di troppo. IDV e Lega votano contro, come da programma, con il Carroccio che con un rigurgito di orgoglio operaio si presenta in aula con una depuata in tenuta “da fabbrica” che si pone a difesa della classe sociale a cui apparteneva fino a prima di entrare in parlamento. FLI, UDC e PD votano a favore e Franceschini, capogruppo del PD alla camera, nel suo intervento ricorda alla collega leghista “di esser rimasta al governo negli ultimi tre anni” e comunque “attaccata alle poltrone romane per otto degli ultimi 10 anni”, dimenticando completamente quella classe operaia, oggi tanto ostentata, fino ad assomigliare a tanti “soldatini ubbidienti”. Anche il PDL vota sì ma arriva al voto finale con 70 deputati in meno e facendo registrare 2 no alla fiducia,12 astensioni e non garantendo comunque la fiducia fino alla fine della legislatura. Un sì con riserva insomma in una giornata in cui c’è anche spazio per la replica del Premier Monti alle parole di Berlusconi che ieri l’aveva definito “disperato”.
Il Primo Ministro, che nel suo discorso prima della fiducia aveva affermato che ne va del benessere degli italiani, si è detto soddisfatto, dopo il voto finale, del risultato ottenuto nonostante il governo sia stato battuto sull’ordine del giorno presentato dalla Lega e votato quasi all’unanimità dall’aula. L’odg prevede detrazioni sull’IMU per le famiglie che hanno disabili. Non passano gli ordini del giorno presentati da IDV e Lega per far pagare l’IMU alla Chiesa mentre viene approvato quello bipartisan PDL-PD che propone di valutare la possibilità di applicare la tassa a quegli immobili usati per scopi commerciali dagli enti ecclesiastici e/o no-profit.
Ora il provvedimento passerà al senato per l’approvazione definitiva prevista per il 23 dicembre.
La situazione, nella città capoluogo, si evolve di minuto in minuto, e sembra farsi sempre più incerta la permanenza di Michele Traversa alla guida dell'amministrazione comunale catanzarese. Proprio oggi pomeriggio, intanto, i consiglieri comunali che sostengono la maggioranza di centrodestra a palazzo dei Nobili si sono rivolti direttamente al presidente della Regione Scopelliti, affinchè intervenga in prima persona per far desistere il primo cittadino dall'intento di dimettersi.
Il deputato-sindaco catanzarese, com'è noto, è obbligato a scegliere tra i due incarichi che ricopre, alla luce di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ne ha sancito l'incompatibilità. Ma decisivo, per la sofferta scelta di Traversa, potrebbe essere stato il fallimento della sua recente missione romana, effettuata per cercare di trovare una qualche ancora di salvataggio governativa per le disastrate casse del suo comune, sull'orlo del dissesto. L'incontro con il segretario del Pdl Angelino Alfano, però, sembra non aver prodotto i frutti sperati: pare che il successore di Berlusconi alla guida del Pdl abbia sostanzialmente spiegato al "suo" deputato che, con l'attuale situazione economica nazionale e con la manovra Monti alla prova del Parlamento, un salvacondotto finanziario preferenziale per il comune di Catanzaro sarebbe stato improponibile e difficile da sostenere. Stando così le cose, con il suo comune ad un passo dal default e senza una via d'uscita, Traversa starebbe quindi meditando di abbandonare la guida della città e rimanere parlamentare. Un minimo di margine potrebbe ancora esserci, poichè rimane da vedere l'effetto di un eventuale tentativo di Scopelliti di convincere Traversa a rimanere sindaco. Il diretto interessato, comunque, ha fatto sapere che in ogni caso la sua scelta definitiva verrà resa nota entro la fine dell'anno.
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