mini Elezioni-2013-Nel cuore della campagna elettorale, come previsto, iniziano le amene gite fuori porta per i leader dei partiti in corsa per le poltrone parlamentari. Ed anche la terra di Calabria avrà quindi, seppur per poche ore, l’onore di vedersi calcata dalle suole dei big nazionali. Una terra di periferia che come per magia, nei giorni caldi del pre elezioni, si trasforma da sempre in un porto franco buono per le visite di rito degli esponenti di spicco delle maggiori compagini politiche.

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Riceviamo e pubblichiamo
 
 
La politica negli ultimi tempi è cambiata molto. Abbiamo assistito all'uscita di scena di Berlusconi nei panni di presidente del consiglio per dare spazio al cosiddetto governo tecnico che aveva il compito di risanare i conti e di “migliorare” l'immagine dell'Italia, cosa che a quanto pare è avvenuta... Il problema sta nel come! Il presidente del consiglio Mario Monti soprannominato “Super Mario” dai mass media (appellativo che tenta di dare leggerezza e forza allo stesso tempo a un personaggio che in fin dei conti è figlio delle banche e dei poteri forti) ha imposto agli Italiani tasse e tagli in nome dei mercati e dell'Europa. Lo ha fatto ed è stato forte con i deboli e debole con i forti, non c'è stata equità, i commercianti (categoria alla quale appartengo) sono diventati a suo dire gli evasori per eccellenza, si sono toccate in maniera diretta e indiretta le pensioni e gli stipendi, per chi ha la fortuna di prenderlo, poiché anche il mercato del lavoro è crollato, abbiamo assisto a dichiarazioni che additavano i giovani disoccupati come “schizzinosi” o meglio “choosy” per citare il ministro Elsa Fornero, che però non ha problemi a trovare lavoro ai propri figli. Oggi il mio partito ha deciso di legittimare col voto il professore, cosa che non mi trova assolutamente d'accordo, poiché mi sono candidato alle scorse elezioni ho avuto l'opportunità di entrare nelle case e di parlare con la gente, i problemi del popolo non sono i mercati finanziari, i pensieri della maggior parte delle famiglie sono le bollette del gas, dell'energia elettrica, della benzina, del bollo, dell'IMU, delle tasse e infine, ma primo per importanza, di fare la spesa per mangiare.
Fra i valori che dovrebbero identificare l'UDC in primis è spesso menzionata la famiglia, quella di Monti non mi sembra una scelta dettata dai valori che professa questo partito, poiché le famiglie sono state vessate da costui. Se i valori dell'UDC sono mutati i miei non lo sono, e visto che di questi tempi si fa largo uso della parola coerenza, io per coerenza con i miei valori mi dissocio dal partito. Non intendo certo fare una campagna elettorale per Monti. Negli anni ho affrontato insieme a tanta gente delle battaglie che toccano più da vicino il territorio, Serra San Bruno è afflitta oltre che dalle tasse, che la nostra amministrazione non ci risparmia, da problemi sociali che toccano più da vicino la popolazione, come il depauperamento del nostro presidio ospedaliero e l'ormai acclarato problema dell'acqua, problematiche che normalmente affliggono paesi africani meno sviluppati. Battaglie che io ho portato avanti insieme ad altri, per il bene della nostra cittadina e per le quali non ho mai avuto il supporto del partito, l'appoggio indiscusso a Scopelliti nelle scelte in materia di sanità devo confessare che mi ha sempre irritato, penso che un partito debba fare il bene del territorio e non viceversa. Finora ho accettato certe scelte che lo scudo crociato dettava nella speranza di un miglioramento, il quale non è arrivato neanche con l'ingresso di un consigliere provinciale con qualche elemento a seguito, pensavo che un partito “più forte” potesse essere portavoce più efficace per le istanze di questo territorio. Una delusione.
Negli ultimi tempi l'UDC di Serra San Bruno si è trasformato, eravamo in pochi ma buoni e soprattutto leali, le scelte si facevano insieme in maniera collegiale, c'era un progetto politico, si condividevano delle battaglie, si ascoltava la base, eravamo persone venute dal popolo che si battevano per il popolo, oggi invece vedo nei nuovi arrivi solo opportunismo e interesse personale, non si cerca più il modo per portare giovamento al territorio, sfruttando ad esempio il fatto di essere maggioranza alla regione, piuttosto vedo un paio di personaggi che vedono l'approssimarsi della campagna elettorale come una buona occasione per “la cura del proprio orticello”. Persone che se ne infischiano del fatto che la gente fatica ad arrivare a fine mese, ma si sa che, citando un vecchio proverbio serrese, “Lu gurdu non critta mai lu dijunu” (Chi è sazio non ha mai creduto chi è a digiuno). Nel partito ci siamo dovuti prendere coloro i quali sono stati “scaricati” da altri perché scomodi e deleteri, mi sono battuto invano fin dall'inizio perché ciò non avvenisse, ma si sa, il pesce puzza dalla testa.
Ormai sembra di stare su un autobus di linea dove a ogni fermata c'è gente che sale e che scende all'occorrenza.
Un altro problema sconcertante è IL SILENZIO: è strano che un partito che ha preso in carico cinque consiglieri provinciali che fino a poco tempo fa erano in maggioranza, eviti accuratamente di prendere posizione sui recenti avvisi di garanzia emanati nei loro confronti, mi riferisco alle recenti indagini sui fondi antiracket. Naturalmente l'ultima parola spetta sempre alla magistratura, nella quale ho piena fiducia, ma il partito avrebbe dovuto quanto meno sospendere i suddetti ex consiglieri provinciali fino a conclusione delle indagini.
Io faccio politica perché voglio migliorare la società in cui vivo, perché i miei futuri figli possano un giorno ringraziarmi per il contributo che ho dato affinché la loro generazione possa godere di un mondo non perfetto ma migliore.
Nell'UDC lascio amici, con i quali ho condiviso momenti belli e brutti, vittorie e sconfitte, sono certo che un giorno capiranno la mia scelta e la condivideranno, il sentimento di amicizia va al di la della politica, sempre.
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Lunedì, 24 Dicembre 2012 16:34

Il Canzonato/4

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di Francesco Tiron Petrarca

VII

Di gola asciutta et proclamando infamie

vanno in paese li altri di virtù sbiadita

ove dal Corso che sia di salita

mostran natura di buon costume

et poi scendendo la via del fiume

al ciel imprecan l’humana vita

che ad ogni passante l’un l’altro l’addita

com’è il rancoroso al suo fioco lume…

Qual giustezza di Destra, qual di Sinistra!

Povera et nuda vai, Politica

chi ti usa, col sol guadagno ha intesa

pochi Compagni avrai per la via critica

tant’è sicuro in più che chi amministra

scorda la magnanima tua impresa.

VIII

A piè dei monti, ove la brutta nomea resta

s’imprime in memoria meglio che pria:

l’Acqua, che Colui con Sorical a noi c’invia

spesso di sommo fetor c’appesta

mai più capaci di bere da questa

acqua mortal, che pur l’animal desìa,

anco per le fonti di Santa Maria

ch’al nostro andar fosse molesta.

Nel misero stato ove noi semo

niuno si prodiga a darsene pena

piuttosto impegnati a dispensar veleno

per tenere dritta in poltrona la schiena

i quali con forza fino all’estremo

rimangon legati da dura catena. 

 

(Rembrandt, La ronda di notte)

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mini noprovinceAlla fine Vibo e Crotone sono salve. L'eccesso di emendamenti e i tempi stretti imposti dalla crisi di Governo determinata dall’atto di “infedeltà” a Monti, da parte del sempre più ringiovanito e rampante Berlusconi, hanno mandato in fumo il tanto chiacchierato riordino delle Province. Ne hanno preso atto in una riunione notturna, iniziata ieri sera alle 20.30, il ministro per la Pubblica Amministrazione,  Filippo Patroni Griffi, e quello per i Rapporti col Parlamento, Piero Giarda. Si tratta quindi di un’emblematica marcia indietro volta alla conservazione dello status quo obsoleto e dolente dell'organizzazione statale, che mantiene così in vita le Province

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mini congresso_PdSERRA SAN BRUNO - Il Pd, a livello nazionale, ha fatto una scelta - quella di sostenere il governo Monti - che sicuramente avrà avuto i suoi lati negativi. Una decisione 'responsabile', secondo alcuni. Responsabilità, appunto, dovuta dal fatto che, ad oggi, è alquanto impossibile pensare di andare ad elezioni anticipate con una legge elettorale che non consente neppure di eleggere i propri rappresentanti in Parlamento. Il governo Monti, però, è ormai in carica da circa un anno. E in dodici mesi, di cose, se ne sarebbero potute fare. Checchè se ne dica, questo governo, già dall'inizio, era ampiamente prevedibile che non potesse difendere gli interessi di lavoratori, pensionati e disoccupati. Mentre, però, i partiti in ambito nazionale stanno cercando di capire quali potrebbero essere le alleanze in vista delle prossime consultazioni elettorali in programma nel 2013, il Pd a livello locale - e soprattutto in Calabria -  è impegnato nella stagione dei congressi. Nella serata di ieri, infatti, i democrat si sono riuniti presso sede sita nel centralissimo corso Umberto per eleggere i nuovi organismi dirigenti. Paolo Reitano, coordinatore uscente, è stato riconfermato alla guida del partito; mentre la segreteria, che avrà il compito di coadiuvare Reitano in questo difficilissimo cammino, sarà composta da Rosanna Federico, Luigi Tassone, Tommaso Grupillo, Marco Malvaso, Raffaele Pisani, Salvatore Vellone, Giuseppina Manganaro e Maria Rosaria Franzè.  Nel corso del congresso, da sottolineare gli interventi di Enzo Insardà, componente della federazione provinciale dei democrat, secondo il quale 'è neccessario che il Pd, soprattutto nella provincia di Vibo, si impegni per dotarsi degli organismi dirigenti previsti dallo Statuto. Noi, come Partito democratico - ha aggiunto Insardà - siamo consapevoli della fase piuttosto delicata che sta vivendo l'intera classe politica. Allo stesso tempo, però, è giusto che il Pd si renda come protagonista, per un cambiamento reale nel nostro Paese'. Luigi Tassone, segretario provinciale dei Gd, riferendosi proprio alla scelta del partito di appoggiare l'esecutivo guidato da Mario Monti, ha parlato di scelta 'responsabile', pur avvertendo la necessità di 'andare oltre questo governo' e 'costruire, soprattutto a livello locale, una forza politica che discuta di problemi seri'. Sullo smantellamento del locale presidio ospedaliero, da Tassone sono piovute critiche nei confronti del commissario ad acta, Giuseppe Scopelliti. Perplessità, queste, sollevate anche dal capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Rosanna Federico. In mezzo, gli interventi di Domenico Dominelli, Francesco Scopacasa e Vincenzo Molinaro. Presente anche il consigliere regionale Bruno Censore che, si, ha bocciato in toto l'operato dell' esecutivo regionale, anche sul fronte sanitario, dimenticandosi, però, che nella giunta Loiero - e, dunque, quando il Pd era maggioranza alla Regione - a Serra è stato chiuso il reparto di Ginecologia - Ostetricia. La chiusura dei lavori è stata affidata al neo segretario cittadino, Paolo Reitano, il quale ha inteso ringraziare tutti gli iscritti per la 'fiducia accordatagli'. I componenti della segreteria faranno parte di diritto del direttivo di circolo, che pertanto, oltre agli stessi, risulta così composto: Domenico Dominelli, Luigi Tassone, Enzo Iorfida, Vincenzo Damiani, Franco Polito, Salvatore Luciani, Domenico Pupo Cuteri, Giuseppe Calabretta, Vincenzo Mamone, Francesco Bonazza , Giuseppe Schiavello e Mirko Miladinski.

 

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mini acqua_pubblicaIl 20 Luglio scorso, la Corte Costituzionale restituisce la voce ai cittadini italiani e la democrazia al nostro Paese. Lo fa dichiarando incostituzionale, quindi inammissibile, l'articolo 4 del decreto legge 138 del 13 Agosto 2011, con il quale, il Governo Berlusconi, calpestava il risultato referendario e reintroduceva la privatizzazione dei servizi pubblici locali. Questa sentenza blocca anche tutte le modificazioni successive, compresa quelle del Governo Monti. La sentenza esplicita chiaramente il vincolo referendario infranto con l'articolo 4 e dichiara che la legge approvata dal Governo Berlusconi violava l'articolo 75 della Costituzione.

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mini monti-mario-fiscoMario Monti, euforico dopo la promozione di Bruxelles, continua imperterrito a sforbiciare enti e strutture a destra e manca. Lo ‘spending review’ assomiglia più ad un irreversibile de profundis che ad un “pacchetto di razionalizzazione della spesa pubblica”, cosi come i tecnici al governo, supportati da PD, PDL e TERZO POLO, vorrebbero farci credere. Il decreto, che ha il sapore dell’estrema unzione per un paese ormai al collasso, oggi sarà al vaglio del Consiglio dei Ministri.

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Sabato, 17 Dicembre 2011 10:07

Passa alla Camera il decreto "salva Italia"

mini Mario_MontiGiornata caotica e di duro lavoro quella che porta la manovra economica del governo Monti, l’ormai famigerato decreto salva-Italia, a passare il primo esame. Nella serata di ieri ottiene il sì definitivo della camera con 402 voti a favore, 75 contrari e 22 astenuti avendo già incassato in mattinata la fiducia dell’aula con 495 sì, 88 no e 4 astenuti. Maggioranza dunque ampiamente confermata anche in serata ma con qualche campanellino d’allarme di troppo. IDV e Lega votano contro, come da programma, con il Carroccio che con un rigurgito di orgoglio operaio si presenta in aula con una depuata in tenuta “da fabbrica” che si pone a difesa della classe sociale a cui apparteneva fino a prima di entrare in parlamento. FLI, UDC e PD votano a favore e Franceschini, capogruppo del PD alla camera, nel suo intervento ricorda alla collega leghista “di esser rimasta al governo negli ultimi tre anni” e comunque “attaccata alle poltrone romane per otto degli ultimi 10 anni”, dimenticando completamente quella classe operaia, oggi tanto ostentata, fino ad assomigliare a tanti “soldatini ubbidienti”. Anche il PDL vota sì ma arriva al voto finale con 70 deputati in meno e facendo registrare 2 no alla fiducia,12 astensioni e non garantendo comunque la fiducia fino alla fine della legislatura. Un sì con riserva insomma in una giornata in cui c’è anche spazio per la replica del Premier Monti alle parole di Berlusconi che ieri l’aveva definito “disperato”.

Il Primo Ministro, che nel suo discorso prima della fiducia aveva affermato che ne va del benessere degli italiani, si è detto soddisfatto, dopo il voto finale, del risultato ottenuto nonostante il governo sia stato battuto sull’ordine del giorno presentato dalla Lega e votato quasi all’unanimità dall’aula. L’odg prevede detrazioni sull’IMU per le famiglie che hanno disabili. Non passano gli ordini del giorno  presentati da IDV e Lega per far pagare l’IMU alla Chiesa mentre viene approvato quello bipartisan PDL-PD che propone di valutare la possibilità di applicare la tassa a quegli immobili usati per scopi commerciali dagli enti ecclesiastici e/o no-profit.

Ora il provvedimento passerà al senato per l’approvazione definitiva prevista per il 23 dicembre.

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Venerdì, 16 Dicembre 2011 15:41

Catanzaro, Traversa verso le dimissioni?

mini michele traversaLa situazione, nella città capoluogo, si evolve di minuto in minuto, e sembra farsi sempre più incerta la permanenza di Michele Traversa alla guida dell'amministrazione comunale catanzarese. Proprio oggi pomeriggio, intanto, i consiglieri comunali che sostengono la maggioranza di centrodestra a palazzo dei Nobili si sono rivolti direttamente al presidente della Regione Scopelliti, affinchè intervenga in prima persona per far desistere il primo cittadino dall'intento di dimettersi.

Il deputato-sindaco catanzarese, com'è noto, è obbligato a scegliere tra i due incarichi che ricopre, alla luce di una recente sentenza della Corte Costituzionale che ne ha sancito l'incompatibilità. Ma decisivo, per la sofferta scelta di Traversa, potrebbe essere stato il fallimento della sua recente missione romana, effettuata per cercare di trovare una qualche ancora di salvataggio governativa per le disastrate casse del suo comune, sull'orlo del dissesto. L'incontro con il segretario del Pdl Angelino Alfano, però, sembra non aver prodotto i frutti sperati: pare che il successore di Berlusconi alla guida del Pdl abbia sostanzialmente spiegato al "suo" deputato che, con l'attuale situazione economica nazionale e con la manovra Monti alla prova del Parlamento, un salvacondotto finanziario preferenziale per il comune di Catanzaro sarebbe stato improponibile e difficile da sostenere. Stando così le cose, con il suo comune ad un passo dal default e senza una via d'uscita, Traversa starebbe quindi meditando di abbandonare la guida della città e rimanere parlamentare. Un minimo di margine potrebbe ancora esserci, poichè rimane da vedere l'effetto di un eventuale tentativo di Scopelliti di convincere Traversa a rimanere sindaco. Il diretto interessato, comunque, ha fatto sapere che in ogni caso la sua scelta definitiva verrà resa nota entro la fine dell'anno.

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