Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Finisce con il risultato di 2 a 0 l’incontro disputatosi al comunale “La Quercia” di Serra S. Bruno tra Real Serra ed il Don Bosco Jacurso: una delle dirette concorrenti in zona play off. 3 punti fondamentali, dunque, per l’undici di mister Gerardo Pisani che permettono di raggiungere in classifica il Folgore Cortale (5 a 1 sul Vallelonga) a quota 33 punti, ma con una partita in meno, da recuperare mercoledì 20 marzo a Maierato contro lo Sport Club del Corso. Il Don Bosco Jacurso resta invece a quota 29 punti in quarta posizione allontanandosi dal Real e dal Cortale.
Sulle tribune circa 200 tifosi del Real Serra e 40 del Don Bosco Jacurso. In porta va Carmine Franzè, con Giuseppe Costa (Classe 97) risparmiato in panchina per essere utilizzato al meglio nel campionato allievi provinciale (dove i ragazzi del Real Serra sono in lizza per la vittoria finale). Per il reparto difensivo (anche oggi zero gol subiti e poche azioni pericolose concesse agli avversari), confermata la difesa schierata sette giorni prima con il San Nicola: Simone Capone (classe 95) e Emanuele Politi sulle fasce, al centro il duo Bruno Bertucci – Filippo Barreca . Sulla linea mediana Simone Stingi (classe 93) e Vincenzo Carchidi (classe 95) sugli esterni, Giuseppe Capone e Gregorio De Caria a gestire il cuore del centrocampo. In attacco Andrea Pisani e il capocannoniere del torneo Michele Zaffino.
Già dai primi minuti di gioco, la squadra locale assume un atteggiamento aggressivo e determinato con Zaffino che sfiora il gol ripetutamente ed è al 15’ che il Real Serra passa in vantaggio grazie al colpo di testa in tuffo del baby Carchidi. La squadra ospite cerca di reagire, ma De Caria, ancora una volta uno dei migliori in campo, rompe tutte le azioni del Don Bosco Jacurso. Al 35’ è un altro baby a mettere il sigillo e lo fa nel migliore dei modi: Simone Capone realizza un eurogol dai 35 metri con uno stupendo tiro al volo che si incassa nel sette. Il primo tempo si chiude sul 2 a 0. Nel secondo tempo spazio per Bruno Ciconte (al rientro dopo l’infortunio) al posto di Vincenzo Carchidi affaticato, ma la trama della partita non cambia: è ancora la squadra di casa ad avere in mano le chiavi del gioco. Ciconte sciupa l’opportunità del terzo gol, e la difesa ospite non sa più come fermare il capocannoniere Zaffino. Entrano Andreacchi (classe 96) che sostituisce Pisani e Bruno Vallelunga al posto di Zaffino salutato dagli applausi scroscianti del pubblico.
La partita si chiude sul 2 a 0 con il portiere Franzè, anche oggi S.V., chiamato quasi mai in causa dagli avversari, forte della protezione di una difesa di certo da categoria superiore.
Soddisfazione quindi per il Real che compie un passo in avanti nella corsa per il salto di categoria. Ma la nota più importante della giornata è il fatto che ad essere stati decisivi sono due ragazzi classe 95, Carchidi e S. Capone, tra i tanti giovanissimi su cui la società ha voluto puntare fin dal principio. Per il prossimo incontro in calendario, la squadra del presidente Masciari è attesa a Filogaso. Una gara che verrà affrontata con l’intento di aumentare il distacco dal Folgore Cortale e dalla quinta classificata (quota 24 punti) per passare in maniera diretta alla fase finale dei play off, che vedrà impegnati il 2° in classifica contro il 5° e il 3° contro il 4°. Anche se la formula prevede delle eccezioni: se il Real riuscirà a classificarsi secondo con 10 punti di vantaggio sulla quinta, la prima fase dei play off non sarà affatto disputata e si passerà direttamente alla sfida contro la vincitrice della sfida tra terzo e quarto classificato.
Due recuperi ed altrettanti successi. Nove gol realizzati e zero subiti. Il Real Serra è la squadra con l'attacco più prolifero con ben 42 reti messe a segno su quindici partite disputate finora. Quattordici, invece, quelle subite dalla retroguardia vibonese. Numeri, questi, che consentono alla squadra del presidente Bruno Masciari di agganciare al secondo posto il Folgore Cortale a 7 punti dalla capolista del torneo, il New San Pietro. Una media pazzesca di circa 3 gol a partita con Michele Zaffino sempre più capocannoniere del torneo a quota 22 gol e i vari Andrea Pisani, De Caria e Stingi sempre pericolosi in fase offensiva. A questi, da poco si è aggiunto Ciconte B. che in 4 partite ha già realizzato 2 gol. Numeri che fanno ben sperare per il rush finale della squadra di mister Pisani a cui restano 7 partite per cercare di riagganciare il New San Pietro, a partire già dal difficile incontro di sabato pomeriggio a Maierato contro lo Sport Club del Corso. Nel recupero dell’ultima giornata di andata disputatosi sabato la squadra locale si è imposta sul Jacurso con il risultato di 3 a 0 con i gol di Ciconte B., Pisani A. e Zaffino M.. Nonostante tutto, gli ospiti hanno dimostrato di meritare la zona play off grazie anche a delle individualità da tenere sottocchio da parte di squadre di categoria superiore. Nella giornata di mercoledì, invece, contro il San Nicola sono state ben 6 i gol realizzati dal Real Serra con Zaffino M. (2) Pisani A. (2) Stingi S. e De Caria G. Soddisfazione nelle parole del presidente Masciari: ''Siamo contenti e appagati sia per i risultati ottenuti in queste 2 partite che per il gioco espresso dai ragazzi, i quali anche in questa occasione hanno dimostrato di non aver niente a che vedere con questa categoria. Per noi è una gioia vedere tutti ragazzi di Serra giovanissimi correre ogni domenica in campo per cercare di vincere la partita e onorare la maglia che indossano. Ma oltre questo, siamo molto contenti anche del comportamento e la correttezza dimostrata in campo. Una cosa che in questi due ultimi incontri ci ha fatto molto piacere è il rapporto che si è venuto a creare con i dirigenti del San Nicola da Crissa che con quelli del Jacurso, contentissimi dell’accoglienza riservata alle squadre espressa anche sul social-network Facebook con cui la società intende portare avanti una sorta di gemellaggio per cercare di valorizzare sempre più i giovani del circondario. Invito le persone del circondario a seguirci e speriamo di concludere la stagione nel migliore dei modi''.
N. San Pietro | N. Acconia 2 - 1 |
Filogasese | Vallelonga 0 - 1 |
Real Serra | F. Cortale 5 - 1 |
Don Bosco | As Jacurso 1 - 2 |
S.P. Lamet. | Maierato 0 - 0 |
Sport Club | San Nicola da C. 3 - 1 |
È un esordio con i fiocchi quello di mister Gerardo Pisani. Un tennistico 7 a 0, sul campo di un compassato Vallelonga, è infatti il risultato della prima del neo allenatore sulla panchina del Real Serra, trascinato questa volta da un Super Michele Zaffino schierato per l’occasione in posizione leggermente defilata rispetto al duo d’attacco.
Il Real, sceso in campo con un 4-4-2 a trazione anteriore, ha schierato tra i pali Franzè C. e sulla linea di difesa i centrali Barreca e Bertucci, nonché i terzini Politi e Franzè B. Le chiavi del centrocampo sono state affidate al duo De Caria-Capone. Sulle fasce Stingi (classe ‘93) e Zaffino M. (classe ‘94) a sostegno della coppia d’attacco composta da Pisani e Zaffino S. (ex dell’incontro).
A fare la differenza sono stati i due laterali di centrocampo, in particolare Zaffino Michele, matador dell’incontro con ben 6 reti messe a segno dopo un lungo periodo di digiuno, la prima delle quali arrivata già al 10’ di gioco dopo un serrato dribbling sul terzino avversario e grazie ad uno splendido tiro spentosi nell’angolino destro alle spalle del portiere del Vallelonga. Il raddoppio, con il Real padrone assoluto del gioco, arriva al 37’ con Capone che ruba palla a centrocampo e lancia Pisani che alza la testa e serve Zaffino smarcatosi abilmente nel cuore dell’aria di rigore avversaria.
Sporadica la reazione del Vallelonga che si affaccia di tanto in tanto nella metà campo serrese grazie alle ripartenze orchestrate da Zaffino D., Vilone e Carvelli e a qualche infruttuoso calcio piazzato.
Il primo tempo si chiude quindi sul 2 a 0 con il Real Serra ancora padrone del gioco. Ad inizio ripresa arriva l’espulsione di Carvelli ed il Vallelonga resta in 10. Al 56’ ancora una grande giocata di Zaffino M. che lascia sul posto ben tre calciatori e mette in rete il gol del 3 a 0 e che poi si ripete sette minuti dopo seminando il panico nell’area avversaria e insaccando per la quarta volta.
Con il risultato al sicuro mister Pisani dà il via al valzer delle sostituzioni, inserendo Carchidi al posto di Zaffino S., autore anche lui di una buona prestazione soprattutto per la notevole mole di lavoro svolto in ausilio al centrocampo.
Intanto il Vallelonga resta in 9 con l’espulsione di Coda dopo una brutta entrata su Stingi. A questo punto la partita non ha storia e Zaffino ne approfitta per andare in gol altre due volte. Nel finale è gloria anche per Pisani R. che si ripete dopo il gol con l’Acconia.
A fine partita grandissima soddisfazione di tutta la società per un risultato che rilancia il Real Serra nella corsa per il vertice della classifica. Da segnalare quindi la prestazione del giovanissimo Zaffino Michele protagonista dell’incontro e capocannoniere del torneo classe ‘94, uno dei tanti giovani del progetto che la società intende valorizzare e lanciare.
RISULTATI DI CAMPIONATO 10 GIORNATA:
NEW SAN PIETRO - FILOGASESE 1 - 0
NUOVA ACCONIA - DON BOSCO JACURSO 2 - 0
VALLELONGA - REAL SERRA 0 - 7
JACURSO - SAN PIETRO LAMETINO 5 - 1
FOLGORE CORTALE - SAN NICOLA DA CRISSA 4 - 0
MAIERATO - SPORT CLUB DEL CORSO 1 - 1
Classifica dopo 10 giornate di campionato
New San Pietro 24
Don Bosco Jacurso 21
Real Serra 18
Maierato 18
Folgore Cortale 17
Jacurso 15
Sport Club del Corso 13
Filogasese 12
Vallelonga 10
Nuova Acconia Calcio 8
San Nicola 4
San Pietro Lametino 2
Per ben 2 giorni Serra è stato l’ombelico del mondo. Un mondo controcorrente. Un mondo giusto. Dove ragazzi musulmani e cattolici hanno camminato insieme, fianco a fianco in processione, seguendo il busto di Brunone di Colonia, con in mano una candela. Una luce di pace e speranza. Un esempio per tutto il resto dell’umanità, soprattutto per quegli Stati dove le ‘guerre di religione’ continuano ogni giorno a mietere migliaia di vittime.
‘Notte di luce’, l’evento organizzato dall’associazione ‘L’anima verde nel mondo’ di Luciano Pisani, è stato un trionfo. A culmine della Santa Processione che ha condotto San Bruno, dalla Certosa di Santo Stefano fino alla Chiesa Matrice, lo scenario di Piazza Mons. Barillari è stato superbamente arricchito dall’incantevole bagliore di 700 ceri votivi. La partecipazione alla funzione di circa 50 giovani studenti egiziani è stata resa possibile da un nullaosta accordato dall’ambasciata egiziana dopo la richiesta inoltrata dal Presidente Luciano Pisani. Un’autorizzazione che ha permesso la partecipazione ad un rito liturgico cattolico, nonché l’ingresso in Chiesa, da parte dei ragazzi di fede musulmana. Un evento tanto raro quanto straordinario. Emblema di un’eccezionale concordia fra popoli e culture diverse.
Inoltre 25 disabili provenienti da Nicotera e da altri paesi vicini, venuti a conoscenza dell’iniziativa, hanno partecipato questa mattina alla funzione religiosa che si è tenuta all’interno della stessa Chiesa Matrice. L’iniziativa - sottolinea Luciano Pisani – “è stata resa possibile anche e soprattutto dal sostegno di molti cittadini, che hanno collaborato non solo con una corposa e passionale partecipazione alla processione, ma anche con un obolo volontario di pochi euro”. Un contributo utile a finanziare, in maniera del tutto spontanea, un evento che ha dato immenso lustro, oltre che alla figura del Santo Patrono d’Europa, anche a tutta Serra San Bruno.
Altri fedeli, venuti a conoscenza dell’evento proprio tramite il nostro giornale online, hanno addirittura inviato una piccola offerta per l’acquisto di ceri votivi da accendere in devozione al Santo. Quindi anche dalla lontana Lombardia, dall’hinterland di Milano, alcuni serresi hanno voluto partecipare all’evento dando ulteriore sostegno all’iniziativa di ‘L’anima verde nel mondo’.
Ma nonostante il successo, rimangono comunque delle preoccupanti note di demerito, dei nei, che non hanno offuscato l’evento ma che avrebbero potuto ostacolarne la buona riuscita. Infatti l’amministrazione comunale serrese, che inizialmente avrebbe dato il proprio assenso a promuovere l’iniziativa, in realtà ha negligentemente omesso l’affissione dei manifesti giganti, che avrebbero contribuito a promuovere l’evento. Un’ulteriore gaffe che si aggiunge alle ormai cospicue disavventure accumulate dall’amministrazione Rosi nel corso di soli 17 mesi di vita.
(foto Salvatore Federico)
È una miniera intellettuale inesauribile Luciano Pisani, presidente dell’Associazione ‘Cal-Cal’. Una scatola magica forgiata da una brillante dinamicità mentale dalla quale, con cadenza quasi quotidiana, emergono idee utili a soffiare via la polvere annidata sugli albori della nostra storia. Progetti adatti ad infrangere quelle barriere d’oblio che spesso una comunità inconsapevolmente si costruisce attorno. Offuscando le proprie origini. Lacerando la memoria di un passato glorioso.
Luciano Pisani continua a scavare fino alle radici della nostra società. Verso la genesi della comunità serrese. Ponendone in evidenza elementi spirituali, sociali ed antropologici. Mettendo in atto pianificazioni di alto profilo orientate alla promozione di modelli economici virtuosi. Basati sulle nostre risorse umane e culturali. Sulla passione e l’orgoglio di vivere la propria terra. Sull’esigenza di farne riemergere gli elementi migliori.
Così il ricercatore serrese, intende con forza promuovere ufficialmente l’investitura di San Bruno di Colonia a Santo Patrono d’Europa. Secondo Pisani, San Bruno avrebbe infatti ‘tutte le carte in regola per rivestire questo titolo’. Basta fare semplicemente riferimento alla vita del Santo per capire come durante l’arco della sua vita abbia toccato gli Stati più importanti dell’intero continente, lasciando in ogni paese un’impronta tangibile della sua visita.
Brunone nacque infatti in Germania, a Colonia, nel 1030, per poi trasferirsi da giovanissimo a Reims in Francia, dove il vescovo Gervasio gli affidò la direzione della scuola clericale di cui precedentemente era stato allievo. Nel 1076 Bruno lasciò l’incarico ed, a causa dei dissidi col vescovo di Gournay, fu costretto a rifugiarsi presso il conte Ebal di Roucy. Animato da una profonda vocazione monastica, partì verso l’eremo di Molesme in cui risiedeva San Roberto, per dirigersi in seguito verso Grenoble, alla ricerca di un luogo solitario in cui avrebbe eretto un monastero: la Charteuse, la Gran Certosa. Dopo 6 anni, abbandonò la Francia, per dirigersi in Italia, a Roma, dove Urbano II, suo discepolo, Papa, lo aveva convocato. Ma il Santo, ormai avvezzo alla vita monastica, decise di ritornare al silenzio. Trasferendosi verso l’Italia Meridionale, giunse nell’entroterra dell’Appennino calabrese, dove il conte Ruggero lo omaggiò delle terre su cui avrebbe costruito il santuario di Santa Maria e l’eremo di Santo Stefano. Il Santo fece in modo che gli operai si stabilizzassero distanti dall’eremo, per non turbare la solitudine certosina. Sorsero così le prime abitazioni dell’attuale Serra San Bruno.
È quindi proprio nelle tracce della vita stessa del Santo che le asserzioni di Pisani trovano fondatezza. D’altronde anche il compianto cardinale Carlo Maria Martini, nell’omelia dello scorso 6 ottobre, celebrata proprio a Serra, aveva testualmente ribadito: “È bello pensare come i santi, in tempi lontani, giravano l’Europa trovandosi ovunque a casa loro. Noi stiamo cercando di realizzare il grande disegno di un’Europa senza frontiere,in cui ciascun popolo e ciascuna città mantengano la propria identità, ma uniti dalla solidarietà nel difendere la dignità umana e la pace. San Bruno potrebbe certamente essere considerato, patrono d’Europa e dell’unità europea”.
SERRA SAN BRUNO - Coniugare la valorizzazione del territorio con il miglioramento dell'ambiente. Sembra essere questo l'imperativo di un progetto avviato dal gruppo 'L' anima verde nel mondo', fondato da Luciano Pisani, che si sta prodigando per mettere in atto tutta quella serie di interventi utili in difesa dell'ambiente e della biodiversità. L' idea è quella di intervenire sulla valle dell' Ancinale, con lo scopo di migliorare sia l'aspetto paesaggistico ma anche, e soprattutto, per strizzare l'occhio all'esigenza, oggi più che mai attuale, di una concreta attenzione verso l'ecologia e la biodiversità. «Quella che parte come necessità imprescindibile di agevolare la percorrenza del fiume ancinale, che attraversa l'intera cittadina delle Serre - ha affermato Pisani - potrebbe diventare un piccolo capolavoro estetico, oltre ad estendere i suoi effetti anche sul piano della funzionalità. Il paese della Certosa conta una dozzina di ponti finalizzati a consentire il transito da una parte all'altra del fiume». Il progetto, dunque, si propone di aggiungere armonia e grazia alla cruda funzionalità della rete viaria. Ma non è tutto: si cercherà, infatti, di creare un piccolo Eden, popolato da una varietà di graziosi animali e dotato di una vegetazione naturale particolarmente curata nei dettagli. Insomma, un grande richiamo turistico e, al tempo stesso, un maestoso omaggio alla biodiversità, che non è più soltanto una lodevole presa di coscienza di rispettare la natura, ma un messaggio obbligato in direzione della vita.
(articolo già pubblicato su Calabria Ora)
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