Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Seconda vittoria consecutiva per la Maxi Sidis Serra San Bruno - questa volta tra le mura amiche - che, dopo l'importante impresa a Motta San Giovanni di una settimana fa, regala al suo pubblico ancora una vittoria contro la Pallavolo Palmi, squadra giovane e certamente ben messa in campo.
E’ finito un altro anno, anzi, meglio, per non vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto, ne è iniziato un altro. Uno nuovo. Superata la frontiera dei bilanci di fine 2012, è il momento della festa. Dei propositi, quelli buoni. Delle promesse. Dei farò. E come sempre ci si augura addosso quintali di armonia, pace e serenità. Di giorni felici, allegri e spensierati.
Il primo giorno dell’anno è sempre un giorno un po’ speciale, dove ci si illude di cambiare o quanto meno di migliorare. Tutti allegri e sorridenti. Ammaestrati, regolari, affettuosi. Satolli di cibo e colmi di speranza. Ordinati in fila come polli d’allevamento, con la dannata voglia di stare bene, sempre e comunque, in un mondo che va veloce come il tempo. Annegati da riferimenti cronologici artificiosi: “E' il nuovo anno!”.
Eccolo finalmente. Il discolo è tornato, come il figliol prodigo. Balotelli mostra al mondo cosa vuol dire essere Balotelli. Dal colpo di testa a quello di collo, dall’esultanza da Hulk che non fa paura a nessuno, se non ai tedeschi, fino al tenero abbraccio alla madre. In 90 minuti l’antologia di un italiano di colore. Di un centravanti scontroso per vocazione, con la corteccia dura del fuorilegge ed il midollo tenero come quello di ogni ventenne. A Varsavia in campo c’era anche lui, e si è fatto sentire. C’era il ribelle che per una volta tanto riesce a domarsi. A sfogare tutta la rabbia e la carica che ha in corpo nella maniera più bella. In quello che sa fare meglio di qualsiasi altra cosa.
SERRA SAN BRUNO – Il mozzo che si arrampica sull’albero maestro per “scrutare i segni del mondo nuovo”. Il monaco, l’uomo, deve essere sempre vigilante, “totalmente teso verso il futuro a cui anela”. Le parole del priore della certosa di Serra, dom Jacques Dupont, che il giornalista del Corriere della Sera Luigi Accattoli ha raccolto nel libro “Solo dinanzi all’Unico” (Rubbettino 2011, pp. 140, 12 euro), presentato ieri sera nella chiesa dell’Assunta di Terravecchia, sono un “balsamo per l’anima”, un lenitivo per la coscienza interiore dell’uomo di oggi che, nell’iperattività vacua della società postmoderna, non riesce a raggiungere ciò a cui invece il certosino dedica la vita: il distacco dal mondo per entrare in comunione con Dio. Un colloquio frutto di tre giorni intensi, di vita certosina per Accattoli, di insolite confidenze per dom Jacques. Il risultato è un libro “che arricchisce e consola – ha commentato don Armando Matteo – un libro che genera quelle lacrime che puliscono l’occhio dell’uomo e gli consentono di vedere meglio”. In vista della visita del Papa in certosa, il priore ha accettato di sottoporsi alle tantissime domande rivoltegli dal decano dei vaticanisti italiani: dall’incontro con Dio nel tempo di internet al silenzio dei certosini nel chiasso del mondo attuale, dalle abitudini dei monaci di clausura alla possibilità che i giovani di oggi ci si possano adattare, dall’interpretazione (per niente tradizionale) del ruolo dell’ascesi al significato di parole come “sessualità”, “peccato”, “misericordia”. Il compito del monaco, o del mozzo che scruta l’orizzonte, secondo dom Jacques è quello di “dire” all’umanità di oggi che “Dio è anche in questo mondo e in questo tempo”.
Ad organizzare l’interessante presentazione del libro è stata l’Arciconfraternita dell’Assunta di Terrvacchia insieme al Museo della Certosa e alla casa editrice Rubbettino. Ad introdurre i lavori del convegno ha pensato il priore pro-tempore dell’Arciconfraternita, Vito Albano, che ha parlato della “vicinanza non solo fisica tra i certosini e i serresi, vicini nei secoli soprattutto attraverso la preghiera”. A coordinare gli interventi è stato invece Antonio Cavallaro, direttore commerciale della Rubbettino, che si è soffermato sull’affascinante rapporto tra monaco e silenzio. Quindi don Armando Matteo, scrittore e docente universitario, ha spiegato che il libro di Accattoli “va vissuto come un viaggio in compagnia di un mozzo eccezionale, visitando luoghi noti e altri ignoti ed entrando nel cuore di chi ha vissuto 41 anni di vita certosina”. L’amore cristiano, secondo dom Jacques, è vero solo se riesce ad “abbeverarsi della compassione, della tenerezza e della misericordia”.
“Mi sono lasciato convincere – ha spiegato il priore della certosa – perché qualche eccezione ogni tanto ci vuole, e perché è giusto, anche se raramente, ascoltare le parole che vengono direttamente dai certosini. Il libro – ha aggiunto – è il frutto di un incontro molto piacevole tra due mondi molto diversi, quello della comunicazione e quello del silenzio. L’isolamento secondo noi è negativo – ha concluso dom Jacques – ma la solitudine, che è ben altra cosa, è la via per la comunione con Dio”.
Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova
Reg. n. 4/2012 Tribunale VV
Associazione "Il Vizzarro”
via chiesa addolorata, n° 8
89822 - Serra San Bruno