ambulanza1234A causare la morte di Caterina Umbrello, l’89enne residente a Simbario, entrata in coma mentre veniva trasportata presso l'ospedale "San Bruno", sarebbe stata la caduta in autoambulanza. A riferirlo è stato il medico legale di parte, dottor Cardamone, il quale, consultatosi con i familiari della vittima, avrebbe sostenuto che il sopravvenuto «evento della morte è riconducibile al trasporto in ambulanza». Secondo quanto riferito dal medico legale di seguito all’esame fatto sul corpo, la donna, oltre ad avere avuto escoriazioni alla testa, presentava punti di sutura anche agli arti. Di seguito ai suddetti esami, i familiari di Caterina Umbrello hanno chiesto alla magistratura di fare chiarezza sulle eventuali responsabilità che, in merito alla sopraggiunta morte, sarebbero attribuibili al personale medico che il 12 novembre scorso ha prestato servizio all’anziana donna.

Caterina Umbrello, deceduta lo scorso 28 novembre intorno alle ore 10 all'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, sedici giorni prima, il 12 novembre, di seguito ad un malore era stata trasportata in autoambulanza dalla propria abitazione verso il nosocomio di Serra San Bruno. Giunti in ospedale i figli avrebbero notato che l'anziana presentava, appunto, delle medicazioni alla testa e agli arti. Alla richiesta di chiarimenti, i sanitari intervenuti avrebbero sostenuto che le lesioni riportate erano conseguenti ad una manovra brusca del conducente dell’ambulanza durante il trasporto in ospedale. Per conoscere la dinamica dell'accaduto erano intervenuti anche i carabinieri della locale compagnia.

Pubblicato in ATTUALITÀ

mini michelezaffinoLo stadio “La Quercia” questa volta porta bene e permette alla Serrese di incassare 3 punti importanti. Un segno di ripresa per la formazione di mister Amoroso che dopo un buon inizio di campionato – cominciato in panchina con mister Mardocco – non era più riuscita a vincere dalla partita casalinga contro la Reggio Mediterranea. Oggi è arrivata una vittoria contro la Villese e i biancazzurri possono finalmente tirare un sospiro di sollievo e ritenersi ancora competitivi tra le fila della Promozione.

La prima frazione di gioco non ha regalato grandissime emozioni, ma sono stati comunque i padroni di casa a dettare le regole del gioco, spingendosi in avanti nel tentativo di sbloccare il risultato. Nonostante la discreta prestazione dei biancazzuri, la difesa avversaria è riuscita a neutralizzare ogni azione di attacco. La Villese, di suo, si è sempre avvicinata timidamente alla porta di Savastano, che, reduce anche da una condizione fisica non al top, non ha avuto problemi a difendere la propria area. Al termine del primo tempo – caratterizzato da una lunga serie di falli sia da una parte che dall’altra – Soluri tenta il colpaccio e sfiora il gol. Si va negli spogliatoi fermi sullo 0 a 0.

Il secondo tempo si apre con una reazione fulminea da parte della Serrese, che di seguito ad una mischia in area si procura un calcio di rigore, finalizzato dal solito Zaffino che disorienta Cambareri, il numero 1 avversario. Dopo lo svantaggio, l’atteggiamento della Villese si fa più duro ma, i tentativi di pressing, piuttosto che aiutare gli ospiti sfociano nel nervosismo e al 5’ viene espulso Chirico per proteste nei confronti del direttore di gara Fiumara. La Serrese può così gestire la gara al meglio, forte del vantaggio e con un uomo in più. Al 34’ si torna a giocare in parità di seguito all’espulsione di Soluri, ammonito per la seconda volta, anche lui per proteste. I padroni di casa riescono a chiudere definitivamente il match soltanto in pieno recupero, grazie ad un ottimo Andreacchi, che con un tiro dalla distanza scavalca la difesa e insacca, punendo un distratto Cambareri che si era portato in avanti lasciando la propria porta incustodita.

Vince anche il Soriano di mister Baroni che, tra le mura amiche, riscatta il ko contro ReggioMediterranea e si conferma seconda forza del campionato. Di Nesci su calcio di rigore la rete che ha deciso il match di oggi pomeriggio contro un Caulonia che, vista la classifica, dovrà lottare quasi esclusivamente per evitare la retrocessione. Soriano che ha ampiamente meritato il successo e che, in settimana, tornerà al lavoro per preparare al meglio il prossimo impegno in campionato contro un Polistena che non lascerà nulla al caso e che cercherà di conquistare più punti possibili per scongiurare la retrocessione. 

Questi i risultati completi dell'ottava giornata e la classifica

Aurora Reggio-Cittanovese  0-2 (giocata ieri)
Bianco-Polistena 1-5 (giocata ieri)
Bagnarese-ReggioMediterranea 0-0 (giocata ieri)
Serrese-Villese 2-0
Soriano-Caulonia 1-0
Rizziconi-Deliese 0-2
Marina di Gioiosa-Locri 1-1
Gioiosa Jonica-San Giuseppe 1-3

 

Classifica

Cittanoese 21
Soriano 16
San Giuseppe 15
Deliese 15
Marina di Gioiosa 13
Locri 13
ReggioMediterranea 12
Bagnarese 12
Aurora Reggio 12
Villese  11
Caulonia 9
Serrese 9
Polistena 6
Rizziconi 5
Gioiosa Jonica 3
Bianco 3


Pubblicato in SPORT

mini sorianoIl Soriano si riprende quello che, sostanzialmente, gli era stato tolto e, vincendo oggi pomeriggio contro il Gioiosa Jonica nel recupero della quarta giornata di campionato, balza al secondo posto solitario dietro alla capolista Cittanova, lontana di due punti. Come si ricorderà, la partita contro il Gioiosa Jonica sul terreno di gioco di Bovalino, era stata sospesa praticamente allo scadere per impraticabilità del campo lo scorso 4 ottobre con i vibonesi in vantaggio per uno a zero. Il direttore di gara, però, decise inspiegabilmente di sospendere la partita ed il giudice sportivo ha deciso di farla ripetere dal primo minuto. Cosa che è avvenuta questo pomeriggio. Il Soriano, dunque, sbanca Bovalino con il risultato finale di 2-0. Stesso finale con il quale la Bagnarese ha espugnato Bianco. Questa la classifica aggiornata a seguito dei due recuperi.

 

 

Cittanovese 15
Soriano 13
San Giuseppe 11
Deliese 11
Locri 11
Aurora Reggio 11
Bagnarese 10
Marina di Gioiosa 9
Caulonia 9
Villese 8
Rizziconi 7
Serrese 6
ReggioMediterranea 5
Gioiosa Jonica 3
Polistena 3
Bianco 0

Pubblicato in SPORT

guardia di finanzaUn danno erariale per 8milioni e 200mila euro ravvisato in materia di indebita percezione di due distinti finanziamenti, comunitari e nazionali, tra loro incompatibili, erogati dalla Regione Calabria in favore della “Eurocoop”, società addetta alla raccolta dei rifiuti. Questo quanto emerso a seguito dell’operazione denominata “Bis in idem” e segnalato, questa mattina, all’attenzione della Procura regionale della Corte dei conti da parte della Guardia di finanza di Vibo Valentia.

Ventidue sarebbero i soggetti finiti nel mirino degli inquirenti, che avrebbero posto in essere un articolato sistema fraudolento. Tra questi Bruno Calvetta, all’epoca dei fatti direttore generale del Dipartimento Lavoro della Regione Calabria; oltreché dirigenti e dipendenti del medesimo Dipartimento; Ottavio Gaetano Bruni e Francesco De Nisi, entrambi ex presidenti della Provincia di Vibo Valentia; tre funzionari in organico sempre alla Provincia di Vibo; l'ex sindaco di Vibo Valentia Francesco Mario Sammarco e i responsabili della società beneficiaria del finanziamento tra cui il presidente del Cda Silvio Claudio Martino.

Già nel maggio scorso l’inchiesta aveva condotto all'arresto di sei persone, mentre altre tre erano state poste ai domiciliari. In seguito, su ricorso delle difese degli indagati, questi ultimi provvedimenti coercitivi di custodia cautelare erano stati attenuati ed in parte annullati dal Tribunale del Riesame.

Pubblicato in ATTUALITÀ

 

mini sanroccoSERRA SAN BRUNO - Nel corso della tradizionale processione per i festeggiamenti in onore di San Rocco, tenuti nella giornata di sabato 16 agosto, la statua del santo non è stata portata a braccia, bensì sistemata su un carrello meccanico spinto dai fedeli.

Insolita decisione quella adottata, dunque, dal "Comitato San Rocco", che si è visto costretto a dare seguito ad una decisione impartita dalla Curia arcivescovile di Catanzaro-Squillace. Il provvedimento si sarebbe reso necessario in seguito ai casi registrati ad Oppido Mamertina, San Procopio e Scido, riguardo ai presunti inchini delle statue dinnanzi alle abitazioni di boss o elementi potenzialmente appartenenti a clan 'ndranghetisti.

La processione si sarebbe potuta svolgere o secondo il rituale "tradizionale" - e cioè portata in spalla da "portatinti" selezionati in un elenco di nominativi indicati in questo caso dal Comitato, da sottoporre al controllo preventivo della Prefettura di Vibo - oppure con il trasporto su un furgoncino. Alla fine, però, gli organizzatori hanno optato per il carrello.

 

Pubblicato in ATTUALITÀ

roin2014Dopo il successo della scorsa edizione, torna anche quest'estate a San Nicola da Crissa, questa sera in piazza Marconi a partire dalle ore 22, l'appuntamento con il RockInside Night. La manifestazione mantiene uno spirito divulgativo nei confronti di un genere musicale vario e sfaccettato, proponendosi anche come una vetrina importante per i diversi gruppi rock, più o meno affermati, nati e operanti nel nostro territorio.

Tre saranno le band che si avvicenderanno nel corso dell’evento. I primi a calcare il palco di piazza Marconi saranno i “Deep Impact”, band catanzarese di lungo corso il cui repertorio consiste in cover di gruppi storici del rock internazionale tra i quali i Led Zeppelin, i Deep Purple e i Jethro Tull; in seguito sarà il turno dei “Chilly Willy”, tribute band dei Red Hot Chili Peppers ed, infine, i “Midsummer Session”, band di casa, che proporrà una scaletta di brani rock anni ‘70-‘80.

Anche quest'anno quindi varietà e polimorfismo a San Nicola da Crissa, nel nome di quella grande e sfrenata passione che è la musica rock.

Pubblicato in CULTURA

mini carabinieri_124SORIANO CALABRO - A distanza di quasi un anno, l'assassino di Lucia Ioppolo - 85enne soffocata nella propria abitazione a seguito di un tentativo di rapina finito male - ha adesso nome e cognome: si tratta di Erdei Romeo Bogdan, 23enne romeno, arrestato nel suo Paese dalla Polizia nazionale, tramite il Dipartimento centrale di Polizia criminale. L'uomo, vicino di casa dell'anziana, è stato incastrato grazie al Dna rinvenuto sotto le unghie della donna. 

Il fatto risale al 23 novembre scorso, quando Lucia Ioppolo è stata trovata morta nella sua casa Soriano. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, ed il medico legale il quale ha ricondotto il decesso della donna a soffocamento. Gli inquirenti, poi, tramite anche la collaborazione di diverse persone, sono riusciti a risalire proprio al 23enne, rifugiatosi in Romania a seguito dell'omicidio. 

 


Pubblicato in ATTUALITÀ

madonna del carmelo

Il caso di Oppido Mamertina, seguito poi da quello di San Procopio, è finito al centro delle cronache di tutta Italia. I fatti ormai sono noti: Madonne e Santi in processione sostano e si inchinano davanti alle abitazioni che accolgono vecchi boss costretti ai domiciliari, e come per fatalità, per la prima volta – è proprio il caso di dirlo – grazie a Dio, il mondo inizia a condannare riti e rituali che fino ad ora si era semplicemente limitato ad osservare. Poi, ieri, una nuova polemica. Questa volta a mettersi di “traverso” è la Chiesa: la storica processione della Madonna del Carmine a Vibo Valentia, che si sarebbe dovuta svolgere per le vie del centro storico della città, viene annullata. Lo stop preventivo è arrivato dalla parrocchia della stessa Chiesa del Carmine, di concerto con la Diocesi di Mileto-Nicotera-Tropea, in seguito alle determinazioni assunte dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza.

Polizia e carabinieri per diversi giorni hanno sottoposto al vaglio i nominativi dei “portatori della statua della Madonna del Carmelo”. Fra di loro – evidenziano le forze dell’ordine – vi sarebbero diversi soggetti vicini ad ambienti criminali. Da qui il passo è breve: «Misure straordinarie – si è detto – per il “commissariamento” della processione». Proprio così, commissariamento, come avviene per i Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa in cui gli amministratori voluti dal popolo vengono sostituiti da altri scelti dal governo, in analogia (tornando al sacro) con quanto accadde già nelle ultime festività pasquali a Stefanaconi, quando le statue vennero portate in spalla dai ragazzi della Protezione civile.

A Vibo, il Prefetto aveva piuttosto suggerito alle autorità religiose di far trasportare la Madonna su un furgoncino guidato da un rappresentante della Protezione civile. Misura, però, risultata non gradita. A “controindignarsi” questa volta è stata proprio la parrocchia del Carmine di Vibo, che, contrariata dalla sola idea di vedere la statua della Vergine recata in processione da qualcos’altro o da qualcun’altro che non siano gli abituali e più noti portantini – secondo gli inquirenti «vicini alla cosca di 'ndrangheta dei Lo Bianco» – dichiara, addirittura, l’annullamento della cerimonia, una delle più sentite e seguite del capoluogo. In definitiva, il rito è dunque saltato. In chiesa, in serata, si è celebrata la messa, nella piazzetta del Carmine si sono tenuti i festeggiamenti civili. Alle pareti ancora resiste un piccolo manifesto affisso prima della contesa per indicare il percorso che avrebbe dovuto seguire la processione.

L'astinenza da corteo a cui la diocesi ci condanna, il vuoto che questa probabilmente genera, soprattutto, nello stomaco dei fedeli, non può di certo risultare più insopportabile di una manciata di pezzenti che si inchinano al cospetto del boss. Ma l’idea di rifiutare anche il camion guidato dal referente della Protezione civile non è di certo un atto di giustizia. Si tratta, anzi, di un provvedimento che lascia la sensazione che nulla di coraggioso sia stato fatto per arginare il problema. O che, comunque, nulla sia stato fatto per restituire realmente la Madonna ai credenti evitando di tenerla ostaggio di una valenza “culturale” del tutto distorta, che si nutre di “inchini”, metafore e simboli emblematici. Così si è finito per negare la processione a tutti, anche a chi ripudia la mafia ed intende piegarsi solo ai piedi della stessa Madonna in segno di reale venerazione religiosa.

Siamo invasi dalla retorica ridondante di chi si scaglia contro la «non giusta considerazione della bella e ospitale Calabria», ma mai, stranamente, ci si chiede dove abbia poi condotto tanta eloquenza nel decantare una terra spacciata, solamente, per pura e genuina. Sarebbe molto più proficuo, forse, se gli assertori di tanta magnificenza – quelli che in genere si rifugiano nelle formule dei «meravigliosi mari e montagne», del bergamotto reggino e della ‘nduja di Spilinga – prendessero davvero posizione di fronte ad un declino, soprattutto culturale, di cui non si può più tacere. Indichino soluzioni tangibili e percorribili e non frutti impuri della peggiore ipocrisia. Perché altrimenti questa terra, già socialmente ed economicamente fragile, rischia di affondare definitivamente per i troppi inchini.

Per questo soprattutto la Chiesa, pregna di intellettualismo elitario, di teologi che hanno fatto finta di non accorgersi di questa involuzione, che sono stati velatamente indulgenti con la capacità della ‘ndrangheta di influenzare anche lo spazio “sacro” delle manifestazioni religiose popolari, adesso sbaglia di grosso se immagina che le processioni possano cambiare rotta e modalità su semplice indicazione del Prefetto di turno o su sospensioni dell’ultimo minuto. Piuttosto, ciò dovrebbe accadere secondo un atto di coraggio che abbia origine soprattutto nella Chiesa stessa, obbligata a farsi carico di un problema che – in troppi casi – essa stessa ha contribuito a generare per mera e timorosa compiacenza. Per comodità e quieto vivere. L’inchino al cospetto dei “notabili” e dei “potenti”, il togliersi il cappello davanti al boss, è un atto di soggezione che la Calabria deve ripudiare con forza e non sfuggire timorosamente per decreto.

 

Pubblicato in LO STORTO
mini carabinieri_124Nella giornata di ieri si è registrato un nuovo preoccupante episodio intimidatorio a danno di Raffaele Montagnese, imprenditore edile, residente ad Acquaro. Davanti all’abitazione dello stesso Montagnose - che, appunto, già di recente era stato oggetto di minacce da parte di ignoti - è stata ritrovata una bottiglia contenente un liquido infiammabile, probabilmente benzina, con accanto un bossolo di fucile.
 
Sul fatto stanno indagando, sotto le direttive del capitano Stefano Esposito Vangone, i carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno. Una della pista seguite dagli inquirenti è legata all’ipotesi che possa trattarsi di un’intimidazione perpetrata all’indirizzo dell’imprenditore in seguito all’avvio di un cantiere edile, attivato di recente nella frazione “Limpidi”, ricadente proprio nel Comune di Acquaro. 
 
L’importo dei lavori aggiudicati a favore della ditta guidata da Montagnese, afferenti alla costruzione di un muro di protezione e probabilmente contesi da altri soggetti, risulterebbe essere di poco inferiore ai 40mila euro. 
 
 
Pubblicato in ATTUALITÀ

incendio rifiuti1SERRA SAN BRUNO - Si è divisa non poco l’amministrazione comunale sulla questione rifiuti e più in generale sulle condizioni di degrado che da mesi interessano la cittadina. Proprio nelle ultime settimane, infatti, si è creato un vero e proprio strappo in maggioranza fra due fronti palesemente separati e distinti. Da una parte il primo cittadino Bruno Rosi, additato dalla quasi totalità dei componenti della stessa giunta comunale come responsabile unico di un fallimento arrivato ad interessare ogni comparto dell’attività amministrativa; dall’altra il fronte dei “salerniani”, ancorati alle direttive del dominus politico del centrodestra locale, che eppure da ormai oltre un anno deserta le sedute del Consiglio comunale.

Pubblicato in ATTUALITÀ
Pagina 1 di 5

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)