Martedì, 11 Ottobre 2016 15:19

Simbario, l'acqua è di nuovo non potabile

SIMBARIO - Dall’inconveniente tecnico all’ordinanza di limitazione dell’uso di acqua potabile. A distanza di pochi giorni, dopo alcuni guasti registrati sulla rete idrica, il territorio comunale di Simbario torna a vivere il grosso disagio derivante dall’uso dell’acqua potabile. Questa volta però la limitazione non riguarda interventi tecnici di manutenzione bensì «la non conformità ai parametri microbiologici sui campioni di acqua prelevati».

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SIMBARIO - Dopo i disagi subiti durante la stagione estiva, con le ordinanze di non potabilità del luglio scorso e vari interventi tecnici alla rete, il territorio comunale di Simbario sarà sprovvisto di acqua durante la giornata odierna, dalle 12 e alle 20 a causa di «un  guasto alla rete idrica». Lo fa sapere il sindaco Ovidio Romano attraverso un avviso pubblicato sull’albo online. La situazione dunque, dovrebbe ritornare alla normalità nella tarda serata, di seguito agli interventi di manutenzione avviati nella mattinata dall’amministrazione comunale del piccolo centro montano.

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Il primo cittadino di Simbario, Ovidio Romano, con una ordinanza emessa nella giornata odierna, ha disposto la revoca di un'altra ordinanza, del 21 luglio scorso, tramite la quale il sindaco del piccolo centro del Vibonese aveva deciso il divieto dell'uso dell'acqua ai fini del consumo umano. 

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Il 2015, ormai giunto agli sgoccioli, non sarà di certo ricordato come uno dei migliori anni per quel che concerne la questione sicurezza, legata in particolar modo alla lista lunghissima di furti e rapine registratesi sia all’indirizzo di abitazioni private che di diverse attività commerciali e istituti di servizi. 

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La Personal Factory, azienda con sede a Simbario - fondata dopo oltre 25 anni di esperienza nelle miscele in polvere, come spin-off delle attività di ricerca finanziate dal pubblico e da imprese private che operano nelle polveri per l'edilizia - ha ricevuto una targa di riconoscimento lo scorso 5 novembre a Rimini nell'ambito della Fiera Ecomondo, tenutasi nei giorni 3-4-5-6 novembre nella cittadina emiliana. 

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simbario entrataLa Pro Loco di Simbario è stata depennata dall’albo delle associazioni turistiche. Il provvedimento, deciso dall’amministrazione provinciale, è stato reso effettivo attraverso una determina sottoscritta dal dirigente del settore Turismo, Giacomo Consoli.

Assieme alla Pro Loco di Simbario, contestualmente, sono state soppresse anche quelle di Zungri, Joppolo e Briatico. La decisione risulta connessa alla «evidente» e duratura inattività gestionale ed amministrativa del sodalizio, considerata, dunque, in totale violazione della normativa vigente in materia, oltreché con quanto previsto espressamente dallo statuto delle stesse associazione. L’inadempienza sarebbe emersa in seguito a dei controlli amministrativi effettuati direttamente dagli uffici della Provincia, nonché da verifiche dirette in merito ad eventuali attività ed iniziative poste in essere dall’associazione simbariana. Ciò confermato dal fatto che proprio al settore Turismo della Provincia di Vibo Valentia, ormai da diverso tempo, non sarebbero giunte alcune comunicazioni da parte dei referenti della Pro Loco, né dai soggetti che avrebbero dovuto rivestire ruoli inerenti alle cariche associative. Nulla, inoltre, risulterebbe comunicato in merito alle eventuali riunioni del Consiglio di amministrazione, del Collegio dei revisori dei conti, delle assemblee ordinarie dei soci.

L’ormai ex Pro Loco di Simbario, costituita come associazione turistica e denominata “Pro Loco Synbaros”, con sede in via Rione Cittanova n.43, era stata dapprima depositata all’Agenzia delle Entrate in data 11 luglio 2011 ed iscritta poi all’Albo delle Pro Loco di Vibo Valentia il successivo 22 luglio. Dopo poco oltre tre anni, quindi, alla luce dell’inattività gestionale ed amministrativa ravvisata dai burocrati provinciali, il sodalizio è stato considerato inattivo e di conseguenza escluso d’ufficio dall’Albo.

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Martedì, 16 Settembre 2014 10:15

Simbario, il Comune si distacca da Sorical

mini comune_simbarioSIMBARIO – Un passo indietro quale scelta di buon senso è quello che ha fatto l’amministrazione comunale di Simbario, dichiarando la volontà di non dipendere più da Sorical per la gestione del servizio idrico. Più che una dichiarazione, una dimostrazione fattiva, con cotanta richiesta formale (redatta dall’avvocato, nonché consigliere comunale Antonio Fazio) che nella giornata di oggi verrà inviata ai vertici della società che da 10 anni, oramai, gestisce l’incriminato invaso dell’Alaco. Si è tenuta ieri a partire dalle ore 19, presso la sala consiliare del comune di Simbario, una conferenza stampa per comunicare la risoluzione del contratto di servizio idrico. Secondo quanto riferito dal sindaco Ovidio Romano, l’amministrazione – grazie anche all’aiuto volontario dei cittadini – avrebbe recuperato le vecchie strutture di captazione dell’acqua dalle sorgenti, in modo da garantire ai simbariani l’autosufficienza idrica. Il legale Antonio Fazio ha redatto dunque una comunicazione di avvio del procedimento di distacco da Sorical, sia per motivi “qualitativi” che “quantitativi”. Per quanto riguarda il primo punto, tristemente noti sono oramai i fatti dell’inchiesta “Acqua sporca”, portati a galla da sodalizi spontanei di cittadini quali il Comitato Civico Pro Serre, l’associazione culturale “Il Brigante” e la scrivente redazione, che nel maggio del 2012 ha condotto i Carabinieri del Nas di Catanzaro, sotto provvedimento di sequestro emesso dalla Procura, a sequestrare l'invaso artificiale dell'Alaco per carenze igienico-strutturali. Da un punto di vista meramente quantitativo, come ha spiegato il legale Fazio, il contratto di gestione del servizio sarebbe viziato dal non rispetto delle tariffe previste dal Cipe. Infatti, la cifra prevista dal contratto di gestione Sorical, di euro 0,33 per m3, sarebbe nettamente superiore a quella prevista dalla legge, che si ferma alla soglia di euro 0,25 per m3. Queste due motivazioni dovrebbero essere più che sufficienti per ottenere senza problemi la risoluzione del contratto, che di fatto dovrebbe essere comunicata 6 mesi prima della scadenza annuale (ovvero il 30 giugno) per ovviare al rinnovo tacito dello stesso. Dunque, alla già non potabilità dell’acqua proveniente da un invaso mai bonificato, si aggiunge la speculazione finanziaria della società di gestione, che da anni vende ai comuni (circa 80) acqua non potabile e a prezzi nettamente superiori a quelli previsti dalla legge. Per il tramite di Esilab, il comune di Simbario ha già effettuato una prima verifica di potabilità dell’acqua delle proprie sorgenti, ottenendo un riscontro positivo. In più, è già stato disposto un secondo esame delle acque che verrà effettuato nei prossimi giorni.

 

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non ti pagoAl culmine di un ricco calendario di eventi, promosso per i festeggiamenti in onore del patrono San Rocco, sabato prossimo, a partire dalle ore 21.00, ritorna in Piazza Vittorio Veneto, a Simbario, il consueto appuntamento estivo con i ragazzi del Laboratorio Teatrale della parrocchia T.N.S.G.C., impegnati, questa volta, nella rappresentazione di “Non ti pago”, commedia brillante in tre atti, liberamente ispirata all’omonimo capolavoro di Eduardo De Filippo, ma riadattata in vernacolo simbariano.

Protagonisti dell’avvincente trama Ferdinando Quagliuolo (interpretato da Nicola Ciconte) – proprietario di un banco lotto – ed il suo dipendente, Mario Bertolini (Basilio Roti). Punto nodale dell’intreccio la dipendenza patologica di entrambi per il gioco del lotto e la relazione amorosa tra lo stesso Bertolini e Stella (Valentina Ierace), figlia di Quagliuolo. Rapporto affettivo tenuto chiaramente all’insaputa di quest’ultimo. A turbare le vite dei protagonisti una cospicua e contesa vincita al lotto, che finirà per creare non poco scompiglio fra i personaggi di una commedia impegnativa, ma allo stesso tempo dal ritmo coinvolgente ed entusiasmante, capace di mantenere alta l’attenzione del pubblico per tutta la durata dei tre atti.

Il Laboratorio Teatrale della Parrocchia T. N. S. G. C., anche per quest’anno, mantiene, dunque, lo zoccolo duro del team che ha portato in scena le commedie delle estati precedenti. Oltre agli attori già citati, si avvicenderanno sul palco Gina Tassone, alle prese col personaggio di cummari Francisca; Giovanni Parise nelle vesti di Micuzzeriu; Monica Fraietta che interpreterà Margherita; Paolo Timpano nel ruolo di Lorenzo Strumillo; Raffaele Timpano in Don Raffaele Console; Chiara Roti nei panni di Donna Carmela; Vincenzo Battaglia nei panni di Luigi Frungillo ed Enza Figliuzzi in Vittoria Frungillo. Ma la vera novità di quest’anno è che anche la regista Pina Tassone esibirà al pubblico le sue doti da attrice, interpretando il ruolo di cummari Cuncetta. Prezioso anche il lavoro svolto dietro le quinte dall’aiuto regista Angela Casini, mentre si farà di certo sentire l’assenza di Jole Corsaro, distante quest’anno dalla scena, ma comunque sempre vicina all’affiatato gruppo.

Confidando nella clemenza delle condizioni climatiche, l’appuntamento è, quindi, fissato per sabato 9 agosto dalle 21.00, in Piazza Vittorio Veneto a Simbario. L’evento è compreso in un fitto calendario di spettacoli ed attività di intrattenimento, che avrà inizio giovedì 7, a partire dalle ore 21.30 con il “Simbario’s Talents”, esibizione musicale di giovani talenti simbariani; mentre venerdì 8 agosto dalle ore 21.30 sarà la volta della “Sagra paesana” con piatti tipici a base di patate; per chiudere domenica 10 con i “Parafonè” in concerto.

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linguablueDopo i casi riscontrati a Mileto e Filogaso, un altro allevamento è stato posto sotto sequestro per il rinvenimento di capi di bestiame affetti da Blue tongue (Lingua blu), malattia contagiosa dei ruminanti.

Il provvedimento di sequestro ha interessato un allevamento ubicato a Simbario, conseguentemente al quale al proprietario è stato vietato di introdurre altri esemplari e di trasportare fuori dall'azienda foraggi, attrezzi ed oggetti che potrebbero favorire la diffusione della malattia. Il bovino malato e tutti quelli sospetti dovranno essere separati da quelli sani. Il personale del servizio veterinario dell'Asp è stato incaricato di dare esecuzione all'ordinanza.

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mini madonnasimbarioQuasi sempre, una comunità ufficializza la propria vita religiosa con la costruzione della prima chiesa. Per i simbariani invece, il vero cammino religioso comincia sotto l'egida dei padri domenicani, quando avviene il passaggio del loro territorio «dal Regio patrimonio della maestà cattolica di Filippo IV, nel quale (patrimonio) si trovava dal 1650, una volta cessata la signoria della famiglia Carafa di Nocera», al monastero di Soriano Calabro, come si legge nel volume “Simbario, note storiche e fenomeno migratorio”, curato da padre Antonio Alaggia.
La grande fede che i simbariani nutrono nei confronti dell'effige mariana, deriverebbe proprio dalla stretta connessione che quei territori ebbero con il convento dei domenicani. Segno evidente è il simulacro della “Madonna del Rosario”, all’interno della chiesa matrice, e l’omonima confraternita oramai estinta. Si racconta infatti, che Domenico di Guzmán, assorto in preghiera per combattere l'eresia albigese, ebbe in apparizione la Madonna che gli consegnò il Rosario.
Come si evince ancora dal libro di padre Antonio Alaggia «anche la chiesa della Madonna delle Grazie, titolo tanto caro ai domenicani, con la meravigliosa e maestosa statua marmorea, opera molto probabilmente del Gagini (da attribuire ndr), è dovuta ai religiosi di Soriano».
Padre Alaggia però non specifica se i devoti di San Domenico abbiano offerto la statua alla comunità simbariana, oppure se, i simbariani, vicini ai conventuali di Soriano, l’abbiano loro stessi commissionata. E, quando la Storia non soddisfa completamente la voglia di sapere, l’aiuto arriva tosto dalla leggenda (ogni paese ne ha una), che molto spesso affascina più di una mezza verità.
Oggi a Simbario si officiano i festeggiamenti in onore della Madonna Grazie. La bellissima statua policroma, posta sopra l’altare maggiore dell’omonima chiesa, non è mai stata portata in processione, data la sua fattura in marmo, anzi, i simbariani raccontano che la stessa non è mai stata spostata da quel luogo, che la Madonna avrebbe scelto come sua dimora. Per il rito processionale infatti, viene utilizzata una riproduzione leggera della statua originale, custodita durante l’anno nella sacrestia.
 
Molto tempo fa, sulla spiaggia di Soverato, venne trovata una statua marmorea con un Bambino, raffigurante la Madonna delle Grazie. La scoperta scosse gli appetiti di tutti i fedeli della zona, che munitisi di fastosi carri e possenti buoi, si diressero verso Soverato speranzosi di condurre la bellissima statua ognuno nella propria chiesa. I tentativi di portare la Madonna delle Grazie sui carri non ebbero successo. L’effigie marmorea si era fatta così pesante, che gli espedienti per spostarla dalla spiaggia risultarono vani.
Nel frattempo, un certo Patoscia partiva col suo malandato carro trainato da due buoi malnutriti, con l’intento di portare la Madonna delle Grazie, di cui tanto si parlava, a Simbario. Per la gente – che già aveva sentito delle difficoltà altrui affrontate nel tentativo di spostare la statua dalla spiaggia – Patoscia divenne oggetto di derisione. Giunto nel cuore della notte a Soverato, il povero Patoscia decise di riposarsi e di aspettare che facesse mattino per portare la Madonna a Simbario. Destatosi dal sonno, sia lui che i presenti sulla spiaggia non credettero a quanto era successo: la statua misteriosamente si trovava sul carro di Patoscia. Lo stesso dunque, ancora incredulo ma contento, riprese la strada verso casa e giunto a Simbario, si fermò in una piazzetta dove c’era un pioppo e una fontana. Allorché, scese dal carro, attinse acqua dalla fontana e, stremato dal viaggio si mise a dormire. Il giorno seguente, la Madonna delle Grazie era adagiata sul tronco del pioppo e, come per miracolo, attorno all’albero era stato anche tracciato da mano acheropita il perimetro dove sarebbe sorta l’attuale chiesa.
 

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