mini Pileggi-fratelli-aggressione-ViboneseTre fratelli di San Nicola da Crissa, Giuseppe, Nicola e Rosaria Pileggi, rispettivamente di 79, 72 e 65 anni, già noti alle forze dell’ordine perché imputati di tentato omicidio ai danni di una vicina di casa, si sono resi protagonisti dell’ennesimo episodio di cronaca. I tre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, hanno violato tale restrizione della libertà personale per uscire, asce in pugno, a tagliare legna da ardere. Una volta fuori di casa, i tre anziani si sarebbero messi ad inveire nuovamente contro la vicina di casa, già loro vittima di tentato omicidio, la quale spaventata si sarebbe barricata in casa. Sul luogo dell’accaduto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della locale Stazione, coordinati dal capitano Esposito Vangone, che una volta accertatisi di quanto stesse succedendo, avrebbero cercato di far desistere i tre fratelli per farli tornare in se e rispettare gli obblighi previsti dalla legge. I tre anziani, per tutta risposta, avrebbero opposto resistenza e usato violenza contro i militari che nella bagarre, nata appunto per tentare di convincere i recidivi a lasciare le asce e a tornare in casa, avrebbero riportato alcune escoriazioni e lacerazioni alla divisa. I tre sono stati nuovamente arrestati e tradotti agli arresti domiciliari con l’accusa di resistenza e violenza a pubblico ufficiale. Nel luglio scorso i tre fratelli erano finiti in manette per aver attentato alla vita della loro vicina di casa, una cinquantenne del luogo, accoltellata per due volte alla schiena. Mentre nel novembre scorso erano stati sorpresi dai carabinieri su un autobus ed arrestati in quanto avrebbero dovuto trovarsi ai domiciliari appunto per l’accusa di tentato omicidio. I tre erano saliti su un pullman diretto a Vibo Valentia, confondendosi tra gli studenti presenti, ma riconosciuti dai militari dell’Arma, dopo le formalità di rito, sono stati rispediti nuovamente ai domiciliari.

 

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mini angela_dominelliVIBO VALENTIA - Angela Dominelli (foto) rimarrà detenuta nel carcere di Castrovillari. Il Gip Gabriella Lupoli ha convalidato l'arresto della 22enne di Sorianello accusata di tentato omicidio aggravato, respingendo la richiesta dell'avvocato difensore della ragazza, Giuseppe Stuppia, che aveva presentato istanza di scarcerazione chiedendo la misura degli arresti domiciliari. Accolta in pieno, invece, la richiesta di convalida della custodia cautelare in carcere avanzata dal Pubblico ministero Michele Sirgiovanni, titolare delle indagini. Il giudice, però, prendendo in considerazione anche una richiesta avanzata dal legale della Dominelli, ha disposto una perizia per accertare le condizioni di salute della ragazza.

Come si ricorderà, lunedì scorso, intorno alle 19, su corso Umberto I a Serra San Bruno, una lite tra ragazze si è trasformata in un accoltellamento, un tentato omicidio secondo le forze dell'ordine. Protagonista in negativo dell'episodio sarebbe proprio la Dominelli che, al culmine dell'alterco, secondo gli inquirenti ha assestato un fendente alle spalle ad una 19enne di Fabrizia, Ramona Cirillo. A quest'ultima, dopo l'intervento del 118, è stata riscontrata una ferita all'emitorace sinistro e un versamento polmonare. Dopo il trasferimento a Catanzaro la sera stessa dell'accoltellamento, la vittima è stata subito sottoposta ad intervento chirurgico e adesso le sue condizioni sembra stiano migliorando. Contemporaneamente alla macchina dei soccorsi è scattata subito quella delle forze dell'ordine, che dopo pochi minuti dall'accaduto hanno tratto in arresto la presunta responsabile dell'accoltellamento. I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno infatti rintracciato la 22enne poco dopo il fatto, arrestandola con l'accusa di tentato omicidio aggravato, e trasferendola nel reparto femminile della casa circondariale di Castrovillari. Alla base dell'insano gesto pare potrebbe esserci stata una qualche forma di rivalità d'amore tra due ex amiche. La Dominelli in un primo momento ha negato di essere la responsabile dell'accaduto, per poi sostenere invece di aver agito per legittima difesa perchè, a suo dire, sarebbe stata aggredita dalla vittima e dalla sorella.

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mini UPLOAD_carabinieri4SERRA SAN BRUNO - Ancora un fatto di cronaca nella cittadina della certosa: ieri sera intorno alle 19, su corso Umberto I, una lite tra ragazze si è trasformata in un accoltellamento, un tentato omicidio secondo le forze dell'ordine. A.D., 22enne di Sorianello, avrebbe, al culmine dell'alterco, assestato un fendente alle spalle ad una 19enne di Fabrizia. A quest'ultima, dopo l'intervento del 118, è stata riscontrata una ferita all'emitorace sinistro e un versamento polmonare. Dopo il trasferimento a Catanzaro, la vittima è stata sottoposta, nella tarda serata di ieri, ad intervento chirurgico. Contemporaneamente alla macchina dei soccorsi è scattata quella delle forze dell'ordine, che in breve hanno tratto in arresto la presunta responsabile dell'accoltellamento. I carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, hanno rintracciato la 22enne poco dopo il fatto, arrestandola con l'accusa di tentato omicidio aggravato, e trasferendola nel reparto femminile della casa circondariale di Castrovillari. Alla base dell'insano gesto ci sarebbe stata una qualche forma di rivalità d'amore tra due ex amiche.

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