polizia alt2Le Squadre Mobili di Vibo Valentia e Catanzaro hanno tratto in arresto Nunzio Manuel Callà, 28enne, coinvolto nell'operazione "Gringia" scattata alla fine del 2012, che ha fatto luce su alcuni omicidi rientranti nell'ambito della faida tra le cosche del Vibonese. Callà è stato sorpreso in un casolare di campagna, a Spilinga. Assieme a lui c'era anche Bruno Pisano, finito in manette con l'accusa di favoreggiamento. Durante una perquisizione, gli agenti hanno trovato bottiglie di champagne, confezioni di gamberoni e 9.500 euro in contanti. Nel nascondiglio c'erano anche documenti che gli agenti hanno definito "di estrema importanza investigativa" e sui quali sono in corso accertamenti.

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Venerdì, 12 Settembre 2014 09:28

Argentina, arrestato il boss Pantaleone Mancuso

mini gendIl boss della 'ndrangheta, Pantaleone Mancuno, 53 anni detto "l'ingegnere" - tra gli eredi designati della nota consorteria mafiosa di Limbadi - è stato fermato il 29 agosto scorso mentre tentava di attraversare la frontiera a bordo di un bus diretto in Brasile. La gendarmeria argentina, però, ha diffuso soltanto ora la notizia, spiegando anche che, a breve, verranno avviate le procedure per la sua estradizione in Italia.

Mancuso è accusato di associazione mafiosa e duplice tentato omicidio. L'uomo, inseguito da un mandato di cattura internazionale, era latitante da tempo. Luni "l'ingegnere", nel momento in cui è stato fermato dalla gendarmeria, era in possesso della somma di 100mila euro in contanti e di un passaporto intestato a Luca De Bortolo. Ad incastrarlo, però, sono state le impronte digitali. 

 

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mini polizia-1A sei anni dal duplice tentato omicidio di Romana Mancuso, 69 anni, e del figlio Giovanni Rizzo, 42, avvenuto il 26 maggio 2008 a Nicotera, gli agenti della squadra mobile di Catanzaro, guidati dal dirigente Rodolfo Ruperti, hanno tratto in arresto un esponente della famigerata consorteria mafiosa di Libadi: si tratta di Giuseppe Antonio Mancuso, 25enne, accusato appunto del tentato omicidio della prozia e del figlio. 

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mini carabinieriNella tarda serata di ieri i carabinieri di Vibo Valentia hanno rintracciato e fermato a Nicotera Pantaleone Mancuso, 52 anni, pluripregiudicato, sorvegliato speciale ed esponente di spicco dell'omonima cosca di Limbadi, gravemente indiziato dei delitti di omicidio e tentato omicidio aggravati dalle modalità mafiose. L'operazione è stata condotta dai militari del Nucleo investigativo di Vibo Valentia in collaborazione con quelli della compagnia di Tropea e dello Squadrone eliportato "Cacciatori". L'uomo, sottoposto a fermo su provvedimento della Dda di Catanzaro, secondo gli inquirenti sarebbe uno dei protagonisti della faida di 'ndrangheta che ha visto contrapposti i "Patania" di Stefanaconi e il clan emergente dei "Piscopisani" dell'omonima frazione di Vibo Valentia.

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mini ccNella notte tra lunedì e martedì i carabinieri del Comando Provinciale di Vibo Valentia hanno tratto in arresto Domenico Lavecchia, 38 anni, ricercato da otto giorni perchè accusato del tentato omicidio di Salvatore Stambè, pastore 26enne ferito da diversi colpi di pistola dieci giorni fa, mentre pascolava il suo gregge nelle campagne di Dinami. Il presunto responsabile del tentato omicidio è stato scovato nelle campagne di Francica. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, alla base dell'episodio ci sarebbero dei contrasti che durano da tempo tra la famiglia di Stambè e quella di Lavecchia per motivi legati al pascolo abusivo.  Dopo l'ennesimo diverbio, dunque, Lavecchia avrebbe deciso di risolvere la questione con le armi. Determinante, nella ricostruzione dell'episodio, è stata la testimonianza resa da un 30enne rumeno che lavorava per Lavecchia e che ha riconosciuto proprio nel suo datore di lavoro l'autore del tentato omicidio. 

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mini ccDINAMI - Arrestato dai carabinieri di Dinami il presunto responsabile del tentato omicidio di Pietro Schinello, 35enne raggiunto da un colpo d'arma da fuoco alle gambe oggi pomeriggio, mentre giocava a carte in un bar del piccolo centro dell'Alto Mesima. A sparare contro Schinello sarebbe stato proprio il titolare del bar, Antonino Cavallaro, che dopo una lite per futili motivi, avrebbe esploso un colpo contro Schinello con una pistola detenuta legalmente. Di seguito la nota diffusa dal capitano Stefano Esposito Vangone, comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno.

Nel tardo pomeriggio di oggi, 20.06.2012, i Carabinieri del Comando Stazione di Dinami hanno tratto in arresto CAVALLARO Antonino, nato a Dinami (VV) il 10.10.1955, ivi residente via Giacomo Matteotti nr. 1, coniugato, commerciante, incensurato, per il reato di tentato omicidio in danno di SCHINELLO Pietro

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mini ccarabinieriSAN NICOLA DA CRISSA – Si è tenuta ieri l’udienza a carico dei tre fratelli di San Nicola da Crissa, Giuseppe, Nicola e Rosaria Pileggi, rispettivamente di 79, 72 e 65 anni, già  noti alle forze dell’ordine perchè imputati di tentato omicidio ai danni di una vicina di casa, che nel novembre scorso si erano resi responsabili, asce in pugno, di aggressione nei confronti dei carabinieri della locale stazione. I tre, sottoposti alla misura cautelare degli arresti domiciliari, avevano violato tale restrizione per uscire, asce in pugno, a tagliare legna da ardere. Una volta fuori di casa, i tre anziani si sarebbero messi ad inveire nuovamente contro la vicina di casa, già loro vittima di tentato omicidio, la quale spaventata si sarebbe barricata in casa. Sul luogo dell’accaduto sono giunti i Carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno e della locale Stazione, coordinati dal capitano Esposito Vangone, che una volta accertatisi di quanto stesse succedendo, avrebbero cercato di far desistere i tre fratelli

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mini Serra San Bruno centro storicoSERRA SAN BRUNO - Ancora ladri in azione nel centro storico serrese. Ieri sera intorno alle 18,30 M.T.I., una 50enne residente nel rione "Zaccanu", tornando a casa con le buste della spesa in mano si è trovata davanti ad una scena certamente poco piacevole: la sua abitazione, in cui vive con l'anziana madre, era stata messa completamente a soqquadro dai topi d'appartamento che agiscono da tempo indisturbati nei vicoli di Terravecchia. Questa volta, però, il bottino è stato molto più magro che in altre occasioni: i malviventi non hanno portato via praticamente nulla, perchè la donna non tiene in casa ingenti somme di denaro nè oggetti di grande valore, ma probabilmente anche perchè il suo ritorno a casa potrebbe aver colto di sorpresa i ladri mettendoli in fuga. Gli autori del tentato furto, che hanno agito anche stavolta in pieno giorno, hanno forzato il cancello di legno del giardino e poi, attraverso una finestra di un edificio adiacente, si sono introdotti nell'abitazione della donna e hanno rovistato dappertutto in cerca di qualcosa che avrebbe potuto far fruttare la loro azione criminosa. Invece stavolta sono stati costretti a scappare a mani vuote.

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mini Carabinieri-sorianelloDi seguito il comunicato stampa diffuso dal capitano Stefano Esposito Vangone, comandante della Compagnia dell'Arma dei Carabinieri di Serra San Bruno: In nottata l’intervento dei carabinieri del Comando Stazione di Dinami ha consentito di trarre in arresto un pericoloso soggetto rumeno, pregiudicato, per il reato di tentato omicidio perpetrato per mezzo di un’ascia. O.C. queste le iniziali del giovane boscaiolo rumeno di 33 anni che intorno alla mezzanotte di oggi, dopo essersi presentato a casa di un suo connazionale, amico e collega, ha tentato di attingerlo mortalmente al viso e al corpo mediante l’ascia utilizzata per lavoro. L'O.C. per cause ancora in corso di accertamento, ma verosimilmente riconducibili a tradimenti e questioni sentimentali, si sarebbe presentato a casa del suo amico E.I.C., classe ’84, ritenuto responsabile di aver insidiato la sua fidanzata.

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mini Carabinieri-sorianelloUna coppia di bulgari Atanas Atanasov Tyankov, di 47 anni, e la moglie Pavlina Atanasova Zhekova, di 40, e il loro figlio Tihomir, di 20 anni, sono stati arrestati dai carabinieri a Vibo Marina con l'accusa di tentato furto. La donna, con la scusa di andare a trovare per una visita un anziano pensionato presso cui in passato aveva lavorato come badante, si e' fatta aprire consentendo a marito e figlio di intrufolarsi nell'abitazione in cerca di soldi. Il tre, pero', sono stati sorpresi da una pattuglia di carabinieri.

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