Domenica, 16 Ottobre 2022 09:35

Sorical riscuoterà direttamente le bollette dell’acqua

Scritto da Redazione
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Il lago Alaco Il lago Alaco

La riforma dell’acqua calabrese voluta da Roberto Occhiuto sta prendendo forma non più nelle enunciazioni bensì in atti ufficiali, documenti che ben presto diventeranno legge. Una proposta depositata in Consiglio regionale pochi giorni fa disegna il futuro della gestione del servizio idrico che si appresta ad essere affidata interamente a Sorical. La proposta di legge in questione, firmata da Pasqualina Straface (esponente di Forza Italia), domani passerà in Commissione Ambiente e già giovedì approderà in Consiglio regionale. 

Visto che con ogni probabilità verrà approvata perché voluta direttamente dal presidente della Regione e dalla sua maggioranza, è utile capire cosa comporti questa modifica normativa e come funzionerà nelle intenzioni del governo regionale la nuova governance dell’acqua calabrese. I contenuti della proposta di legge sono stati anticipati nei giorni scorsi dalla Gazzetta del Sud: se approvata, andrà a modificare la norma che disciplina gli investimenti della Regione in Sorical prevedendo la possibilità che nella società entrino i Comuni acquisendone gratuitamente le quote fino a un massimo del 40%. 

Di recente, com’è noto, Sorical è stata “salvata” dalla liquidazione, revocata dopo 10 anni, e il capitale è diventato interamente pubblico. La Regione ha infatti acquistato le azioni che erano dei privati (la multinazionale Veolia) ma sulle quote resta il pegno di un fondo governativo tedesco dovuto ai circa 70 milioni di euro di debiti che la società ancora ha. D’altro canto Sorical ha sempre vantato crediti ancora maggiori nei confronti dei Comuni e, ora, gli enti potranno diventare azionisti della società gratuitamente. 

Le ragioni di questa accelerazione e di queste novità legislative sono due, molto semplici. La prima: bisogna partecipare ad alcuni bandi del Pnrr che scadranno a fine ottobre e per farlo si deve prima procedere all'affidamento del Servizio idrico integrato a un soggetto gestore passando per il coinvolgimento (obbligatorio per legge) dei Comuni. La seconda: l'affidamento andrà proprio a Sorical, che finora ha gestito solo la fornitura di acqua all’ingrosso e che ora invece si occuperà di tutto il ciclo, dalla captazione ai rubinetti delle case, bollette comprese. La nuova norma infatti prevede che ci sia «il subentro immediato nella riscossione della Tariffa».

Si tratta di un nodo fondamentale che rappresenta anche un tasto dolente sia per gli enti che per i cittadini. Lo dimostra, da ultimo, il recente caso della pubblicazione sull’albo on line del Comune di Serra di una black list di presunti morosi – poi cancellata – in cui sono finiti i dati personali di centinaia di persone, molte delle quali sostengono di aver sempre pagato, o di non poter pagare, o di non voler pagare vista la contestatissima qualità del servizio. Le contestazioni, nelle Serre, sono da anni legate al famigerato caso dell’invaso dell’Alaco, la cui acqua nessuno beve benché venga dichiarata potabile, e ai disagi spesso patiti dalla popolazione anche per le pessime condizioni degli acquedotti comunali.

Di fronte a questi cambiamenti epocali – se i progetti della Regione diverranno realtà – che si prospettano nella gestione del servizio idrico, e in un contesto come quello del territorio serrese, i sindaci si trovano dunque di fronte a scelte non facili con possibili vie da percorrere abbastanza strette e tortuose. Le modalità e le possibilità di partecipazione dei Comuni alla futura Sorical sono ancora tutte da determinare – lo farà Arrical, la nuova Autorità risorse idriche e rifiuti creata proprio per volere di Occhiuto – ma basti pensare che nelle Serre ci sono comunità che da tempo hanno fatto a meno di Sorical gestendo il servizio in autonomia e sindaci che hanno impostato i loro programmi elettorali su un «distacco totale» che, oggi, appare ancora più lontano di ieri.

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