Giovedì, 15 Marzo 2012 10:10

Omicidio dei fratelli Grattà: condannati Sia e Vitale, assolto Catrambone

Scritto da Redazione
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mini I-gemelli-Nicola-e-Vito-GrattaAlberto Sia e Patrik Vitale sono stati condannati a 20 anni di reclusione ciascuno per l'omicidio dei fratelli gemelli Vito e Nicola Gratta' (foto), 45 anni, compiuto a Gagliato l'11 giugno 2010. Giovanni Catrambone, che era il terzo imputato, è stato assolto. Queste le sentenze del processo celebrato con rito abbreviato davanti al gup di Catanzaro. I tre imputati furono arrestati dai carabinieri il 2 luglio del 2010 su provvedimento di fermo emesso dalla Dda di Catanzaro. Secondo l'accusa, il duplice omicidio dei fratelli Gratta' era maturato nell'ambito di quella che viene erroneamente definita ''faida dei boschi''

, una guerra sanguinosa che in realtà vede contrapposte cosche della 'ndrangheta che operano nella fascia ionica tra le province di Catanzaro e Reggio Calabria e in quella vicina di Vibo Valentia. Una delle vittime della faida e' stato il boss Vittorio Sia, padre di Alberto, ucciso in un agguato il 22 aprile del 2010. E proprio l'agguato mortale contro Vittorio Sia, per l'accusa, sarebbe stato all'origine dell'omicidio dei fratelli Gratta'. Alberto Sia insieme a Vitale e Catrambone erano accusati di aver rubato lo scooter utilizzato per l'agguato.

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    Il provvedimento di arresto, emesso dalla procura generale di Catanzaro, è stato posto in essere in merito a quanto emerse a conclusione dell’operazione “Ghost” effettuata dalla Polizia di Stato all’inizio del 2009, con la quale è stata fatto luce su un giro di droga che avrebbe interessato nello specifico il territorio compreso tra i comuni di Pizzo, Soriano, Sorianello e Gerocarne.

    Ida’è stato accompagnato presso la casa circondariale di Vibo Valentia, dove venerdì scorso erano già stati condotti altri tre condannati - Giuseppe Capomolla, residente a Soriano; Pietro Nardo di Sorianello e Bruno Sabatino, residente invece a Gerocarne – interessati dalla stessa operazione antidroga.

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