Domenica, 09 Marzo 2014 17:54

Vibo, il processo ai falsi braccianti agricoli verso la prescrizione

Scritto da Redazione
Letto 2616 volte

braccianti agricoliIn gergo calcistico si direbbe “salvi in calcio d’angolo”: il processo in svolgimento al Tribunale di Vibo Valentia sulla presunta truffa ai danni dell’Inps, sembra essere ormai destinato verso la prescrizione certa. Il caso, avviato in seguito ad un'inchiesta coordinata dalla Procura vibonese nel 2010, riguarda gli 82 braccianti agricoli che, in concorso fra di loro, avrebbero messo in piedi una truffa da 280mila euro ai danni della sezione provinciale dell’Istituto per la previdenza sociale.

I fatti contestanti risalgono al periodo che va dal 2006 al 2009, mentre la prima udienza era stata fissata - e subito rinviata per errori di notifica - per il 13 dicembre 2012. Da lì si era giunti poi all’udienza del 27 febbraio scorso utile a sancire un ulteriore rinvio di 10 mesi, causato dall’incompatibilità del presidente del Collegio che ha svolto funzioni di giudice per le udienze preliminari mandando a dibattimento, il 27 settembre 2012, gli imputati. Il rinvio ha quindi fatto slittare ulteriormente il processo all’udienza prevista per il prossimo 15 dicembre 2014, ma da lì a qualche giorno, per decorrenza dei termini, tutte le accuse cadranno però in prescrizione.

 

Articoli correlati (da tag)

  • Soriano, scoperta truffa da 500mila euro: deferite 5 persone Soriano, scoperta truffa da 500mila euro: deferite 5 persone

    Nella mattinata odierna, i carabinieri della Stazione di Soriano Calabro, diretti dal maresciallo Barbaro Sciacca e guidati dal capitano della Compagnia di Serra San Bruno, Mattia Ivano Losciale, a seguito di una mirata perquisizione presso alcuni locali industriali adibiti ad uso deposito, hanno deferito in stato di libertà per associazione a delinquere finalizzata alla truffa cinque soggetti: si tratta di G.T., classe '79, pregiudicato; A.C., classe '77, imprenditore boschivo, pregiudicato; T.C., classe '94; A.D.C., classe '64, commerciante pregiudicato e A.D.C, classe '70, moglie di quest'ultimo.

  • Truffa online, denunciato un 46enne di Vibo Truffa online, denunciato un 46enne di Vibo

    Nella serata di ieri, gli agenti della polizia di Stato di Avellino hanno deferito in stato di libertà un 46enne di Vibo Valentia, residente a Lucca, in quanto ritenuto responsabile del reato di truffa online ai danni di un 36enne irpino. 

  • Serra, prelievi ed esiti in un solo giorno. Analisi lampo del comune: l’acqua torna potabile Serra, prelievi ed esiti in un solo giorno. Analisi lampo del comune: l’acqua torna potabile

    acqua non potabileSecondo quanto pubblicato ieri sull’albo pretorio online del Comune di Serra San Bruno, sarebbe bastata una manciata di ore per stralciare parzialmente quanto asserito a metà della scorsa settimana in merito alla non potabilità dell’acqua erogata a Serra San Bruno dalla Sorical Spa. Infatti, proprio, in deroga parziale al precedente provvedimento datato martedì 2 dicembre - ancora in funzione di una richiesta arrivata dal Comune - il laboratorio privato Esi Lab Srl, ha provveduto, il successivo giovedì 4 dicembre, ad effettuare dei nuovi campionamenti per il prelievo dell’acqua e, subito dopo, nell’arco della stessa giornata, a comunicare all’ente comunale i relativi rapporti di prova. Le analisi, ancora però non rese completamente pubbliche, avrebbero dunque accertato il ripristino delle condizioni di potabilità dell’acqua erogata a favore della cittadinanza dal serbatoio Sorical ubicato in località “Timpone Tondo” che si approvvigiona direttamente dall’invaso Alaco.

    In pieno contrasto a quanto asserito, quindi, soltanto 48 ore prima, il primo cittadino Bruno Rosi ha sottoscritto una nuova ordinanza, questa volta di deroga parziale di quella emessa in precedenza, attraverso la quale viene accertata la potabilità esclusivamente dell’acqua erogata dalla stessa Sorical. Mentre la restrizione è da ritenersi ancora in vigore per i due serbatoi che si approvvigionano dalle sorgenti comunali di “Guido” e “Ninfo”.

    Ancora una volta i campionamenti sarebbero stati effettuati da tre fontane pubbliche rifornite dalla rete Sorical, ubicate in pieno centro cittadino (punti di prelievo di piazza San Giovanni, piazza Mons. Barillari e C.so Umberto I). Dalle tre fontane, che erogano la stessa acqua che giunge alla maggior parte delle abitazioni ubicate sul territorio comunale, in precedenza era emersa un'anomalia riferita al parametro del "cloro attivo libero", riscontrato in accesso rispetto ai limiti sanciti dal D.Lgs. 31/2001 che regola la qualità delle acque da adibire all’uso umano.

    Ma per il provvedimento utile a ripristinare la parziale potabilità, il dato che più è emerso in maniera contraddittoria, è parso sicuramente quello connesso ai tempi di pubblicazione delle analisi. Infatti, mentre nel caso dell’ordinanza di non potabilità del 2 dicembre c’erano voluti ben dodici giorni di tempo dalla pubblicazioni dei risultati alla data di campionamento (i prelievi erano stati effettuati il precedente 20 novembre), adesso nel giro di poche ore, il 4 dicembre, si è arrivati addirittura nella stessa giornata ad effettuare i prelievi, le relative analisi e a fornire i conseguenti rapporti di prova accertanti la buona qualità dell’acqua. Proprio in relazione all’ordinanza di non potabilità del 2 dicembre, per mezzo stampa, prima il Comitato Civico pro Serre - da sempre sensibile rispetto alla questione “acqua potabile” - poi il deputato del M5S Paolo Parentela, avevano invitato il sindaco Bruno Rosi a pubblicare i tabulati particolareggiati delle analisi. Appelli chiaramente caduti nel vuoto.

  • Pasquale Andreacchi, un omicidio impunito. Cinque anni fa il ritrovamento dei resti Pasquale Andreacchi, un omicidio impunito. Cinque anni fa il ritrovamento dei resti

     Quella di Pasquale Andreacchi, il 18enne di Serra San Bruno barbaramente ucciso nell'ottobre di cinque anni fa, è una morte che, fino ad oggi, è rimasta impunita.

  • Donna caduta in ambulanza, il medico legale di parte: ‘Morte riconducibile al trasporto’ Donna caduta in ambulanza, il medico legale di parte: ‘Morte riconducibile al trasporto’

    ambulanza1234A causare la morte di Caterina Umbrello, l’89enne residente a Simbario, entrata in coma mentre veniva trasportata presso l'ospedale "San Bruno", sarebbe stata la caduta in autoambulanza. A riferirlo è stato il medico legale di parte, dottor Cardamone, il quale, consultatosi con i familiari della vittima, avrebbe sostenuto che il sopravvenuto «evento della morte è riconducibile al trasporto in ambulanza». Secondo quanto riferito dal medico legale di seguito all’esame fatto sul corpo, la donna, oltre ad avere avuto escoriazioni alla testa, presentava punti di sutura anche agli arti. Di seguito ai suddetti esami, i familiari di Caterina Umbrello hanno chiesto alla magistratura di fare chiarezza sulle eventuali responsabilità che, in merito alla sopraggiunta morte, sarebbero attribuibili al personale medico che il 12 novembre scorso ha prestato servizio all’anziana donna.

    Caterina Umbrello, deceduta lo scorso 28 novembre intorno alle ore 10 all'ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro, sedici giorni prima, il 12 novembre, di seguito ad un malore era stata trasportata in autoambulanza dalla propria abitazione verso il nosocomio di Serra San Bruno. Giunti in ospedale i figli avrebbero notato che l'anziana presentava, appunto, delle medicazioni alla testa e agli arti. Alla richiesta di chiarimenti, i sanitari intervenuti avrebbero sostenuto che le lesioni riportate erano conseguenti ad una manovra brusca del conducente dell’ambulanza durante il trasporto in ospedale. Per conoscere la dinamica dell'accaduto erano intervenuti anche i carabinieri della locale compagnia.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)