Venerdì, 11 Gennaio 2013 13:18

Tanto rumore per nulla

Scritto da Salvatore Albanese
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mini santoro

I bookmakers inglesi si aspettavano la fuga del Cavaliere di gomma, che dopo 5 candidature e 4 legislature da Premier, ci riprova ancora ripartendo, anche stavolta, proprio dal suo mondo. Quello che lo ha reso famoso, vincente e soprattutto ricco. La Tv.
Sono giorni da maratona per Berlusconi che con lo spirito da teenager e le guance di plastica, saltella, una sera si e l’altra pure, da uno studio televisivo all’altro. Ma l’appuntamento di ieri, a Servizio Pubblico è di certo il più atteso fra tutte le ospitate televisive che da qui alla data delle elezioni riempiranno l’agenda del Silvione nazionale. Eppure, contrariamente alle attese, non accade nulla di particolarmente sconvolgente. 
C’era chi si aspettava toni aspri, attacchi fazioni o il KO dell’ultimo minuto con il ring sporco di sangue. Invece nulla di tutto questo. Berlusconi e Santoro, due animali da palcoscenico superbi e boriosi, si sono osservati, studiati ed accarezzati senza mai davvero affondare il colpo. Come se fra i due ci fosse un accordo tacito di non belligeranza, in uno studio che a dire il vero, di guerre ne ha viste tante.
 
Alla fine rimane un’audience milionaria viziata dai ritornelli classici dell’uomo di Arcore e da un Santoro piegato al compromesso. Perché in fondo Berlusconi in questo momento ha solo bisogno di mostrarsi, di fare notizia, mentre Santoro come sempre ha bisogno di ascolti per dimostrare che il talk-show politico ha ancora qualcosa da dire. Allora a questo punto, se non puoi più vendere un prodotto di successo “contro Berlusconi” e bene che lo fai “con Berlusconi”. Un prodotto con poche scintille, molte gag, troppi siparietti. 
 
Eppure i primi minuti, anche se scontati, lasciano presagire al meglio: sullo schermo gigante alle spalle dell’uomo più ricco d’Italia scorrono le facce arrese e disperate di operai che, come copione vuole, “non riescono ad arrivare alla fine del mese”. Il Cavaliere dice di essere commosso e dispiaciuto ed inizia a sciorinare un lungo elenco, per lui giusto e buono, delle cose fatte dal suo Governo per alleviare la crisi. La stessa crisi che da Premier però aveva rinnegato, perché era un’invenzione dei media ed i ristoranti erano tutti pieni. Ma, promette, con lui Ministro dell’Economia nel prossimo futuro ci rifaremo.
 
Poi per Berlusconi è un ping-pong tiepido con le due intervistatrici, Giulia Innocenzi e Luisella Costamagna, entrambe bionde proprio come piacciono a lui, che un po’ lo affascinano e un po’ lo innervosiscono. Glielo si legge negli occhi da eterno latin-lover, almeno quelli non ancora sottoposti ad intervento di chirurgia plastica. E così via con i cavalli di battaglia: il comunismo è una tragedia mondiale, l’iter del Parlamento è eterno e pernicioso, la Costituzione va riscritta perché è bolscevica e chi siede in Corte Costituzionale anche, perché in fondo lo era pure Scalfaro e sarebbe stato meglio, molto meglio, che gli italiani negli ultimi 20 anni avessero riconosciuto Berlusconi come dittatore assoluto, piuttosto che sceglierlo in cabina elettorale per affibbiarli ogni volta, con cadenza quasi cinquennale, sterminati ed infruttuose maggioranze parlamentari.
Si arriva al clou della serata.
 
È il turno di “Sapientino” Travaglio, colui che, come fa notare Berlusconi, si è lucrato una carriera sparlando di Berlusconi. L’esordio del direttore de Il Fatto Quotidiano è brillante, forbito, ironico, piacevole come sempre. Poi i due si ricordano a vicenda che hanno nell’armadio qualche condanna penale e la pratica è presto archiviata. Farsi del male non conviene a nessuno.
 
Alla fine c’è l’ammazzacaffè Vauro che si distingue, come al solito, per la sua genialità formato caricatura. Ma finite le vignette, finisce la serata. Gli ascolti sono stati da record: 9 milioni. Resta solo l’amaro in bocca per chi si aspettava il massacro.

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    mini giornata_biodiversitRiceviamo e pubblichiamo

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    La tradizionale manifestazione del WWF assume quest’anno un carattere particolare, essendo legata alla campagna del WWF Italia denominata “Stop ai crimini di Natura”, una iniziativa finalizzata a far conoscere all’opinione pubblica i pericoli gravissimi che minacciano la biodiversità in tutto il mondo, senza sottovalutare gli attacchi continui che subisce la Natura d’Italia e della nostra regione. Il programma prevede, oltre alla presentazione della campagna nella sala conferenze, l’allestimento di tavoli per raccogliere adesioni, percorsi di interesse botanico e faunistico (a cura del CFS) e una visita al museo delle Ferriere.

    Distruzione, alterazione e frammentazione degli habitat naturali, caccia eccessiva, bracconaggio, commercio illegale e introduzione di specie “aliene”, oltre alla minaccia globale rappresentata dal riscaldamento del pianeta determinato dall’effetto serra, sono le sfide quotidiane che il WWF è impegnato a contrastare , con la sola forza dei suoi volontari, degli scienziati e dei milioni di persone, che, in tutto il mondo, sostengono concretamente questa autentica guerra per salvare il pianeta e le irripetibili e meravigliose creature che lo popolano e lo rendono straordinario.

    Un impegno di civiltà e di amore che il WWF combatte dal 1961 in ogni regione della Terra per salvare dall’estinzione le ultime Tigri in Asia (ne sopravvivono in tutto 3200) o gli ultimi Rinoceronti sterminati per l’utilizzo del corno nei paesi orientali (della specie che vive a Giava, ne sono rimasti appena una cinquantina!); per non parlare delle poche centinaia di Gorilla di montagna rimasti, che vengono ancora braccati e massacrati per la carne o minacciati dalla distruzione delle loro foreste. Gli stessi elefanti africani, il simbolo stesso della savana, vengono crudelmente abbattuti dai bracconieri al ritmo impressionante di 22.000-25.000 all’anno . Ma l’elenco delle specie animali e vegetali che la terra rischia di perdere in breve tempo è sconvolgente e si allunga ogni giorno che passa, tanto da aver indotto gli scienziati a parlare di una “sesta estinzione di massa ”, dopo le cinque che hanno sconvolto la vita sul pianeta nelle passate ere geologiche. Con la differenza che stavolta, ad essere responsabile della fine di migliaia di specie, è un’altra specie: la nostra.

    Del resto gli Italiani e i Calabresi sanno benissimo che l’assalto alla natura e agli animali ha assunto anche da noi il livello di allarme rosso, considerato il continuo massacro del territorio e le minacce che gravano sulla nostra fauna. Un assalto contro cui agiscono, spesso a rischio della vita, i Ranger del WWF in tutto il mondo e, in Italia, 300 eroiche Guardie Venatorie Volontarie che , dalle Alpi alla Sicilia, sacrificano il loro tempo e i loro soldi per salvare orsi e lupi, uccelli migratori o per denunciare gli innumerevoli “Crimini di natura” che vengono commessi quotidianamente in ogni parte dell’ex “Bel Paese”, mettendo a repentaglio la salute dell’ambiente e, con essa, quella degli stessi abitanti. Un drappello di queste autentiche sentinelle dell’ambiente, sotto le insegne del Panda, opera da tempo in Calabria ed è anche al loro impegno quotidiano, così come all’insostituibile ruolo svolto tradizionalmente dal Corpo Forestale dello Stato, che l’appuntamento di Mongiana è dedicato.

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    freddoNel complesso il 2014 ha fatto registrare temperature nettamente al di sopra della media, infatti in questi primi dieci mesi (dato di novembre ancora non disponibile) abbiamo avuto una temperatura media di 12,11°C contro una media di 11,61°C. Differenza che dovrebbe ulteriormente incrementarsi con i dati del mese di novembre, in conseguenza anche dell’intensa sciroccata del fine settimana scorso. Il mese di novembre si è concluso, infatti, con valori quasi record, con i suoi 24,3°C di massima, superati soltanto nel lontano 30 novembre del 1961 con un picco di temperatura pari a 25°C.

    Ora, le temperature sul territorio stanno tornando in linea con il periodo, ma ancora lontane dal clima invernale e natalizio che i cittadini delle Serre si aspettavano. La situazione, fino alla giornata del prossimo sabato 6 dicembre, trascorrerà ancora con giornate miti e con le classiche gelate notturne, ma tra la giornata di domenica 7 e quella di lunedì 8 avremo un calo delle temperature, che torneranno ad 1-2°C al disotto della media del periodo. Il calo sarà determinato dall’arrivo di una massa d’aria di origine nord-atlantica, che porterà con se piogge, i primi freddi e vento, dando dei connotati tipicamente invernali al prosieguo del mese.

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