Venerdì, 31 Agosto 2012 15:54

Acqua pubblica: lettera aperta di Gagliardi (Ass. 'Compresi gli ultimi') agli amministratori

Scritto da Alessandro De Padova
Letto 2385 volte

 

mini rubinetto

Quante promesse ancora dovremo sentire prima che qualcuno prenda seriamente per mano la situazione riguardante la non potabilità dell' acqua? E quante, ancora, ne faranno i nostri politici che, ad ogni appuntamento elettorale, pur di accaparrare qualche voto utile alla conquista della tanto aspirata poltrona, sprecano del tempo prezioso, piuttosto che fare proclami che alla fine, si sa, non potranno mai mantenere? Molti Comuni, non soltanto Serra, utilizzano l'acqua proveniente dal bacino dell' Alaco. Anche la città capoluogo di provincia. 
Ed è proprio a seguito dell'ultima emergenza idrica che Luciano Gagliardi, dell' associazione "Compresi gli ultimi", ha scritto una lettera aperta indirizzata agli amministratori del Vibonese, "che scaturisce da un percorso civico pluriennale condiviso dalle migliaia di concittadini e concittadine di Vibo Valentia che hanno firmato i molti appelli da tempo a vostra disposizione, protocollati in Comune e che finora non hanno avuto nessuna risposta degna di nota".  Due giorni con i "rubinetti a secco", senza che "nessuno di voi si sia mosso/a per assicurare l’acqua potabile neppure alle fasce deboli, agli anziani soli, ai bambini, ai cittadini poveri, agli uomini e alle donne costrette a vivere sulla sedia a rotelle o in altre situazioni di forte disagio, sono davvero troppi e dire che i vibonesi sono ormai capaci di sopportare ogni sorta di problema non può essere una scusa per non compiere il proprio dovere". Inoltre, "è ormai chiaro a tutti, dopo l’intervento della Procura vibonese e dei Nas che l’acqua proveniente dal bacino-immondezzaio dell’Alaco è insalubre e fuorilegge già all’origine. E’ pure notizia di pubblico dominio la sconcertante mancanza dei documenti obbligatori per legge che attestino che l’acqua dell’Alaco poteva essere destinata all’uso potabile. I cittadini serresi dell’associazione “Il Brigante”, addirittura - prosegue Gagliardi - , ci assicurano di essere in possesso di uno studio dell’università di Messina che attesta che l’acqua del bacino incriminato era utilizzabile esclusivamente per uso irriguo escludendone l’uso umano. Eppure quest’acqua scorre da anni nei nostri e nei vostri rubinetti, dove eravate, cosa facevate, invece che vigilare?". E' necessario, dunque, che "voi politici, insieme ai medici che dovrebbero tutelare la nostra salute ed i nostri diritti, capiate che dovete schierarvi dalla parte della popolazione, di cui fate parte, ponendo fine ai comportamenti illegali ed irresponsabili che hanno finora consentito alla società per azioni Sorical di lucrare sulla pelle di noi tutti tramite la passata e sconsiderata gestione del Bene Comune per eccellenza, della  Madre della Vita: l’Acqua". Gagliardi, nel concludere il proprio intervento, avanza una serie di proposte: "Vogliamo la pubblicazione sul sito del comune delle analisi dell’acqua non appena vengono effettuate, corredate da una spiegazione per chi non è in grado di interpretarle, dando attuazione al nostro diritto ad essere correttamente informati sulle questioni ambientali, come sancito dalle leggi vigenti e come più volte da voi promesso; bisogna che apriate pozzi comunali per staccarci il più rapidamente possibile dal velenoso ed illegale bacino dell’Alaco; dovete obbligare le altre autorità, in particolare l’ASP e l’Arpacal, ma non solo, a rispettare realmente, nella sostanza e nella forma le leggi vigenti, ed a dirci FINALMENTE cosa c’è nell’acqua pubblica che la Sorical ci propina; ultima ma non ultima: il Comune di Vibo Valentia, con l’auspicabile unanimità dei suoi consiglieri, si costituisca parte civile nel processo che scaturisce dall’inchiesta “Acqua Sporca”, e si metta concretamente dalla parte della popolazione, contro la dannosa gestione privatistica della Sorical; e, post scriptum, dato che la gestione privata ha clamorosamente fallito su tutti i fronti, il consiglio comunale cominci a pensare a come creare e sostenere i numerosi posti di lavoro che si vengono a creare quando si gestisce direttamente in maniera partecipata ed economicamente vantaggiosa il servizio idrico pubblico".

Articoli correlati (da tag)

  • Boom dello shopping online nel Vibonese: tra i prodotti più acquistati abbigliamento e libri Boom dello shopping online nel Vibonese: tra i prodotti più acquistati abbigliamento e libri

    Un’arma a doppio taglio quella della sempre più diffusa tendenza ad affidarsi all’e-Commerce per l’acquisto di prodotti di ogni genere. Una pratica che da una parte permette al cliente di avere il prodotto desiderato recapitato direttamente a casa propria in un breve lasso di tempo, ma che da un altro punto di vista sta concorrendo a affossare ulteriormente il mercato locale e le attività commerciali presenti sul territorio.

    Una questione aperta anche per i paesi della provincia di Vibo Valentia che sta via via scalando posizioni nella classifica dei territorio dove si ricorre con maggiore frequenza allo shopping online. A diffondere i dati del fenomeno è stato il gruppo Poste Italiane che ha proprio sottolineato come nella nostra provincia stia letteralmente volando l’e-Commerce nella fascia centrale della Calabria che comprende proprio le province di Vibo e Catanzaro, dove «nei primi nove mesi del 2018 Poste Italiane ha consegnato oltre 365mila pacchi. In pratica, quasi due pacchi a testa per ogni abitante, a dimostrazione dell’abitudine sempre più diffusa allo shopping online in ogni parte d’Italia, anche grazie alla capillarità e alla flessibilità del servizio di Poste Italiane che prevede consegne anche di sera e nel week end».

    Le principali categorie di acquisto riguardano l’abbigliamento (52%), libri e riviste (45%), ma anche cellulari, smartphone e tablet (37%), piccoli elettrodomestici (30%), prodotti per la cura del corpo (30%) o audio /video (30%). Il settore sarebbe dunque in crescita esponenziale, tanto che secondo le stime elaborate dal Politecnico di Milano in collaborazione con il consorzio Netcomm, il giro d’affari complessivo dell’e-commerce italiano raggiungerà a fine 2018 i 27 miliardi di euro, con un aumento del 15% rispetto all’anno precedente. Un trend di crescita che proseguirà nei prossimi anni, visto che il ritardo del nostro Paese nei confronti dei mercati più avanzati non è ancora colmato.

  • Acqua potabile, disagi anche a Brognaturo Acqua potabile, disagi anche a Brognaturo

    BROGNATURO - Come di consueto, durante la stagione estiva, il problema della mancanza di acqua nelle abitazioni non si è fatto attendere nemmeno nel comune di Brognaturo.

  • Simbario, ordinanza del sindaco: l'acqua torna potabile Simbario, ordinanza del sindaco: l'acqua torna potabile

    Il primo cittadino di Simbario, Ovidio Romano, con una ordinanza emessa nella giornata odierna, ha disposto la revoca di un'altra ordinanza, del 21 luglio scorso, tramite la quale il sindaco del piccolo centro del Vibonese aveva deciso il divieto dell'uso dell'acqua ai fini del consumo umano. 

  • Playoff serie D | Rammarico Vibonese, rossoblu sconfitti in pieno recupero a Frattamaggiore Playoff serie D | Rammarico Vibonese, rossoblu sconfitti in pieno recupero a Frattamaggiore

    Si è conclusa in semifinale l'avventura della Vibonese negli spareggi promozione di serie D, girone “I”.

  • Serie D | Vibonese raggiunta al 90° dalla Cavese. Risultati e classifica Serie D | Vibonese raggiunta al 90° dalla Cavese. Risultati e classifica

    È un pareggio che sa di beffa quello rimediato dalla Vibonese nella sfida interna contro la Cavese, terza forza del campionato, valevole per la 37^ giornata del campionato nazionale di serie D, girone “I”.

Il Vizzarro.it - quotidiano online
Direttore responsabile: Bruno Greco
Redazione: Salvatore Albanese, Alessandro De Padova

Reg. n. 4/2012 Tribunale VV

redazione@ilvizzarro.it

Seguici sui social

Associazione "Il Vizzarro”

via chiesa addolorata, n° 8

89822 - Serra San Bruno

© 2017 Il Vizzarro. All Rights Reserved.Design & Development Bruno Greco (Harry)