Giovedì, 22 Novembre 2012 13:35

Catanzaro, il Tar dà ragione a Scalzo. Comune commissariato: si rivoterà in 8 sezioni

Scritto da Redazione
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mini abramo_sindaco_catanzaro--400x300Il comune di Catanzaro verrà Commissariato, in attesa di un nuovo voto. Il Tar, stamattina, accogliendo il ricorso del candidato sindaco del centrosinistra, Salvatore Scalzo, ha annullato sia la proclamazione del sindaco Sergio Abramo,  sia il voto di ben 8 sezioni (3, 4, 18, 24, 28, 37, 60, 85). I legali di Scalzo e dei partiti del centrosinistra che hanno promosso il ricorso avevano ribadito la richiesta di un annullamento totale del voto. I legali di Abramo, di contro, avevano sostenuto che le irregolarità rilevate in alcune sezioni riguardassero solo dei vizi di forma che non inficiavano la volontà dell'elettorato. Probabilmente si andrà al Consiglio di Stato. Tra dieci giorni le motivazioni della sentenza.

 

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    In pieno contrasto a quanto asserito, quindi, soltanto 48 ore prima, il primo cittadino Bruno Rosi ha sottoscritto una nuova ordinanza, questa volta di deroga parziale di quella emessa in precedenza, attraverso la quale viene accertata la potabilità esclusivamente dell’acqua erogata dalla stessa Sorical. Mentre la restrizione è da ritenersi ancora in vigore per i due serbatoi che si approvvigionano dalle sorgenti comunali di “Guido” e “Ninfo”.

    Ancora una volta i campionamenti sarebbero stati effettuati da tre fontane pubbliche rifornite dalla rete Sorical, ubicate in pieno centro cittadino (punti di prelievo di piazza San Giovanni, piazza Mons. Barillari e C.so Umberto I). Dalle tre fontane, che erogano la stessa acqua che giunge alla maggior parte delle abitazioni ubicate sul territorio comunale, in precedenza era emersa un'anomalia riferita al parametro del "cloro attivo libero", riscontrato in accesso rispetto ai limiti sanciti dal D.Lgs. 31/2001 che regola la qualità delle acque da adibire all’uso umano.

    Ma per il provvedimento utile a ripristinare la parziale potabilità, il dato che più è emerso in maniera contraddittoria, è parso sicuramente quello connesso ai tempi di pubblicazione delle analisi. Infatti, mentre nel caso dell’ordinanza di non potabilità del 2 dicembre c’erano voluti ben dodici giorni di tempo dalla pubblicazioni dei risultati alla data di campionamento (i prelievi erano stati effettuati il precedente 20 novembre), adesso nel giro di poche ore, il 4 dicembre, si è arrivati addirittura nella stessa giornata ad effettuare i prelievi, le relative analisi e a fornire i conseguenti rapporti di prova accertanti la buona qualità dell’acqua. Proprio in relazione all’ordinanza di non potabilità del 2 dicembre, per mezzo stampa, prima il Comitato Civico pro Serre - da sempre sensibile rispetto alla questione “acqua potabile” - poi il deputato del M5S Paolo Parentela, avevano invitato il sindaco Bruno Rosi a pubblicare i tabulati particolareggiati delle analisi. Appelli chiaramente caduti nel vuoto.

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