Una perla. Amena e gradevole. Una ‘bomboniera’ mal sfruttata e digerita. Dalle potenzialità enormi. Santa, graziosa, femmina, madre, ospitale, accogliente. Tutto questo è Serra San Bruno, anzi, poteva esserlo. Doveva esserlo. Mentre oggi si riscopre terra amara. Una città che brucia, indossa gli abiti della violenza. Si sfigura. Si arrende a se stessa, a quelle becere mani che ormai da troppo tempo addosso a quella ‘bomboniera’ stanno versando la vernice del degrado sociale. Della prepotenza. Una tinta difficile da ripulire. C’è una città inquieta oggi, che galleggia fra l’omertà e la violenza. I furti, gli incidenti, le risse. E non sono gli anni di piombo, gli anni ’80 spietati e crudeli, infarciti di gambizzazioni, attentati, faide e omicidi consumati nel cuore del paese a mezzogiorno.