mini giustiziaSi è tenuta stamattina presso il tribunale di Vibo Valentia l'udienza di convalida dell' arresto nei confronti di Giglio Ciancio, il 23enne di Serra arrestato venerdì scorso dai carabinieri della Compagnia di Serra San Bruno, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, per il reato di detenzione a fini di spaccio di 760 grammi di marijuana, suddivisa in cinque dosi e rinvenuta presso l'autolavaggio del giovane, situato alle porte del paese. Il giudice Monaco ha convalidato l'arresto, disponendo per il 23enne - difeso dall' avvocato Michele Ciconte - la misura degli arresti domiciliari.

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Venerdì, 18 Ottobre 2013 18:09

Serra, 23enne arrestato per droga

 

mini carabinieriI carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone, durante un normale servizio di perlustrazione diretto alla prevenzione ed alla repressione di reati concernenti la diffusione di sostanze stupefacenti, hanno tratto in arresto G.C., 23enne del luogo, per il reato di detenzione a fini di spaccio di 760 grammi di marijuana, suddivisa in cinque dosi. Il tutto è stato rinvenuto presso l'autolavaggio gestito dal giovane. L' autorità giudiziaria ha, dunque, disposto la misura degli arresti domiciliari.

 

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mini SSL20424SERRA SAN BRUNO - Avrebbe più volte minacciato la vicina di casa e, dopo reiterati atteggiamenti, è stato tratto in arresto per il reato di stalking dai carabinieri della locale Compagnia, guidati dal capitano Stefano Esposito Vangone. A finire in manette è stato Leonardo Politi, 37enne di Serra, reo di aver perseguitato una donna, R.B., 31 anni del luogo. Politi è già noto alle forze dell'ordine, perchè tratto già in arresto nove anni fa per danneggiamenti a colpi di arma da fuoco nei confronti di alcuni distributori. Non solo: oltre alle minacce, infatti, avrebbe anche provocato l'incendio dell'autovettura della vicina di casa, una Fiat Punto, verificatosi la sera di lunedì 15 luglio. La macchina, andata completamente distrutta, era parcheggiata proprio nei pressi dell'abitazione della donna.
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mini Soriano_Calabro_generaleSORIANO CALABRO – “San Francesco ha insegnato a pregare con i nostri fratelli ladroni”. Dev’essere quello che ha pensato un uomo di 53 anni che si è introdotto furtivamente nel convento dedicato a San Domenico approfittando del buio serale per mettere a segno un colpo ai danni dei frati domenicani, che però ha prodotto un magro bottino e che si è concluso con il suo arresto. E’ stato, infatti, tratto in arresto in flagranza di reato, con l’accusa di furto aggravato in abitazione, F. P. classe 1961, di Cosenza ma domiciliato a Squillace, già noto alle forze dell’ordine. Erano passate da poco le 18,00 di giovedì sera quando i militari dell’Arma della locale Stazione, appartenenti alla Compagnia dei Carabinieri di Serra San Bruno al comando del Capitano Stefano Esposito Vangone, nel corso di un normale servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione dei reati, sono intervenuti presso il locale Convento di San Domenico dei Frati Domenicani, sorprendendo e arrestando in flagranza di reato il 53enne con l’accusa di furto aggravato. Secondo la ricostruzione dei fatti operata dai carabinieri, F. P. dando presumibilmente per scontato che l’orario fosse propizio per un furto senza impedimenti, si sarebbe introdotto nelle stanze private dei monaci a cui avrebbe sottratto una somma contante di 145,00 euro. Successivamente, i carabinieri, dopo aver tratto in arresto il 53enne hanno provveduto informate l’Autorità Giudiziaria competente che ha disposto la traduzione dell’uomo presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.

 
articolo pubblicato su Il Quotidiano della Calabria
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mini polizia-1Avrebbero influenzato le attività turistiche e commerciali dell'area della Costa degli Dei attraverso estorsioni ed usura. Con questa  - ed altre accuse - la squadra Mobile di Vibo Valentia ha tratto in arresto 8 persone, appartenenti alla cosca La Rosa di Tropea. Dalle indagini, in particolare, sono emerse numerose attività illecite - in particolar modo estorsioni, omicidi, danneggiamenti e traffici di droga - nei confronti di imprenditori impegnati nei settori della ristorazione, alberghiero e turistico. Attività, queste, che i La Rosa svolgevano tranquillamente per via dello stretto collegamento con i Mancuso di Limbadi,

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mini polizia-di-stato

La Squadra Mobile di Vibo  Valentia, coadiuvata dai colleghi del commissariato di Serra San Bruno, dalla scientifica e dalle unità cinofile, sta effettuando una serie di perquisizioni e arresti nell'area delle Preserre Vibonesi, a cavallo tra i comuni di Soriano, Sorianello e Gerocarne, teatro negli ultimi tempi di alcuni omicidi. L' operazione - denominata 'Calibro 12' - è finalizzata all'arresto di due persone per possesso di armi ed, appunto, all'esecuzione di perquisizioni. Il blitz, che vede impegnati complessivamente cinquanta agenti, è scattato alle prime luci dell' alba.

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mini sospensione_zaffinoSERRA SAN BRUNO - Il Prefetto di Vibo ha sospeso Bruno Zaffino dalla carica di consigliere comunale. Il provvedimento, previsto dall'art. 59 del Testo unico sugli enti locali, è arrivato puntuale, ieri pomeriggio, al comune di Serra. La causa è ovviamente il clamoroso arresto del consigliere comunale, eletto con il Pdl, nell'ambito dell'operazione "Saggezza", che ha portato all'esecuzione di 39 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti presunti affiliati alla 'ndrangheta accusati, a vario titolo, di reati che vanno dall'associazione a delinquere di stampo mafioso all'estorsione, dall'usura al condizionamento di appalti pubblici. Nel prossimo consiglio comunale, dunque, ai sensi dell'art. 45 del D.lgs. 267/2000, si dovrà procedere alla sostituzione temporanea di Zaffino, affidando la supplenza per l'esercizio delle funzioni di consigliere al candidato della stessa lista che ha riportato, dopo gli eletti, il maggior numero di voti, ovvero Raffaele Callà.

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mini CAPOMOLLA_DOMENICOSERRA SAN BRUNO - I Carabinieri di Serra San Bruno hanno tratto in arresto il 19enne Domenico Capomolla (foto), ritenuto uno dei responsabili degli innumerevoli furti avvenuti nella cittadina montana negli ultimi mesi. Capomolla è accusato di essere l'autore del furto in casa di un'anziana signora residente nel centro storico di Serra, che fu legata e immobilizzata ad una sedia. Per l'arresto di Capomolla i carabinieri si sono serviti anche della collaborazione dei R.i.s. di Messina. Ora si cercano i complici del 19enne. Di seguito la nota stampa diffusa dal capitano Stefano Esposito Vangone, Comandante della Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno.

I militari del Comando Compagnia Carabinieri di Serra San Bruno (VV), nella nottata odierna, ad esito di un’articolata e complessa attività investigativa, dipanatasi in un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall’ufficio G.I.P. del Tribunale di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto CAPOMOLLA Domenico nato a Serra San Bruno (VV) il 19.03.1993, ivi residente in via Matteotti nr.26, celibe, nullafacente, con precedenti di polizia.

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mini tribunale viboVIBO VALENTIA - Il Gip Gabriella Lupoli non ha convalidato l'arresto effettuato dalla Polizia di Stato sabato scorso in contrada Ninfo: torna in libertà il 36enne Salvatore Cirillo, che era stato tratto in arresto dagli uomini del Commissariato di Serra San Bruno con l'accusa di detenzione illegale di munizionamento da guerra. Gli agenti guidati dal dirigente Domenico Avallone avevano rinvenuto delle munizioni in contrada Ninfo, in un'abitazione ritenuta nella disponibilità di Cirillo. Il giudice invece, nell'udienza di convalida tenutasi oggi, ha respinto le accuse del pm Vittorio Gallucci e ha accolto in toto le tesi difensive dell'avvocato Michele Ciconte, riscontrando la non sussistenza dei presupposti di legge per la flagranza e l'errata qualificazione del reato.

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mini polizia-1SERRA SAN BRUNO - In merito all'operazione portata a termine nella giornata di ieri dagli uomini del locale Commissariato di Polizia, nel corso della quale è stato tratto in arresto Salvatore Cirillo, trentaseienne residente in contrada "Ninfo", alle porte di Serra San Bruno, l'avvocato Michele Ciconte, legale della persona arrestata, precisa che, contrariamente a quanto pubblicato dalla nostra testata, il suo assistito al momento dell'arresto non si trovava nell'abitazione all'interno della quale gli agenti hanno rinvenuto il munizionamento da guerra.

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