giovanni pupoIl cadavere di Nicole Pupo, 29 anni, infermiera, madre di due bambini, è stato rinvenuto, alcuni giorni fa, in un bosco in Germania alla periferia di Nünschweiler, piccolo comune di poco più di 750 abitanti del landkreis della Renania-Palatinato a pochi chilometri dal confine con la Francia. Uccisa e seppellita secondo un piano diabolico su cui ora gli agenti della polizei stanno cercando di fare luce.

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mini carabinieriSORIANO - Dopo gli accertamenti sanitari eseguiti sul luogo del decesso, emergono nuovi particolari sul caso dell’anziana trovata esanime ieri mattina nella propria abitazione. Si tratta di particolari non di poco conto. Infatti, secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, l’83enne di Soriano, Lucia Joppolo, vittima di una rapina alle prime luci dell’alba, non sarebbe deceduta a causa di un infarto - come supposto nelle prime ore - ma piuttosto per soffocamento. È quanto emerso dai primi esami effettuati sul cadavere, che avrebbero evidenziato segni di compressione ed ecchimosi sul collo, tipici proprio dello strangolamento, eventualmente, subito dall’anziana mentre tentava di opporsi ai ladri.

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mini lea_garofaloErgastolo confermato per Carlo e Vito Cosco, assolto Giuseppe, il terzo fratello condannato in primo grado al carcere a vita. Fine pena mai anche per Rosario Curcio e Massimo Sabatino. Pena ridotta, invece, a 25 anni per il 35enne collaboratore di giustizia Carmine Venturino. Dopo sei ore di Camera di consiglio, la seconda sezione giudicante della corte d’assise d’appello di Milano ha pronunciato il verdetto nell'ambito del processo sull'omicidio di Lea Garofalo. Condanne leggermente ridimensionate rispetto al primo grado, con qualche nuovo elemento. Anche se resiste, anzi si rafforza, la parte più corposa e scottante dell’impianto accusatorio, quella che riguarda il ruolo dell’ex convivente della vittima, il 43enne Carlo Cosco

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mini Placido_ScaramozzinoPlacido Scaramozzino fu legato, trascinato in un sentiero nei boschi di Gerocarne, colpito con una zappa al petto e alla testa, e fu seppelito ancora vivo. Il fatto avvenne il 28 settembre 1993 e il corpo del parrucchiere di Acquaro, che avrebbe pagato con la vita una presunta vicinanza alla cosca Maiolo di Acquaro, non fu mai ritrovato. Ieri, a distanza di vent'anni, la Corte d'Assise di Catanzaro ha emesso due condanne a 28 anni di reclusione per Antonio Altamura, 66 anni, ritenuto dagli inquirenti il capo della "società dell'Ariola", e Vincenzo Taverniti, 53 anni, riconosciuti colpevoli dell'omicidio di Scaramozzino. Un’assoluzione piena, invece per Antonio Gallace, 47 anni, anche lui di Ariola di Gerocarne. Altamura e Taverniti sono stati assolti dal reato di occultamento di cadavere. Per i tre il pubblico ministero Romano della Dda di Catanzaro aveva chiesto la condanna all’ergastolo.

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mini nicola_vardaro_omicidio_miletoNicola Vardaro (foto), 65enne scomparso da MIleto l'11 febbraio e ritrovato morto quattro giorni dopo in fondo ad un dirupo, non è deceduto per cause naturali. L'autopsia effettuata sul suo cadavere, infatti, ha individuato con certezza la causa della morte in due colpi di arma da fuoco esplosi alla testa da distanza ravvicinata. I colpi in un primo momento potevano sembrare delle lesioni dovute alla caduta nel dirupo, ma in realtà l'esame specifico ha chiarito che si tratta di omicidio e che con ogni probabilità proprio l'assassino ha gettato il corpo nel dirupo con lo scopo di occultare ogni traccia dell'omicidio. Il cadavere del 65enne è invece stato ritrovato dagli uomini dell'Arma guidati dal maresciallo Alessandro Demuru che sono riusciti a rintracciare il segnale del telefono cellulare che la vittima aveva con sè. Gli inquirenti, che si sono concentrati su una cerchia ristretta di persone che conoscevano Vardaro, stanno cercando di risalire al movente del delitto e pare abbiano già ricostruito con precisione la dinamica dei fatti.

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Mercoledì, 15 Febbraio 2012 16:41

Mileto, trovato morto anziano scomparso

mini Carabinieri-sorianelloMILETO – Tragico epilogo della vicenda di Nicola Vardaro, il pensionato di 65 anni scomparso nei giorni scorsi a Mileto. Il cadavere dell’uomo, infatti, è stato trovato dai Carabinieri nei pressi della stazione ferroviaria di Mileto. Dagli accertamenti, risulta che il pensionato sarebbe deceduto per cause naturali. Subito dopo la scomparsa, i familiari avevano dato l’allarme denunciando l’accaduto ai Carabinieri.

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