mini fotoSERRA SAN BRUNO - Tutte le strade portano a Roma. Così recita un antico proverbio, ma altrettanto non possiamo dire per le vie di comunicazione che portano all'entroterra vibonese ed in particolare alla cittadina della Certosa. La rete viaria è ridotta ad un colabrodo e numerosi sono i punti che mettono in serio pericolo l'incolumità degli automobilisti che, pur cambiando tragitto, non mancano di esporsi al disagio di percorrere strade governate dall'incuria. Frane, buche e qualsivoglia pericolo la fanno da padrone e di fatto isolano l'entroterra vibonese, già dimenticato dalle fallimentari politiche amministrative di venti anni di provincia. S'inserisce in questa ottica la petizione - una vera e propria denuncia - che imprenditori, commercianti e proprietari di attività varie, hanno scritto al neo Prefetto di Vibo Valentia Giovanni Bruno e per conoscenza alla Procura della Repubblica vibonese, per denunciare quanto gli automobilisti che hanno come destinazione Serra San Bruno e i paesi del circondario, e chi da essi di sposta, sono costretti a subire.
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SERRA SAN BRUNO - La tradizionale fiera di Ferragosto ha richiamato l'attenzione dei tanti turisti che, nei mesi estivi, popolano la cittadina della Certosa. Il tutto, fino alla scorsa estate, si sviluppava lungo via San Brunone di Colonia. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Bruno Rosi, però, ha deciso di attuare una vera e propria innovazione rispetto al passato: le bancarelle, infatti, sono state spostate principalmente su viale della Pace e sul lungofiume. Spostamento che, ovviamente, non poteva non provocare la reazione immediata dei commercianti ambulanti. Ad intervenire sulla questione è Claudio Rullo, rappresentante provinciale Cicas (Confederazione degli imprenditori, dei commercianti, degli artigiani, del turismo e dei servizi).

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mini manifestazione_21_settembre-2Riceviamo e pubblichiamo:

Domenica 29 gennaio alle 17,30 a palazzo Chimirri si terrà un’assemblea pubblica indetta dal Comitato civico Pro-Serre, che sta organizzando nuove forme di protesta contro il forte ridimensionamento in atto all’ospedale di Serra San Bruno. Il decreto 106 del commissario ad acta per il piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario, Giuseppe Scopelliti, ha assegnato al nosocomio cittadino soltanto 20 posti letto nel reparto di medicina. Nel corso degli ultimi anni, inoltre, sono stati smantellati reparti fondamentali per il nostro territorio quali Ginecologia-Ostetricia, Chirurgia e Cardiologia. Lo smantellamento dell’ospedale, come la mancanza di molti altri servizi scippati alle Serre, comporterà delle ripercussioni negative anche sul tessuto economico-sociale del comprensorio. Per questo il Comitato civico Pro-Serre sta organizzando, probabilmente per sabato 11 febbraio, uno sciopero generale per protestare contro la politica dei tagli che ha privato il nostro territorio di servizi essenziali. In vista di questa giornata di sciopero, il Comitato ha invitato tutti i commercianti serresi, i sindacati, le associazioni di categoria e le altre realtà produttive e associative del territorio delle Serre, a partecipare all’assemblea che si terrà domenica 29 gennaio nei locali di palazzo Chimirri a Serra San Bruno.

Nell’intento di coagulare e di sollecitare tutti quanti abbiano la possibilità di migliorare la preoccupante condizione in cui versa il  Comprensorio delle Serre, il Comitato ha invitato all’assemblea pubblica anche i sindaci della zona, con l’intento di individuare le priorità che possono costituire una piattaforma di rivendicazioni sociali per il rilancio di un territorio ormai abbandonato da tutti. La riunione sarà aperta a chiunque voglia apportare il suo contributo, così come i suoi intenti non vogliono essere di parte. L’unico obiettivo dei promotori è quello di avviare un percorso condiviso teso a ridare dignità ad un territorio emarginato e indifeso ed ai suoi cittadini.

Facciamo sentire la nostra voce, per il futuro dei nostri figli.

Comitato civico Pro-Serre

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mini movimento_forconiIn questi giorni non si parla d’altro: il movimento dei forconi paralizza la Sicilia. E, come se ciò non bastasse, la protesta dei “camionisti” si sta estendendo anche nelle altre regioni. Loro, i forconi, hanno sin da subito precisato di essere un movimento "apartitico"  per poi aggiungere che "chiunque si dovesse presentare alle nostre manifestazioni con bandiere di partito verrà preso a calci". All’apparenza sembrerebbe un movimento composto da cittadini, stanchi di una crisi economica che colpisce sempre i ceti più deboli del nostro Paese (mentre chi ci governa se ne sta li seduto a percepire fior fior di quattrini). Solo all’apparenza, appunto. Alla guida del movimento, infatti, c’è un certo Mariano Ferro, ex MpA (il partito guidato da Raffaele Lombardo). Nel corso del corteo tenutosi nei giorni scorsi a Catania, poi, era presente anche il leader etneo di Forza Nuova (formazione di estrema destra), Gaetano Bonanno. Ma come, i partiti non dovevano rimanere fuori dalla protesta? Per quale motivo è stata fatta un’ eccezione nei confronti di Forza Nuova? Siamo sicuri che si tratta di semplici ed umili lavoratori o dietro il “Movimento dei Forconi” c’è l’ombra della criminalità organizzata siciliana? Non è facile a dirsi. Intanto,  però, i commercianti dell' isola hanno già denunciato una serie di intimidazioni da parte dei protestanti per costringerli a chiudere. "Sono organizzati in squadre e girano in motorino. Appena vedono un negozio aperto, chiamano gli altri e arrivano in dieci a chiederti di chiudere. Ma sempre gentilmente, eh", ha spiegato un esercente di Lentini. "Come posso rischiare? – si chiede un altro commerciante siciliano – Un incendio al negozio distruggerebbe in pochi minuti il sacrificio di anni". Ecco chi c’è dietro il movimento dei Forconi: la borghesia, i colletti bianchi dell’isola, con un pizzico di Cosa Nostra. Loro sono i veri artefici della protesta. 

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mini sfondo-natale-alberoSERRA SAN BRUNO - Gli abitanti ed i tanti passanti che ogni giorno popolano via Aldo Moro, una delle più importanti vie  di Serra, quest’anno possono godere di un po’ più d’atmosfera natalizia di quanto non abbiano fatto in passato. Grazie alla lodevole iniziativa della maggior parte dei titolari della attività commerciali site in via Aldo Moro infatti, per la prima volta da quest’anno anche su questa strada, al pari di Corso Umberto I, ci saranno gli addobbi luminosi ad allietare tutto il periodo natalizio. Questo comitato, improvvisato e provvisorio, di commercianti ha deciso di metter mano alle proprie casse pur di veder illuminata a festa anche l’importante strada in cui operano. “Ci auguriamo che questa inziativa – ha spiegato uno dei promotori a ilvizzarro.it – possa fare da traino per altre di questo genere in modo che si possa tutti contribuire ad un miglioramento del decoro urbano, che ormai da qualche anno versa in condizioni che lasciano a desiderare”.

Come se non bastasse, aggiungiamo noi, in questi ultimi tempi oltre all’aspetto puramente estetico, Serra sta perdendo quella nomea di “oasi felice” che si era meritatamente guadagnata nel corso della sua millenaria storia. Gli spiacevoli e gravi fatti di cronaca successi negli ultimi periodi hanno seriamente minato la tranquillità del piccolo borgo montano ed i serresi, popolo assolutamente non abituato a tali violenze, hanno accusato il colpo. Lo spirito di tale iniziativa non può che giovare ad una comunità che ha sempre più bisogno di ritrovare altruismo e coesione. Complimenti!

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